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lunedì 25 ottobre 2010
Affari tra Berlusconi e il Ticino: da Lugano i primi soldi dell'impero di Mauro Spignesi
Prima di lui qui arrivò il padre Luigi, direttore della piccola banca Rasini di Milano. Che a Lugano si fece molti amici. E così l'area che va da piazza Riforma a via Nassa sino a corso Elvezia, anche per Silvio Berlusconi diventò familiare. Tanto che nel 1963, quando a 27 anni decise di diventare imprenditore ottenne da Lugano i soldi che andarono ad aggiungersi a un prestito dei genitori.
Il primo insediamento edilizio è a Brugherio. La società che gestisce l'operazione ha un socio operativo: la Finanzierungesellschaft, rappresentata dall'avvocato ticinese Renzo Rezzonico. L'inizio della lunga storia, che lega l'attuale premier italiano al Ticino, è questo. L'ultimo capitolo gira attorno a una holding che ha realizzato ad Antigua, paradiso caraibico, una serie di ville extralusso. Alcune acquistate da Berlusconi con un investimento di 22 milioni di euro versati alla Banca Arner, che dalla filiale di Milano li ha spostati in quella di Lugano. "Azionista di riferimento", della Kappomar, che ha curato l'operazione, è l'avvocato ticinese Carlo Postizzi, tirato in ballo dalla trasmissione italiana Report. Che c'entra l'ex pretore di Bellinzona? Raggiunto da Il Caffè, per spiegare la sua posizione, Postizzi dice di non voler parlare, "non ho letto i giornali e non ho nulla da aggiungere". In un comunicato ai giornali italiani il legale spiega che l'operazione è avvenuta alla luce del sole, e che quanto pagato da Berlusconi è stato regolarmente contabilizzato a bilancio del gruppo Emerald (controllato dalla Kappomar).
Fra il primo e il secondo capitolo di questa lunga storia, si naviga tra conferme, documenti ufficiali e leggende. E parecchi riferimenti al Ticino. Perché l'astro nascente di quella che diventerà la "Milano da bere", dopo Brugherio comincia a pensare al secondo insediamento della sua carriera: "Milano 2". E acquista da un conte 712 mila metri quadri vicino a Segrate. L'operazione si conclude nel 1979, e porta alla costruzione di 2500 appartamenti per 10 mila persone. Una parte dei capitali viene nuovamente da Lugano, ancora da società rappresentate da Rezzonico.
Il nome del premier italiano ritorna quando scoppiano le grane di banca Arner, dove ha il conto numero 1. Fondata nel 1994 da Paolo Del Bue, Nicola Brevetti e altri imprenditori e banchieri, ha sede principale a Lugano, in piazza Manzoni. A seguito di irregolarità, la Banca d'Italia commissaria l'istituto, che dopo 18 mesi di controlli riprende l'attività nella sua filiale italiana. Ma torna alla ribalta con la storia delle ville di Antigua, perché Berlusconi usa la banca - dove lavorano dirigenti legati alla Fininvest - appunto per spostare i soldi del pagamento.
Sempre nel 1994 la Fininvest service di Lugano, costola di quella di Milano, viene coinvolta in una indagine. La procuratrice Carla del Ponte ordina perquisizioni in uffici e fiduciarie in assistenza giuridica con l'Italia. Una parte della documentazione finisce nel fascicolo All Iberian, sulla compravendita di diritti televisivi. Negli anni arrivano altre rogatorie, stavolta per il processo Sme, dove l'accusa era corruzione, e Berlusconi ne esce tra assoluzioni e prescrizione. La Svizzera rispunta nell'inchiesta, arenata in Italia da lodi e ricorsi, su presunti fondi in nero all'estero di società legate a Silvio Berlusconi. Il magistrato italiano Fabio De Pasquale scopre diversi conti. Uno intestato al produttore tv americano Frank Agrama: un deposito da 100 milioni della sua Wiltshire Trading, nell'ottobre 2005 viene sequestrato (ha scritto il giornale italiano Repubblica) nella sede di Ubs a Lugano. Un'altra inchiesta, stavolta per una discussa sopravalutazione di diritti per film televisivi (dal 1992 al 1999), coinvolge quattro manager Mediaset. L'ipotesi d'accusa è riciclaggio e un filone dell'inchiesta è a Berna, dove la procura federale congela 150 milioni di franchi.
Fonte articolo 'Il Caffé'
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Il primo insediamento edilizio è a Brugherio. La società che gestisce l'operazione ha un socio operativo: la Finanzierungesellschaft, rappresentata dall'avvocato ticinese Renzo Rezzonico. L'inizio della lunga storia, che lega l'attuale premier italiano al Ticino, è questo. L'ultimo capitolo gira attorno a una holding che ha realizzato ad Antigua, paradiso caraibico, una serie di ville extralusso. Alcune acquistate da Berlusconi con un investimento di 22 milioni di euro versati alla Banca Arner, che dalla filiale di Milano li ha spostati in quella di Lugano. "Azionista di riferimento", della Kappomar, che ha curato l'operazione, è l'avvocato ticinese Carlo Postizzi, tirato in ballo dalla trasmissione italiana Report. Che c'entra l'ex pretore di Bellinzona? Raggiunto da Il Caffè, per spiegare la sua posizione, Postizzi dice di non voler parlare, "non ho letto i giornali e non ho nulla da aggiungere". In un comunicato ai giornali italiani il legale spiega che l'operazione è avvenuta alla luce del sole, e che quanto pagato da Berlusconi è stato regolarmente contabilizzato a bilancio del gruppo Emerald (controllato dalla Kappomar).
Fra il primo e il secondo capitolo di questa lunga storia, si naviga tra conferme, documenti ufficiali e leggende. E parecchi riferimenti al Ticino. Perché l'astro nascente di quella che diventerà la "Milano da bere", dopo Brugherio comincia a pensare al secondo insediamento della sua carriera: "Milano 2". E acquista da un conte 712 mila metri quadri vicino a Segrate. L'operazione si conclude nel 1979, e porta alla costruzione di 2500 appartamenti per 10 mila persone. Una parte dei capitali viene nuovamente da Lugano, ancora da società rappresentate da Rezzonico.
Il nome del premier italiano ritorna quando scoppiano le grane di banca Arner, dove ha il conto numero 1. Fondata nel 1994 da Paolo Del Bue, Nicola Brevetti e altri imprenditori e banchieri, ha sede principale a Lugano, in piazza Manzoni. A seguito di irregolarità, la Banca d'Italia commissaria l'istituto, che dopo 18 mesi di controlli riprende l'attività nella sua filiale italiana. Ma torna alla ribalta con la storia delle ville di Antigua, perché Berlusconi usa la banca - dove lavorano dirigenti legati alla Fininvest - appunto per spostare i soldi del pagamento.
Sempre nel 1994 la Fininvest service di Lugano, costola di quella di Milano, viene coinvolta in una indagine. La procuratrice Carla del Ponte ordina perquisizioni in uffici e fiduciarie in assistenza giuridica con l'Italia. Una parte della documentazione finisce nel fascicolo All Iberian, sulla compravendita di diritti televisivi. Negli anni arrivano altre rogatorie, stavolta per il processo Sme, dove l'accusa era corruzione, e Berlusconi ne esce tra assoluzioni e prescrizione. La Svizzera rispunta nell'inchiesta, arenata in Italia da lodi e ricorsi, su presunti fondi in nero all'estero di società legate a Silvio Berlusconi. Il magistrato italiano Fabio De Pasquale scopre diversi conti. Uno intestato al produttore tv americano Frank Agrama: un deposito da 100 milioni della sua Wiltshire Trading, nell'ottobre 2005 viene sequestrato (ha scritto il giornale italiano Repubblica) nella sede di Ubs a Lugano. Un'altra inchiesta, stavolta per una discussa sopravalutazione di diritti per film televisivi (dal 1992 al 1999), coinvolge quattro manager Mediaset. L'ipotesi d'accusa è riciclaggio e un filone dell'inchiesta è a Berna, dove la procura federale congela 150 milioni di franchi.
Fonte articolo 'Il Caffé'
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