
Gli aspiranti, per poter partecipare agli esami per i test di ammissione alle università a numero chiuso, che sono anticostituzionali, quindi, non sono neanche legali, sono costretti addirittura, a versare somme di danaro che vanno dalle venticinque euro alle cinquanta euro ed oltre; spesso, i giovani, per avere più possibilità di superare almeno un esame, provano a partecipare, alla somministrazione dei test, in diversi atenei, dovendo pagare, di conseguenza, altre soldi, per avere altre occasioni di essere ammesso, ma per molti giovani non succede, i non preparati, anzi i non fortunati, sono, loro malgrado, costretti a ripiegare con iscrizioni in altre facoltà, dove il numero degli studenti è minimo, ma il ministro Gelmini, ha, di recente, proposto di chiudere le facoltà dove, appunto, non ci sono molti studenti iscritti, decisione che è a favore dei tagli, ma è a sfavore dei giovani, che non hanno più a libertà di decidere sul proprio futuro, che parte già incerto, perché una laurea, non da molte possibilità di lavoro, al massimo i laureati possono aspirare ad essere precari sino alla pensione, che non è il massimo, ma è il risultato degli studi nelle università Italiane, dove vi sono dei docenti sono quasi tutti parenti, dove vi sono dei docenti che insegnano anche senza aver superato un pubblico concorso, dove vi sono docenti che percepiscono stipendi alti rispetto al numero delle ore di lezione svolte, dove vi sono dei docenti che costringono gli studenti ad acquistare le loro pubblicazioni, dove vi sono docenti che fanno le proposte indecenti...ma, per fortuna, i professori non sono tutti così, comunque sarebbe meglio togliere quell'aura che rende università e docenti irraggiungibili ed intoccabili, perchè siamo nel 2010, l'era di internet, vi sono studenti che ne sanno più dei professori, ma, purtroppo, il pezzo di carta serve per una professione, sia pur precaria, pertanto, continuando con le università a numero chiuso, non chiedete più ai ragazzi cosa vorrebero fare da grandi.
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