
A chi parla tanto di mercato, la Sipra è in overbooking, ipervenduti gli spazi pubblicitari del programma. Quest’anno dunque si profila una partenza più tranquilla. Da oggi partiranno gli spot del programma. Identici a quelli della prima edizione ma con le voci dei politici al posto dei protagonisti più o meno naufraghi dei vari reality. E’ tutto pronto «all’85%», confermano i collaboratori di Santoro. Formigli e gli altri hanno già firmato i contratti. Gli unici in sospeso sono quelli di Vauro e Marco Travaglio. Ma stavolta niente crociate, l’idea è partire comunque come si è fatto l’anno scorso sapendo che la cosa alla fine si sistemerà. Se non per volontà dell’editore per quella del pubblico e degli inserzionisti.
Certo, resta e si ripeterà il gioco a rimpiattino con il dg che voleva chiuderlo per ordine di Berlusconi («roba da Zimbabwe», commentò poi Masi intercettato dalla procura di Trani).
Intanto obbedendo all’«appunto» del direttore, Santoro ha già mandato al settimo piano di viale Mazzini la «sinossi» del programma, una sorta di format standard della trasmissione che deve dimostrare di essere semplicemente «coerente col palinsesto» previsto.
E’ chiaro però che contenuti e ospiti di ogni puntata saranno comunicati all’azienda solo ogni giovedì mattina. «Appartengono alle scelte editoriali di un giornalista - avvertono dalla redazione - se poi l’azienda vuole fermare tutto (come tentò con ogni mezzo ma invano per la puntata con Patrizia D’Addario, ndr) si vedrà».
Non è ancora stato deciso su cosa verterà il debutto di giovedì l 23, ma certo, data la vicinanza temporale con il discorso di Sivlio Berlusconi alle camere la sensazione è che sarà difficile scantonare dall’attualità politica e dallo scontro nel centrodestra.
Fonte articolo 'Il Manifesto'
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