Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

La tua opinione é importante, esprimila, lascia un commento ai post.

Prego gentilmente tutti quelli che postano la loro opinione scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmare il proprio commento. grazie. ros

Clicca per tornare nella Home

Clicca per tornare nella Home
di 'Per quel che mi riguarda'

mercoledì 2 giugno 2010

Violante 1 a Violante -1 di Marco Travaglio

Ha scelto Il Foglio, Luciano Violante, per dire “basta malizie sull’origine di Forza Italia”. Anche nel 1997 aveva scelto Il Foglio per invitare la Camera all’“estrema prudenza” nel votare sull’arresto di Previti (infatti la Camera votò contro) e per promettere l’amnistia a Berlusconi se avesse condotto in porto la Bicamerale D’Alema. Il perché è presto spiegato: Il Foglio gli elettori del Pd non lo leggono, anzi non lo legge nessuno, a parte Ferrara che poi lo racconta al Capo. Sostiene dunque sul Foglio, cioè clandestinamente, il responsabile Riforme Istituzionali del Pd che tutti i riferimenti all’“entità” (cioè a Forza Italia) fatti dal procuratore Grasso, da Ciampi e da Veltroni a proposito delle stragi del 1993 sono frottole. Occorre “capire senza rimestare”, “mettere ordine”, lavorare di “cronologia”, fare una bella “ricognizione complessiva delle inchieste e dei processi” (ci sarebbero anche delle sentenze che parlano delle stragi e di B. e Dell’Utri, ma lui non le ha lette: si confida in una rapida ricognizione) in quell’ente inutile che è la commissione Antimafia. Una domanda su tutte lo angustia: “Quel che accadde nel ’92 ha rapporti con quel che accadde nel ’93?”. Spatuzza, che fece le stragi di via D’Amelio (’92) e di Firenze, Milano e Roma (’93) giura di sì, e così un’altra trentina di mafiosi pentiti e un battaglione di pm e di giudici, ma Violante è rimasto indietro. Del resto la sua prontezza di riflessi è proverbiale: l’estate scorsa Violante rammentò improvvisamente, 17 anni dopo, che nel ’92 il generale Mori tentò in tutti i modi di fargli incontrare Vito Ciancimino in piena trattativa. E, guardacaso, lo rammentò subito dopo che lo raccontò Massimo Ciancimino. Lui comunque non ha dubbi (salvo ripensamenti fra qualche secolo): nel ‘94 “Forza Italia vince al Nord in base a un accordo con la Lega e al Sud grazie a un’alleanza con l’Msi… Penso che nel ’93 fosse impossibile prevedere che l’approdo sarebbe stato quello che è stato”. Il fatto che Forza Italia l’abbia ideata Dell’Utri, in embrione, nell’estate ’92 e il progetto sia partito nell’aprile-maggio ’93 è solo un dettaglio. Per Violante, esperto in cronologie (ne tiene ben “tre pagine sulla scrivania”, informa Il Foglio), risale tutto al ’94. Una tesi che nemmeno Dell’Utri e Berlusconi han mai osato sostenere. Ecco: quelli sono lì che balbettano frasette di circostanza e si domandano che diavolo dire sulle origini di Forza Italia: sarà nata sotto un cavolo? L’avrà portata la cicogna? Mamma e papà si son voluti tanto bene e così è nato il partito? Poi arriva Violante e glielo spiega: il ’92 non c’entra col ’93 e il ’92 e il ’93 non c’entrano col ’94. È pura logica cronologica. A questo punto la domanda delle cento pistole: “Che fine han fatto le inchieste su questa serie di fatti?”. Forse non sa che Dell’Utri è stato condannato a 9 anni in primo grado per mafia nella sua veste di “cerniera” fra Cosa Nostra e la Fininvest prima delle stragi, Forza Italia dopo le stragi. Qualcuno, per favore, lo avverta. Poi magari Violante ci spiegherà se per caso è parente oppure omonimo del presidente dell’Antimafia che il 23 marzo ’94 tuonava in un comizio a Palermo: “Il nucleo di interessi che si aggruma intorno a Forza Italia è in profonda continuità col sistema di potere che ha causato tanti lutti e danni all’Italia… Forza Italia è un manipolo di piduisti e del peggio del vecchio regime. Berlusconi, con la chiamata alle armi contro il comunismo, ripete la parola d’ordine del fascismo e del nazismo quando morivano nei lager i comunisti, i socialisti e gli ebrei. E con questa parola d’ordine la mafia uccideva i sindacalisti. È una chiamata alla mafia, quella che fa Berlusconi”. E nel 2002 sosteneva che “le proposte di Berlusconi rispondono alle richieste dei grandi mafiosi”. E nel 2004 parlava di “interessi penali e criminali” del centrodestra. E nel 2006 denunciava “un giro di mafia intorno a Berlusconi”. O forse è un caso patologico, non di sdoppiamento, ma di annullamento della personalità. Da Violante 1 a Violante -1.

Fonte articolo 'IL Fatto Quotidiano'

Articoli correlati:

NOVEMBRE 1993 I GIORNI DEL TENTATO GOLPE




Scusate il ritardo di Marco Travaglio

Nessun commento:

Posta un commento