E se, grazie al delirio edilizio il «cummenda meneghino» tornasse costruttore?
Camilleri, da una cronaca su Berlusconi a Cernobbio: «Si agita sulla sedia. Si sistema la cravatta. Si tocca il naso… E, mai visto prima, prende appunti prima di intervenire. “Si è stufato” confida un sodale… Un po’ si sente la nostalgia dichiarata per il mestiere dell’imprenditore fare il paio con i lamenti per lo stato in cui versa la pubblica amministrazione: “utilizzo i soldi pubblici come se fossero miei. Scrivo gli appunti sul retro bianco di fogli già usati”». Non riesce più a sentirsi imprenditore fra imprenditori, politico fra politici. Un bel problema.
La fenomenologia di Silvio Berlusconi, rubando a Umberto Eco il titolo di un suo scritto dedicato a Mike Bongiorno, è quella tipica del cumenda meneghino, elevata all’infinito. Il cumenda, dal quale molti comici hanno ricavato macchiette esilaranti, è quello del «ghe pensi mi», quello che crede che se non ci fosse lui a pensare a tutto, non solo Milano, ma l’Italia intera andrebbe in malora. Spesso e volentieri il cumenda si atteggia a vittima delle circostanze che lo costringono a un attivismo frenetico. Se stesse per lui, passerebbe le giornate in ozio, nella villetta in Brianza, salvatore della patria suo malgrado. A Cernobbio, fra le altre amenità, ha dichiarato che, per far procedere le cose con sveltezza, è costretto ad amministrare i soldi dello Stato come fossero i suoi. Il che è totalmente falso. Perché mentre i suoi soldi si moltiplicano a dismisura, le casse dello Stato dimagriscono a vista d’occhio. Se Berlusconi sente prepotente la nostalgia di quando faceva il costruttore, perché non torna a farlo ora che la prossima legge sul delirio edilizio gli consentirà altri guadagni da Paperon dei Paperoni? E non presenta subito una bella lettera di dimissioni? Ci guadagnerebbe lui e ci guadagnerebbero tutti gli italiani.
L'Unità
Voglio solo suggerirvi la visione del film "L'onda". Credo sia molto pedagogico in questo momento.
RispondiEliminaDi questo cummenda non se ne può proprio più, cominciamo a parlare del dopo Berlusconi e facciamo in modo che gli arrivino queste discussioni così forse smetterà di sentirsi eterno e immortale. Come dice il Brambilla socio diFB,ne sono passati tanti, passerà pure il nano di Arcore,facciamoglielo balenare e gli tremeranno le vene e i polsi,come diceva il Padre Dante.......
RispondiEliminaChe dire, e vero Camilleri evidenzia meglio cio' che in qualche modo tutti sappiamo.
RispondiEliminaGrazie Camilleri.
E.Rolich
Vi lamentate tutti, a ragione,ma allora chi l'ha votato se non gli italiani????
RispondiEliminaChe bello aprire il blog e trovare dei commenti sensati.
RispondiEliminaInizio a rispondere all'ultimo anonimo, lo sai che questa frase la dico sempre anch'io? Ma io qui lo dico e qui NON lo nego Io sono fiera di non aver votato il Cummenda.
Ringrazio Egidio, l'alro anonimo che presumo sia Salvina e Maria per la dritta sul film.