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di 'Per quel che mi riguarda'

giovedì 27 gennaio 2011

Filo intermentale di Marco Travaglio

(vignetta Vadelfio)
Vero che è dura trovare qualcuno che non sia pagato da B. (a parte i vertici del Pd: pare che certe cose le facciano gratis). Ma è abbastanza rimarchevole il fatto che quasi tutti i 28 “testimoni” interrogati dagli on. avv. Ghedini e Longo nelle leggendarie indagini difensive pro B. siano a libro paga di B. Insomma han tutti decine o centinaia di migliaia di euro di ottimi motivi per giurare di non aver mai visto bunga-bunga: solo serate eleganti, feste inappuntabili, valzer viennesi, balli delle debuttanti, con il padrone “amichevole, galante, ospitale, cordiale, rispettoso, gentile, affettuoso, educato, carino”. Un magister elegantiarum del tutto incompatibile col “vecchio porco” descritto financo da Belpietro alla lettura delle intercettazioni. Pagato Rossella (Medusa, Il Foglio e Panorama), pagate Loddo, Polanco e Faggioli, pagata Ruby, pagato il medico Zangrillo, pagato il rag. Spinelli, pagato il dj Mariani, pagato il cameriere Pontillo, pagato il menestrello Apicella, pagato l’architetto Gamondi, pagato Mora, pagato Fede (ma non abbastanza perché gli on. avv. lo interrogassero: temevano si lasciasse scappare qualcosa). E se qualcuno non è pagato da B. è perché lo paghiamo noi: la consigliera Minetti, l’eurodeputata Ronzulli, le onorevoli Rossi e Santanchè, il caposcorta Battaglia. Mancano solo Mills, Metta e Squillante. Quando, e soprattutto se, si aprirà il processo, i giudici potranno chiedere ai testi della difesa la dichiarazione dei redditi con relativa provenienza. Scopriranno che il grosso viene dal bancomat più munifico del globo: il Silviomat. Certo, è commovente la dedizione dei clarettipetacci e delle evebraun di B., disposti a ogni acrobazia pur di compiacerlo fin dentro l’ultimo bunker. Anche a perdere quel poco che resta della loro faccia. Rossella aveva addirittura avallato la frottola della fidanzata: “L’Italia ha la sua Carlà già da un anno. Negli ambienti berlusconiani circolava questa indiscrezione. Si sapeva che alle elezioni che arriveranno non si sarebbe presentato da scapolo. So che è una signora tra i 37 e i 40 anni. Più grande non penso... È una bella storia. Ha detto che va avanti da un anno ma prima la teneva nel suo cuore. Prima o poi dirà anche chi è. Lo scoop lo farà Chi. Signorini sa tutto e svelerà la misteriosa persona che era seduta in quella sedia vuota del servizio di Natale”. Poi purtroppo non se n’è fatto nulla. Dopo vani tentativi (sondate anche bulgare e russe, che costano meno), non s’è trovata nessuna signora “tra i 37 e i 40” disposta a interpretare la parte. S’era parlato anche di una figlia di Gheddafi (dopo la nipote di Mubarak, era perfetta), ma pare che lo stesso colonnello, furibondo, abbia proibito alle figlie di prestarsi allo sputtanamento. Intanto Rossella s’è sfogato con Ghedini, che ancora gli crede o almeno fa finta. Minorenni? Mai: “Credo di avere un occhio esperto per giudicare l’età delle donne”. Sesso? Figuriamoci: “Tutte le signore erano simpaticamente rispettose e ossequiose col Presidente. Non ne ricordo nessuna che gli desse del tu”. Alcol o droghe? Macché: “Essendo un cronista, ho notato che giravano acqua e molta Coca light”. Ecco, solo light. Meravigliosa la nota di Ghedini e Longo sugli spettacolini in sala proiezioni: “Ci si riunisce per vedere film o filmati di attualità, da Baarìa a spezzoni dei discorsi di Vendola” (da cui B. dice di aver imparato “che le parole hanno un loro guscio”). Il che smentisce che Baarìa non l’abbia visto nessuno e che Vendola non lo capisca nessuno. Spettacolare la testimonianza del dottor Zangrillo, l’anestesista personale del premier, che ha il compito di svegliarlo quando perde i sensi davanti ai discorsi di Vendola. Il luminare giura che, durante le cene, ha ordine di presidiare la villa per “avere notizie sullo stato di salute del Presidente o talvolta per visitarlo dopo”. Notare la soavità di quel “dopo”. Casomai non bastassero la Minetti col filo interdentale e la Roberta travestita da infermiera, arriva lui col goniometro.

fonte articolo 'Il Fatto Quotidiano'
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