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mercoledì 13 ottobre 2010
Tenovaginalite e altri malanni di Marco Travaglio
Ottimo il monito del presidente Napolitano alla classe politica, ma anche a quella imprenditoriale, perché intraprendano “scelte coraggiose” e “uno scatto di efficienza” per ridurre “i costi e i tempi della giustizia” assicurando a tutti un “giusto processo”. Ottimo soprattutto per la scelta del destinatario: il presidente dell’Abi e del Montepaschi Giuseppe Mussari che, essendo indagato a Siena per falso e turbativa d’asta nello scandalo dell’aeroporto di Ampugnano, è molto interessato al tema. Grandi elogi al Colle dal capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto, a nome del Capo momentaneamente impedito nella consueta attività di menare le mani per un intervento all’arto superiore sinistro affetto da tendinite acuta (dovuta secondo alcuni ai troppi sms, secondo altri all’uso scorretto della penna, secondo certuni ad altri tipi di attività: la patologia, non è uno scherzo, si chiama “tenovaginalite”). “Una giustizia lenta – denuncia Cicchitto – che si trascina di processo in processo rischia di diventare una non-giustizia”. In effetti, se la giustizia fosse più rapida di questa non-giustizia, le sei prescrizioni di B. si sarebbero tramutate in altrettante condanne e ora il premier sconterebbe una ventina d’anni a San Vittore. Cicchitto assicura che “il ministro Alfano si è già attivato a riguardo”. Per allungare i processi un altro po’, si capisce. O, in alternativa, per accorciare la prescrizione. Già il povero monco ha i suoi casini: manca pure uno “scatto di efficienza” della giustizia ed è cotto. Intanto il presidente dell’Antimafia Beppe Pisanu denuncia: “Alle ultime elezioni amministrative le liste erano gremite di persone indegne di rappresentare nessuno”. In realtà si tratta di degnissimi rappresentanti della mafia, della camorra, della 'ndrangheta e di altri benemeriti sodalizi criminali. Ancora sottorappresentata la categoria dei rapinatori di banche, ma il ministro competente si attiverà quanto prima a riguardo. Pisanu accusa 30 prefetture di non aver trasmesso i dati sui candidati incompatibili con il “Codice di autoregolamentazione” che si è data l’Antimafia per escludere i condannati dalle liste, ma solo per le amministrative. Un analogo codice per le politiche, proposto da Grillo con 350 mila firme, svuoterebbe all’istante governo e Parlamento. E metterebbe in imbarazzo lo stesso Pisanu, vecchio amico di Carboni, Calvi e altri noti piduisti (infatti la legge Grillo riposa in pace in un cassetto di Schifani). Ora Pisanu intima al ministro dell’Interno Maroni di attivarsi quanto prima a riguardo con le Prefetture ritardatarie. C’è pure il caso che una di queste, nella risposta, ricordi che il ministro dell’Interno Maroni ha una condanna definitiva per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, avendo malmenato alcuni poliziotti nella sede della Lega; e che Bossi è un pregiudicato per finanziamento illecito e istigazione a delinquere. Dunque i due non possono fare i consiglieri comunali o circoscrizionali a Olgiate Olona. Ma i deputati e i ministri sì, perbacco. Uòlter Veltroni vuole i nomi dei prefetti inadempienti sugli impresentabili in lista: e lui ne sa qualcosa, avendo affidato la compilazione delle liste del Pd in Sicilia per le politiche del 2008 a Mirello Crisafulli, amicone del boss Raffaele Bevilacqua, dunque rieletto senatore. È lo stesso Pd che ricandida a sindaco di Salerno Enzo De Luca, imputato per associazione a delinquere, concussione, falso, truffa e altre virtù civiche, nonché condannato in primo grado per smaltimento illegale di rifiuti (in appello ha intascato la prescrizione che si era impegnato a rifiutare). Ora Di Pietro lo scarica. Ma Violante ribatte che “non possiamo affidare il giudizio sulle persone ad autorità esterne come la magistratura: ci vuole un’autorità interna ai partiti”. Giusto: la magistratura condanna uno per rapina? Chissenefrega, è un’“autorità esterna”: quella interna invece lo candida. Violante non aveva finito di parlare e già veniva ingaggiato come docente alla scuola per gli amministratori del Pdl. Le lezioni si terranno nell’ora d’aria.
Fonte articolo 'Il Fatto Quotidiano'
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