Caro Bersani: "Esitare va benissimo se poi fai quello che devi fare"...lettera aperta al segretario del PD di Guido Paniccia

Caro Pierluigi,
mi scuserai se mi rivolgo a te tralasciando il tono formale che vorrebbe il Lei, ma in un certo senso credo sia più che legittimo il tono confidenziale, anche se non ci conosciamo direttamente.
Dunque esauriti il minimo di convenevoli, passerei subito al punto nodale della faccenda che ci riguarda tutti, perché se piove...piove per tutti! come da te detto in una trasmissione recente vista in televisione. Battuta che per inciso, mi è piaciuta molto, allontanandoti nel momento dallo stereotipo del segretario del maggior partito d'opposizione a cui tutti provano a tirare la giacchetta. Lo abbiamo capito sulla nostra pelle che piove, troppo, ed il detto piove governo ladro non ci basta più e da tanto, troppo tempo. Sabato a Roma si sarebbe potuto scorgere un raggio di sole, se si fosse andati alla manifestazione nazionale dei metalmeccanici, luce solare emanata forte dalle bandiere della FIOM, ma non solo da esse, che hanno sfidato, vincendo su tutto il fronte, i piovaschi repentini meteorologici e quelli più fastidiosi politici, dei giorni precedenti l'evento. In una moltitudine di colori e di suoni allegri, nonostante il momento drammatico vissuto da tanta di quella gente, una assenza pesava più delle altre. Ora tu mi dirai, siamo alle solite con la critica preconfezionata e strumentale verso il partito democratico. Ma io ti dirò, citando a sproposito uno degli autori rappresentativi del secolo precedente, che così è...se vi pare! che per lessico risulterebbe forse migliore sostituire con ve la siete cercata, ed aggiungo purtroppo come molte altre volte. La mia affermazione al di là della demagogia che potrebbe trasparire ad un rapido esame dei fatti, parte e si fonda su basi credo sostanziali e su cui invito voi, establishment del pensare una politica alternativa ai disastri del berlusconismo, ad una valutazione serena e proficua. Alcuni di voi, presenti in piazza San Giovanni lo hanno già detto ed affermato senza possibili equivoci. Il PD ha [avrebbe, dico io] le istanze di questa gente...ed io sono, anzi sarei sicuramente d'accordo con il discorso posto credo da Ignazio Marino, ma il porre il condizionale è la forza e la debolezza al tempo stesso della cosa, essere di sinistra oggi. È vero che analizzando il nome della tua organizzazione [Cacciari], partito democratico, il discorso rischia di arenarsi prima ancora di partire. Ma io sono cocciuto, non a caso ero in piazza con la FIOM pur non essendo metalmeccanico, come non sono chiaramente uno di quegli intellettuali che vivacchiano di rendita [Boccia], non ho auto blu al seguito. Non sono mai stato eletto per cui non possiedo nessun tipo di privilegio che, seppur presente in quella piazza, era ti posso garantire del tutto marginale, e mi sembra francamente sciocco il riduzionismo applicato al tutto. Ora dico e mi domando, perché il maggior partito di opposizione non debba partecipare ad una manifestazione che, oltretutto metteva al centro i problemi reali del paese, il lavoro, sempre più relegato ai margini, la scuola, avvilita nei tagli indiscriminati, la società civile che ancora crede nella giustizia e nella legalità. Partito che, parole tue, vorrebbe tornare a parlare di politica, delle esigenze della gente, dei bisogni che paiono sempre maggiormente lontani dal trovare soluzioni. Ed in quella piazza caro Pierluigi si parlava di questo ed onestamente mi sembra fuori luogo la risposta piccata di D'Alema quando, incalzato sull'argomento scottante,ha affermato che la politica è altro! Il che è anche vero, ma mi è sembrato un po fuori luogo il tono dell'affermazione, tutto teso a chiusura verso quelle istanze. Ora dico io, non mi sembra per nulla gratificante l'ossequioso tono che lo stesso PD riserva ad interlocutori strategici, tipo Casini per essere chiari, lui sì prototipo stantio di una vecchia politica di palazzo, od ancora il chiedere scusa, mi sfugge francamente il motivo oltretutto, a Bonanni da parte di alcune personalità del tuo partito, che attenzione sino a poco tempo fa, avrei definito "nostro partito", tipo Fioroni mal avvezzo alle piazze colorate. Bonanni e la CISL che hanno non solo firmato deroghe unilateralmente, ma propongono un modo vecchio e stantio [mi ripeto] di fare politica. Perché questo fanno, è inutile e persino oltraggioso verso chi lavora affermare il contrario. Ed in tutto questo marasma la cosa che colpisce, caro segretario è sempre e solo l'immobilismo del PD, che non va alle manifestazioni quando indette da altri, bizzarra come cosa credo. Esitare va anche bene, ma poi provate a sentire ed a dare voce a quelle istanze, che altro non esprimono che un ritorno alla politica libera dagli impedimenti che sino ad oggi non lo hanno consentito, tutta occupata a risolvere i problemi di Berlusconi, tra leggi e leggine, lodi ed impedimenti "interpretativi". Partecipare alle manifestazioni è importante, ma stavolta provate pure a vincere, sovvertendo questa situazione che sta conducendoci a grandi passi verso il baratro.
Con simpatia, Guido


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