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di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 12 settembre 2010

Le guerre di Massimo Imperato

Certo questa non é una poesia ideale per augurare Buona Domenica ma quanti in questo mondo dove le atrocità delle guerre, della fame e dei disastri naturali, vivono una serena Domenica. I bambini in questi casi sono quelli che più subiscono l'egoismo dell'uomo poiché sono gli esseri più indifesi. Forse arriverà il giorno in cui l'uomo investirà sugli esseri umani invece che sulle armi. Darà pane al posto di fucili. Un giorno, solo un giorno di guerra, servirebbe a sfamare un continente come l'Africa per un anno intero. Solo la volontà dell'uomo potrà restituire a tutti gli esseri umani la propria dignità.
Ringrazio Massimo perché che con la sua bellissima poesia ha contribuito me e tutti voi cari Amici che seguite questo blog a riflettere.


Le guerre

Corri uomo
incontro a soldati
inermi
di vanagloria vestiti.
Bambini nascosti
tremanti
fingono
giochi innocenti
ed innocenza muore
tra sibili e pallottole.
Lampi mortali
abbagliano
squarci di cielo.
Spariscono animali
e il cinguettio di uccelli.
Mentre il mondo
media,
volenterosi vanno
a contare
morti.
Ognun dal canto suo
la sua realtà racconta
in sporche sabbie mobili
annega
umana dignità.

Infine invito tutti voi a vedere questo video di Mario Donatiello 'Reggae vuerra', un terribile girotondo intorno alle guerre nel mondo. Grazie.ros


6 commenti:

  1. La realtà va guardata in faccia anche di primo mattino, perché non c'è attimo in cui ci possiamo permettere di dimenticare la sofferenza dei bambini, la violenza alla loro innocenza, la fame che soffrono, l'amore che non conoscono. Te Massimo, hai fatto di questa poeesia una realtà terribilmente forte, "lampi mortali abbagliano il cielo...bambini tremanti fingono giuochi innocenti e innocenza muore...in sporche sabbie annega umana dignità", versi che trafiggono il cuore! Complimenti, Massimo!

    E - dulcis in fundo - Mario Azad, ci conforta con la fine del suo video: di fronte alle guerre c'è sempre un mare azzurro.

    Buongiorno carissimi Rosalba e Massimo. Buona giornata.

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  2. Caro Massimo la lettura di questi versi per ciò che di terribile racconti della guerra mi ha fatto venire i brividi. Hai detto una cosa bellissima "Solo la volontà dell'uomo potrà restituire a tutti gli esseri umani la propria dignità. Grazie per questo messaggio di riflessione. Un abbraccio.
    Pietro Vizzini

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  3. La domenica è il giorno in cui le famiglie si incontrano. Quando sono ospite sul blog "azzurro" è come andare a casa del fratello maggiore. Per cui ringrazio Ros e tutti gli amici che ci leggono e ci commentano.
    Buona domenica e buona settimana a tutti.

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  4. Un canto di rabbia e di impotenza sotto forma poetica, di una realtà agghiacciante:
    la guerra.
    I tuoi versi, molto forti, arrivano dritti alla nostra coscienza, scuotendola maggiormente, la realtà è che ci sono in atto delle guerre inutili e feroci nel mondo.
    I poeti come te hanno la facoltà di potersi esprimere attraverso composizioni che fanno non solo riflettere, ma che denunciano uno stato di fatto che non si vuole cambiare.
    "in sporche sabbie mobili
    annega
    "umana dignità.
    in sporche sabbie mobili
    annega
    umana dignità."
    Ecco in questa Chiusa significativa, è racchiusa una verità ineccepibile, le sabbie mobili rappresentano i condizionamenti e i troppi interessi che ruotano gli interessi legati alla guerra, inghiottendo la dignità umana con bramosia.
    Bellissima
    grazie Massimo

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  5. La realtà della guerra' è terribile, fa paura..chi si accinge a fare il commento a questa belle se pur dura poesia di Massimo la ricorda perfettamente, dal Famoso Bombardamento del 4 Dicembre 1942 dove fu colpita tutta la poesta centrali a pochi metri dal porto alle famose corse ai ricoveri con umidfita' nelle ossa e nel naso, mancanza di cibo e di tutto e la cosa più impressionante i Palazzi colpiti, ieri c'erano, domani no! E morti morti morti....Mediano ma che mediano...il potere è retto anche dai signori della guerra, l'industria bellica e tra le più redditizie ed il rgionamento è il solito,cosa vuoi che siano poche vite umane al cospetto dei risultati (che poche s'intende per milioni)...Non l'auguro a nessuno di vivere in prima persona una situazione simile. La poesia è forte, terribile, di condanna...Bravo Massimo...Bruno

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  6. Massi, sei sempre il benvenuto, grazie!
    Buongiorno a tutti cari Amici e Buon inizio di settimana. Un abbraccio!

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