Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

La tua opinione é importante, esprimila, lascia un commento ai post.

Prego gentilmente tutti quelli che postano la loro opinione scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmare il proprio commento. grazie. ros

Clicca per tornare nella Home

Clicca per tornare nella Home
di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 8 agosto 2010

La soap opera di Montecarlo nel tunnel di Alessandro Robecchi

(vignetta Staino)
La bella E. sta con il volitivo GF., che ha appena messo in crisi il partito – e in forse il governo – del bacucco SB. La loro storia d’amore è però incrinata dalle maldicenze e della rivelazioni del maligno VF., direttore del giornale di SB, che scova una casa a Montecarlo, dove vive il fratello di E. e che sarebbe appartenuta al partito di GF., e poi in qualche modo irregolarmente alienata.
Mentre si indaga sulla casa che fu forse del partito di GF., ricompare il vecchio fidanzato di E., tale G., fuggiasco a Santo Domingo per questioni giudiziarie, il quale rivendica il patrimonio di E. dicendo che è roba sua e la vuole indietro. E. si difende dicendo di aver vinto a totocalcio, G. dice che al totocalcio vinse lui e le regalò un miliardo (parliamo di lire, la soap si svolge a cavallo del millennio). La povera E. è sconvolta per l’attacco alla privacy, sua e dei suoi fratelli, che avrebbero però avuto qualche aiutino da parte di GF., il nuovo fidanzato, per fare certi lavoretti di dubbia qualità (e indubbio insuccesso) alla televisione di stato.
A sollevare tutto il vespaio, naturalmente, i giornali del vecchio SB, specie il temibile direttore esperto in dossier VF., che fino a poco fa strepitava per difendere la privacy del suo padrone SB, impegnato a fare il cascamorto, anche a pagamento, con ragazze che potevano essergli nipoti. Ora ha cambiato idea e picchia su GF., sulla sua compagna E. e su tutti gli altri, primari, comprimari, comparse e pure gente che passa di lì per caso.
Come finirà? Chi lo sa. In milioni assistono attoniti alla soap opera del regime: disoccupati, cassintegrati, maestre dismesse, professori prepensionati, operai in mobilità, giovani precari, licenziati di ogni specie, neo poveri, ceti ex-medi, pensionati con la minima, invalidi senza più accompagno, ricercatori senza speranza.
Lungi da noi inneggiare alla violenza (orrore!), ma quando il pubblico annoiato comincerà a brandire i forconi, a preparare pece e piume e tirare sassi sulle capocce degli attori, vedremo forse la fine del tunnel.

Fonte articolo 'Il Manifesto'

1 commento:

  1. tornare alle urne per battere berlusconi, e ripristinare il tran tran ha qui siamo stati abituati, come inizio va bene, ma sarebbe l'ora che la gente si svegli, e si ponga questa semplice domanda, come mai 1% della popolazione sguazza nell'oro, e il rimanente, chi più e chi meno annaspa per rimanere ha galla. questi si possono ritenere fortunati. poi ci sono i dimenticati da DIO che servono hai profittatori, che definirei sciacalli, che per rastrellare aiuti,da destinare alla fame nel mondo, allestiscono cene sontuose, per la raccolta di fondi. lo spreco di quelle cene è superiore il più delle volte ha ciò che viene distribuito. se ciò che appartiene ha tutti venisse distribuito equamente, la fame nel mondo sparirebbe, creando cosi un mondo perfetto. ciò che i più definiscono utopia, si potrebbe avverare, senza violenze e senza guerre. il popolo soggiogato dalle minoranze, essendo più numeroso potrebbe imporre la legge del più forte. NESSUNO1°

    RispondiElimina