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di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 30 maggio 2010

23 MAGGIO di Pietro Vizzini

Buon Giorno cari Amici e Buona Domenica. Oggi, ad una settimana dall'anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, trucidati il 23 maggio del 1992 per mano della mafia e non solo - come stiamo scoprendo a 18 anni dalla loro morte dopo le ultime affermazioni fatte del Procuratore dellla Repubblica Piero Grasso e dall'allora primo ministro Azeglio Ciampi -, pubblico questa bellissima poesia scritta da Pietro Vizzini, un bravissimo poeta amico di questo blog.


La poesia é tratta dal sito 'Per quel che mi riguarda...poesie racconti e musica d'autore'


23 MAGGIO di Pietro Vizzini

Maggio, margherite gialle
sui fianchi della strada
e finestrini aperti al respiro.
Il frinire dei grilli
è il canto di un estate
arrivata troppo presto.
17:58
Non un boato
ma uomini storditi dal silenzio
tra i sassi piovuti dalla terra
le ali spezzate degli angeli
ad un passo
le lamiere stringono Francesca e Giovanni
il lungo abbraccio della gente
arriva dalle coscienze scosse dal terrore.
Porterò sulle mie spalle
il peso delle tue parole.
Oggi non voglio stare più muto
questo silenzio non mi appartiene
oggi non voglio stare più sveglio
quale potrà essere il mio sogno
ora che i pizzi e le sottane
hanno merletti ricamati.
I baciamo le mani a vossia
il niente mischiato col niente
famiglia, onore
affari e delitti
voci inquietanti
di uomini che non vivono alla macchia
e che nel quotidiano
si mescolano a mille gesti
Nero è il colore della notte
come scuro è il tuo vestito
donna che piangi
l’uomo tuo perduto.
Bestia che fingi
di essere agnello
se non c’è rispetto
sei carne, sei macello.
In questo giorno che non tace
oggi voglio credere
nella giustizia degli uomini giusti.
Maggio, rose rosse
sui fianchi della strada
17:58
Il frinire dei grilli
è il canto dell’estate.

Sono state versate fiumi di lacrime, e poi fiumi di parole, nel ricordo di questo triste evento, la mafia ancora non è stata sconfitta, ma molto è stato fatto grazie al contributo di uomini come Giovanni Falcone, che con il sacrificio della loro vita hanno acceso la speranza donando alla gente la fiducia nelle istituzioni. Oggi molte persone oneste si sono ribellate alla morsa schiacciante delle estorsioni da parte delle organizzazioni criminali mafiose, trovando il coraggio di dire basta, alcune hanno formato associazioni come “Addio Pizzo”, solidarietà e rispetto della legalità sono gli elementi che contribuiscono a sostenere la lotta contro questo fenomeno terribile. Come disse Giovanni Falcone “ La mafia si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni, perché la mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.

Ho scritto questa poesia pensando da Palermitano, a molti dico che conosco tantissima gente che con coraggio affronta la vita di tutti i giorni…. verrà un giorno che non ci saranno più tentacoli e bocche cucite dal silenzio, ma strette di mani sciolte da legami oscuri, aperte al senso del giusto. (Pietro Vizzini)

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4 commenti:

  1. Hai Scritto questa poesia, caro Pietro,talmente sublime e vera, non solo da grande Palermitano, e su questo non ci sono dubbi, ma da grandissimo Italiano, retto ed onesto, che non poteva esprimersi se non in questa maniera.Bellissima in tutti i suoi passi questa poesia, nel descrivere un efferata strage in un tratto selvaggio di questa bellissima e martoriata terra di Sicilia, che mi appartiene, che è mia come mia è Napoli.Le margherite al lati della carregiata, erano gialle in quell'aria di maggio tra Punta Raisi e Cinisi dagli anormi vialoni, il boato, il silenzio, la pioggia di pietre, e las considerazione che spesso si è carne da crocifissione nell'operare nel giusto in una Nazione ridotta ad accettare l'ingiusto, il disonosto, il crimine. E' triste parlare cosi', ma la cadenza monotona e spietata di questi accadimenti ci costringe a prenderne atto considerando che la gente è stordita, incapace di reagire a questo stato di cose.Dicevo di passi bellissimi di questa poesia tra l'aria di Giugno incombente ed il frinire dei grilli ma in nettyo contrasto con le rose rosdse che hanno preso il posto delle margherite ai lati della carreggiata ma non per l'evolversi della natura ma perchè irreversibilmente le hanno intrise nel sangue degli innocenti innocenti come Giovanni Falcone,Francesca Morvillo e tanti innocenti a seguire e che avevano gia' subita la loro stessa sorte.Una vegogna immensa per chi ci governa da sempre, ieri, oggi e speriamo mai più domani se ci saranno grandi Italiani e poi Palermitani Come Te, immenso Poeta. Che onore esserti amico...Aggiungo solo questo, è un fatto personale, la notizia mi giunse quando vegliavo mio padre "RAGAZZO DEL 99" spentosi la stessa mattina, forse per non vedere le vite ed i sacrifici di tanti ragazzi che donarono la vita per un'Italia migliore che non c'è mai stata. Grazie Pietro, grandissimo poeta e amico mio.Bruno Zapparrata

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  2. Io non ho parole. Emozione e basta. Come sempre, Pietro, la tua poesia è come una filigrana scolpita dal migliore dei ceselli. Grazie!
    Plinia

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  3. Grazie Rosalba, per aver riproposto questi versi ad una settimana dall'anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.
    Grazie Bruno, del tuo bellissimo commento, sono io ad essere onorato della tua amicizia.
    Grazie di cuore Plinia per le tue bellissime parole.
    Pietro Vizzini

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  4. La fotografia "No mafia" che stai utilizzando è mia proprietà intellettuale e coperta da copyright.
    Non ho nulla in contrario al suo utilizzo se se ne cita l'autore.
    In caso contrario Ti invito a rimuoverla solertemente.
    In attesa di cortese riscontro, un cordiale saluto,
    Rino Porrovecchio
    (rino.porrovecchio@virgilio.it)

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