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di 'Per quel che mi riguarda'

sabato 20 febbraio 2010

Lettera a Michele Santoro di Marco Travaglio

Caro Michele, ho riflettuto su quanto è accaduto giovedì ad Annozero. E, siccome è accaduto davanti a 4 milioni di persone, te ne parlo in forma pubblica. Parto da una tua frase dell’altra sera: “Parliamo di fatti”. Il punto è proprio questo. Si può ancora parlare di fatti in tv? Sì, a giudicare dagli splendidi servizi di Formigli, Bertazzoni e Bosetti. No, a giudicare dal cosiddetto dibattito in studio, che non è più (da un bel pezzo) un dibattito, ma una battaglia snervante e disperante fra chi tenta di raccontare, analizzare, commentare quel che accade e chi viene apposta per impedirci di farlo e costringerci a parlar d’altro. La maledizione della par condicio, dovuta alla maledizione di Berlusconi, impone la presenza simmetrica di ospiti di destra e di sinistra. E, quando si tratta di politici, pazienza: la loro allergia ai fatti è talmente evidente che il loro gioco lo capiscono tutti. Ma quando, come l’altra sera, ci si confronta fra giornalisti, anzi fra iscritti all’albo dei giornalisti, ogni simmetria è impossibile: quelli “di destra” parlano addosso agli altri e – quando non sanno più che dire – tirano fuori le mie condanne penali (inesistenti) o le mie vacanze con mafiosi o a spese di mafiosi (inesistenti). Da una parte ci sono giornalisti normali, come l’altra sera Gomez e Rangeri, che non fanno sconti né alla destra né alla sinistra; e dall’altra i trombettieri. Che non sono di destra: sono di Berlusconi. E non fanno i giornalisti: recitano un copione, frequentano corsi specialistici in cui s’impara a fare le faccine e a ripetere ossessivamente le stesse diffamazioni. Invece di contestare i fatti che raccontano, tentano di squalificarti come persona. Poi, a missione compiuta, passano alla cassa a ritirare la paghetta. E, se non si abbassano a sufficienza, vengono redarguiti o scaricati dal padrone. Non hanno una faccia e dunque non temono di perderla. Partono avvantaggiati, possono permettersi qualunque cosa. Non hanno alcun obbligo di verità, serietà, coerenza, buonafede, deontologia. Non temono denunce perché il padrone mette ogni anno a bilancio un fondo spese per risarcire i danni che i suoi sparafucile cagionano a tizio e caio dicendo e scrivendo cose che mai scriverebbero o direbbero se non avessero le spalle coperte. Come diceva Ricucci, che al loro confronto pare Lord Brummel, fanno i froci col culo degli altri. Sguazzano nella merda e godono a trascinarvi le persone pulite per dimostrare che tutto è merda. E ci tocca pure chiamarli colleghi perché il nostro Ordine non s’è mai accorto che fanno un altro mestiere. Ci vorrebbe del tempo per spiegare ogni volta ai telespettatori chi sono questi signori, chi li manda, quali nefandezze perpetrano i loro “giornali”, perché quando si parla di Bertolaso rispondono sulle mie ferie e soprattutto che cos’è davvero accaduto a proposito delle mie ferie: e cioè che ho documentato su voglioscendere.it   di aver pagato il conto fino all’ultimo centesimo e di aver conosciuto un sottufficiale dell’Antimafia prima che fosse arrestato e condannato per favoreggiamento, interrompendo ogni rapporto appena emerse ciò che aveva fatto (i due trombettieri invece dirigono e vicedirigono i giornali di due editori – Giampaolo Angelucci e Paolo Berlusconi, già arrestati due volte ciascuno, il secondo pregiudicato – e non fanno una piega). Ma in tv non c’è tempo per spiegare le cose con calma. E, siccome io una reputazione ce l’ho e vi sono affezionato, non posso più accettare che venga infangata ogni giovedì da simili gentiluomini. Gli amici mi consigliano di infischiarmene, di rispondere con una risata o un’alzata di spalle. Nei primi tempi ci riuscivo. Ora non più: non sai la fatica che ho fatto giovedì a restarmene seduto lì fino alla fine. Forse la mia presenza, per il clima creato da questi signori, sta diventando ingombrante e dunque dannosa per Annozero. Che faccio? Mi appendo al collo le ricevute delle ferie e il casellario giudiziale? Esco dallo studio a fumare una sigaretta ogni volta che mi calunniano? O ti viene un’idea migliore?

16 commenti:

  1. grande Marco la classe e' classe....ciao SAM

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  2. Grandissimo, come sempre, Marco Travaglio !!! Massima solidarietà a questo ottimo giornalista nonchè splendida Persona !
    Renata Ragone

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  3. Travaglio, vieni via anche tu dai teatrini televisivi. Santoro aizza il casino come gli altri, e ci guadagna sopra. Spegnete la tv, e accendete il cervello.

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  4. Caro Marco, chi segue la politica e le notizie VERE dalle fonti libere, dal web, e non dai telegiornali sa chi spara cazzate e chi no. Capisco il tuo turbamento e la tua rabbia nel non poter dire a tutte le persone anziane che si cibano solo di TV come sono andati davvero i fatti, ma non giustifico il tuo scatto di nervi appunto davanti a 4 milioni di persone poichè questo non fa altro che fare il gioco di chi vorrebbe metterti a tacere. Credo che tu sia cresciuto a livello di notorietà e di fans e non puoi più avere solo quel piccolo spazio concessoti nella trasmissione di Annozero. Devi poter parlare così come fanno i servi del berlusca (volutamente minuscolo) e non reprimerti così da generare ciò che è successo giovedì. Quei "colleghi" devono essere smascherati e zittiti. Generalmente aspetto con ansia il giovedì per seguire Annozero, ma ultimamente è diventato davvero pesante dover accettare in trasmissione la presenza di individui che ancora non riesco ad individuare... Giornalisti??? Politici??? Guastatori??? La gente che vive di televisione ha bisogno di capire, di sapere. Ed allora a cosa serve una trasmissione di questo tipo? fatti dare uno spazio maggiore e tieni duro. Ti aspetto di nuovo giovedì. Ciao. Francesca

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  5. Caro Santoro,

    a ben leggere la drammaturgia di conduzione di "Annozero" appare fin troppo evidente che il compito che Le spetta consiste nel riportare i fili dell'analisi a quanto si sta dibattendo. Considerato quanto è d'uso presso i Suoi colleghi, che sembrano invece godere dei vespai (!) che instaurano nelle loro trasmissioni d'informazione (?), mi sento di doverLe un sincero ringraziamento. Ci fa cosa graditissima il moderatore/giornalista che sfrutta al meglio i tempi della trasmissione per darci tutte le informazioni del tema in questione. E ciò è possibile solo evitando che gli ospiti esondino, confondendo carte e notizie.
    Detto ciò, non posso fare a meno di notare come spesso i giornalisti mandati/invitati a sostenere le ragioni del governo in carica, quando si vedono a corto di fatti (quelli di cui la Sua testata può far vanto di nutrirsi), tirano fuori la consueta carta dell'idiozia all'indirizzo di Travaglio, in spregio al desiderio d'informazione del cittadino che avrebbe avuto il diritto a una loro interpretazione su quel metro e mezzo in più di vasca olimpica, ad esempio.
    Non regge, in questo caso, la questione del voler bilanciare le posizioni per dare un'informazione esauriente, perché in quel caso gli attori in gioco sintetizzano e divulgano fatti, circostanze e materia vera di riflessione e discussione. Nella situazione creatasi giovedì scorso è invece accaduto che, di fronte alla richiesta di fatti e analisi, qualcuno ha pensato bene di distrarre il cittadino da questioni serie, gravi e urgente, tirando l'evergreen dell'insulto a Travaglio, come al solito colpevole di aver frequentato persone quando poco sospette!
    È dunque più che ovvio e naturale aspettarsi che Travaglio si senta in obbligo di difendersi.
    Pur rimanendo fermo il principio per cui la trasmissione deve rispettare i suoi contenuti, trovo tuttavia giusto e innegabile garantire un breve diritto di replica a Travaglio, se non per altro, almeno in quanto sempre capace dell'umiltà di riferire fatti e analisi con un garbo e una sintesi comuni a pochi altri.
    EsortandoLa a continuare così, La saluto.
    Francesco

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  6. Caro dott. Travaglio, grazie per la sua lettera di cui condivido l'amarezza.....ma non credo sia positivo lasciare tutto in mano a questi sedicenti giornalisti che , ormai lo sappiamo, si allenanon tutta la settimana per interrompere l'interlocutore e gettar fango sugli avversari politici del loro padrone. Non sono d'accordo che sia lei a lasciare il posto , ma invece credo che Santoro debba invitare altri giornalisti di destra più seri e meno prezzolati....perchè sono d'accordo...questi non sono di destra, sono mera proprietà di Berlusconi. Comunque un uomo della sua statura deve cercare di non perdere le staffe nonostante Sallusti e Belpietro (sic!)......La prego non ci lasci!

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  7. ..e come ci siamo sentiti noi dell'Aquila????? Ci aspettavamo una trasmissione che parlasse di scandali veri: quelli che si stanno verificando sulla nostra pelle!!!!!

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  8. Sono d'accordo con Travaglio, e non si potrebbe essere altrimenti, credo. Mi preme solo ribadire una cosa. Nella trasmissione in esame, l'intervento viene preceduto da una sorta di etichetta di presentazione che riporta il nome e, l'organo di stampa a cui appertiene la persona stessa. Dovremmo rispolverare il vecchio termine dell'"editore di riferimento" come ebbe a dire un altro campione di giornalismo zerbinesco, passatemi l'espressione. Ed allora al malcapitato spettatore non resta che porsi la domanda: come può una persona, che è al soldo del principale burattinaio della recente storia italiana, essere obiettivo quando non disonesto?
    E per contro, come fa chi invece segue la professione di informare basandosi su fatti oggettivi e verificabili ad essere deriso o, come la scorsa volta, additato con toni intimidatori? Ciò non toglie che Marco Travaglio farà bene a continuare a collaborare con Annozero, fosse altro per il rispetto che la gente per bene gli deve ed è da lui ricambiato con i suoi sempre lucidi interventi.

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  9. Gent.mo Dott. Travaglio,
    viviamo tempi duri e Lei questo lo sa meglio di me.
    Riscontro che quanto Lei scrive risponda a cristallina verità.
    La Sua indignazione è la mia indignazione, è la Nostra indignazione, Nostra nel senso di chi crede ancora nelle istituzioni e apprezza il buon giornalismo, o forse dovrei dire il VERO giornalismo, e non il velinarismo del Partito dei Leccatori.
    Risposte su ciò che Lei o il Dott. Santoro dovrebbero e/o potrebbero fare per arginare l'ennesimo maleficio del nano Viagralo, non ne ho, ma so ciò che non deve assolutamente fare: arrendersi.
    Perciò la saluto con le parole di Borrelli: RESISTERE, RESISTERE,RESISTERE!
    Prof. Antonello Casini

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  10. RESISTERE RESISTERE RESISTERE, COME SU UNA IRRINUNCIABILE LINEA DEL PIAVE

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  11. I rappresentanti della destra, posti di fronte ad accuse da cui non possono difendersi, cercano di screditare chi li accusa. E' una strategia ormai abbondantemente collaudata che molte volte raggiunge il suo scopo, che è quello, tra l'altro, di provocare una reazione scomposta dell'accusatore, come è successo nell'ultima trasmissione di Anno Zero. Sia Travaglio che Santoro sono perfettamente a conoscenza di questi metodi, per cui penso che Travaglio abbia sbagliato accettando la provocazione, ma anche Santoro ha sbagliato non riuscendo a gestire, con la solita bravura, quel momento della trasmissione. Secondo il mio punto di vista, comunque, la validità della trasmissione, dal punto di vista mediatico, non sta tanto nei dibattiti più o meno chiari e comprensibili fra i rappresentanti delle diverse fazioni, quanto nei servizi esterni gestiti magistralmente da Santoro, negli editoriali di Travaglio e nelle vignette di Vauro nel finale che possiamo definire la ciliegina sulla torta. Permettere che Travaglio venga screditato con attacchi ad personam senza dargli la possibilità di difendersi, quindi, significa rendere deboli le argomentazioni molto forti e in un certo senso dirompenti che egli porta nei suoi editoriali, e quindi, indebolire la forza d'impatto sulla opinione pubblica della trasmissione stessa. Penso pertanto che Santoro debba regolare meglio il dibattito, evitando con la sua autorità e la sua esperienza le sovrapposizioni di voci e la bagarre, anche a discapito un po' dello "spettacolo", e che a Travaglio, nel caso in cui i commenti, invece di essere indirizzati ai fatti da lui esposti vengano indirizzati alla sua persona allo scopo di screditarla, sia concesso il diritto di replica.

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  12. Caro Marco Travaglio, non prendertela più di tanto. Ho "qualche" anno più di te e, se me lo consenti, ti invito caldamente a non mollare: faresti il gioco di questi acefali che vengono appositamente nelle trasmissioni per buttare tutto in caciara. Una trasmissione corretta, con un dibattito degno di tale nome, dove non si accavallano le voci ma ognuno esprime liberamente le proprie idee e convinzioni li vedrebbe perdenti in partenza, proprio perchè a precise contestazioni ovvero narrazione dei fatti non sarebbero in grado di controbattere se non il nulla. E la reale conoscenza dei fatti potrebbe stimolare lo spirito critico degli spettatori (non sia mai!!!) Meglio quindi trasformare lo studio in pollaio (per una volta tanto gli do ragione), con i dipendenti di B. a far la parte dei galletti starnazzanti. Non sanno che prima o poi potrebbero diventar capponi! Nell'ascoltare queste due teste di .....legno, non ho potuto fare a meno di accostarle alla Sig. D'Addario, e dal confronto quest'ultima ne esce rivalutata.
    Valerio

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  13. No Travaglio, non puoi molare, hai il DOVERE di giornalista di non abbandonare tutte quelle persone che guardano annozero per avere, almeno una volta alla settimana una goccia di verità in televisione.
    Nicoleta

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  14. ma andate tutti azappare la terra, e quando tornate a casa sentire la differenza tra il vs lavoro e quello della zappa,per blaterare siete strapagati, addirittura le vignette, tra l'altro orrende vengono strapagate , ma vergognatevi che è ora.........se siete così bravi e perfetti e avete il dono della perfezione, come vi professate, fate tutto voi , ringraziate che state guadagnando un sacco

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  15. Invito tutti quelli che postano il loro commento scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger ad apporre la propria firma all'inizio o alla fine dello stesso.
    È facile esprimere la propria opinione non firmandola.
    Grazie. ros (amministratrice del blog)

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  16. Non solo è facile Ros, ma è anche di pessimo gusto,come lo sono le lettere anonime sempre.
    Ciao.
    Salvina

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