
Nelle stesse ore si sta concludendo alla camera l’iter dello scudo fiscale, l’ennesimo condono (il terzo varato dal ministro Tremonti) per gli evasori. Più che condono, però, mi appare una vera amnistia per varare la quale sarebbe stata necessaria una maggioranza qualificata del parlamento. Invece il provvedimento è andato avanti a colpi di fiducia che non hanno messo in crisi la maggioranza. Cosa che sarebbe potuto accadere se il Pd fosse stato meno assenteista, partecipando compatto alle votazioni: ha ragione Bersani a rimpiangere il Pci.
Ritengo che tra lo scudo fiscale e il condono badanti ci sia un nesso. Si punisce chi porta ricchezza in Italia (i servizi alla persona lo sono) e si premia chi ha portato soldi all’estero falsificando bilanci e dichiarazioni dei redditi. Chi è esperto mi ha spiegato che i soldi rientrati non saranno validi per la quantificazione degli alimenti nelle procedure di separazione che vedono quasi sempre la parte femminile «vittima». Credo che non ci sia confronto tra i 500 euro della sanatoria badanti e il 5% che saranno chiamati a pagare coloro che denunciano soldi clandestinamente esportati all’estero. Lo ripeto: gli immigranti hanno portato ricchezza, gli evasori povertà, tasse più alte (per gli onesti) e disavanzi mostruosi per i conti pubblici.
Tremonti è persona intelligente, ma dovrebbe spiegarmi alcune cose. La prima: perché sono falliti (hanno fruttato solo 2 miliardi) i due precedenti scudi fiscali? La seconda domanda richiede una premessa: il ministro dell’economia ha recentemente affermato che è finita l’epoca dei paradisi fiscali. Si riferiva al fatto che a livello internazionale (l’Ocse, ma anche Obama) stanno suggerendo o varando provvedimenti per porre fine allo scandalo dei paradisi fiscali. Che, va ricordato, sono un paradiso anche per i capitali frutto della criminalità organizzata. Ma se questa è la verità, perché (seconda domanda) premiare gli evasori con capitali all’estero? Terza domanda: questo scudo ter sarà utilizzato anche da molti che hanno aderito ai due precedenti condoni. Dichiarando ovviamente il falso, visto che seguitano a detenere capitali all’estero. La legge però non prevede nulla contro questi «spergiuri». È giusto? Quarta domanda: Tremonti, non le sembra che con questo condono - come il lodo Alfano - toglierà qualche castagna dal fuoco a Tremonti? Alimentando oltretutto, come nel caso del lodo Alfano, il sospetto di leggi ad personam. L’età, a volte, affievolisce la memoria. Però ricordo perfettamente che alcuni anni fa il ministro Tremonti giustificò i precedenti scudi fiscali sostenendo che i capitali rientrati avrebbero favorito la crescita e gli investimenti. Ma nessuno l’ha vista. Quinta domanda conseguente: non le sembra che ci sia qualcosa che non quadra?
Ps. Mi è tornato in mente un detto: «Molti politici stupidi non decidono nulla; pochi furbi decidono per tutti». Credo che le dovrebbero fischiare le orecchie. Con una attenuante: non è colpa sua se il Pdl è stracolmo di servi sciocchi nominati dal padrone.
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