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di 'Per quel che mi riguarda'

sabato 26 settembre 2009

UNA LUNGA MARCIA VERSO LA VERITA’ di di Salvatore Borsellino e Luigi De Magistris

Oggi l’Italia che resiste è in piazza, a Roma, per chiedere verità e giustizia sulle stragi di mafia. Il popolo che non si piega agli interessi criminali vuole conoscere il ruolo che hanno avuto politici collusi con la mafia e pezzi deviati delle Istituzioni. Sarà in piazza il popolo delle agende rosse. Rossa era l’agenda di Paolo Borsellino che settori criminali interni alle Istituzioni hanno preso ed occultato nel momento in cui Paolo ed i suoi angeli custodi (tra cui la dolcissima Emanuela Loi) erano ridotti in fumo. Da quel fumo si sono riempiti i cuori di migliaia di italiani. Da quel fumo sta nascendo il fresco profumo di libertà che spezzerà il puzzo del compromesso morale che sta mortificando la nostra democrazia. Il regime ha paura della verità perché sa che da quelle stragi è sorto un patto scellerato tra mafie e pezzi delle Istituzioni che governa sostanzialmente il nostro Paese. Il regime mafioso tenterà in ogni modo di ostacolare la nostra resistenza, ma non vinceranno, perché dalla parte nostra abbiamo l’amore per il prossimo, la rabbia di chi ha sete di giustizia, la forza di chi pretende di essere liberi. La propaganda di regime non parla di noi, ha paura che possiamo iniettare linfa vitale ad un Paese sonnacchioso nel quale la propaganda piduista pensa ad immettere dosi letali di bromuro istituzionale che servono a normalizzare le coscienze ed addormentare i cervelli. Senza giustizia non c’è futuro, la lotta per i diritti è l’architrave della nostra rivoluzione pacifica. Speriamo di essere in tanti, ma comunque siamo consapevoli che si sta seminando tanto riempendo il cuore di chi deve solo utilizzarci quale strumento per il perseguimento del bene collettivo. Dobbiamo essere testimoni e protagonisti di un cambiamento epocale, un’altra Italia è possibile, un Paese in cui non si uccidono i servitori dello Stato, non si calpesta la democrazia, non si controlla l’informazione, non si mortifica la Costituzione della Repubblica. Oggi le Istituzioni non ci saranno, la comunicazione asservita ai poteri forti non ci darà voce, ma avremo con noi quelle persone che rappresenteranno le Istituzioni del futuro. La democrazia partecipativa, la resistenza costituzionale, la sana e pacifica ribellione sociale rappresentano gli anticorpi del regime. Questo sistema di mafiosi, ricattatori, piduisti e saltimbanchi di corte sarà scardinato dai nostri cuori, dalle nostre coscienze, dai nostri progetti, dalla carica vitale che sapremo dare alla nostra azione. Paolo è con noi ed è il nostro angelo custode.

Appuntamento alle 14 in piazza della Bocca della Verità. Il popolo dell’agenda rossa si radunerà nuovamente per chiedere verità e dare sostegno ai magistrati siciliani che la cercano, a Roma dopo il successo della manifestazione di Palermo del 20 luglio. Di lì si andrà a piazza Navona dove inizierà la manifestazione alle 15.30. Alle 17.30 gli interventi dal palco. Attesa per Sonia Alfano, Gioacchino Genchi, Pino Masciari, Benny Calasanzio, Luigi de Magistris, Giuseppe Lumia, Marco Travaglio e soprattutto Salvatore Borsellino. Antonio Di Pietro ha contribuito con un aiuto finanziario. Migliaia di persone hanno aderito su facebook. La manifestazione sarà trasmessa in diretta in streaming sul blog di Beppe Grillo. Dalle 16.30 a Milano in contemporanea si terrà un presidio organizzato da Qui Milano Libera in via dei Mercanti.


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