Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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sabato 26 settembre 2009
23 A 13 PER SANTORO di Wanda Marra
(Foto tratta da 'Il Fatto'
Annozero fa 10 punti di share in più del monologo di Berlusconi da Vespa
Mentre Santoro fa il record di ascolti e batte Berlusconi, il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola va all’attacco: “È ora di finirla con questa tv spazzatura. Convocherò i vertici Rai”. Seppur descritto in maniera un po’ didascalica, è questa la sintesi della puntata di esordio di Annozero. Le cifre parlano chiaro: 22,8% di share (la media della stagione precedente era del 19,68%), il record assoluto della trasmissione in quattro anni, come da cartello orgogliosamente appeso ieri in redazione. 15 milioni e 294mila contatti per una media di 5 milioni e 592mila ascoltatori, con una permanenza media del 35,56%. Ciò significa che ben 1 telespettatore su 3, come accade solo nelle fiction più seguite, è rimasto incollato dall’inizio alla fine a Annozero. Una bella lezione per Berlusconi. Il monologo del Premier sull’Abruzzo aveva ottenuto il 13.47% e 3.219.000 spettatori, ma partiva da 16 milioni di contatti e dalle medie record di Rai1. A leggere gli ascolti in parallelo, dunque, si evidenzia il primo dato saliente: Annozero piace e convince più del presidente del Consiglio. Lo zapping, in questo caso, è spietato. E i continui problemi creati al programma con le relative polemiche non hanno fatto altro che spingere ancora più in orbita la trasmissione. Orgoglioso Michele San-toro, che fa notare la tenuta della nuova squadra, nonostante le difficili condizioni di partenza: “Oltre il 36% di permanenza indica che un fetta molto importante di opinione pubblica ha voluto segnalare al governo che una cosa sono le scelte elettorali e una’altra le scelte informative. Insomma per il pubblico l’informazione deve essere considerata un contrappeso per chi esercita il potere”. Ma questo vuol dire che il pubblico ha espresso una sfiducia nei confronti del governo? “Assolutamente no. Ma sicuramente vuol dire che il pubblico chiede una informazione più libera da qualunque tipo di condizionamento politico e soprattutto chiede di avere piu’ informazione”. In sintesi, evidentemente Annozero piace anche a chi vota a destra. Per quanto riguarda le aree geografiche la trasmissione raccoglie il 28,8% nel Nord-Est e il 27,09% nel Centro nord.
Curva “bellissima” per utilizzare un linguaggio televisivo, perché sostanzialmente omogenea, anche se con vari picchi. Il programma inizia alle 21.17 quando Raidue si trova, dopo la pubblicità, poco sopra il 16% di share e c'è subito una curva ascendente nella fase dell’intervento iniziale diSantoro interrotto dai video con protagonisti il presidente del Consiglio e il Ministro Renato Brunetta. La curva poi sale fino a circa il 23% di share intorno alle 21.40: in onda l’intervista di Corrado Formi-gli a Feltri che, davanti a un busto littorio in bell’evidenza nel suo studio, risponde a chi gli fa notare che ha condotto Boffo alle dimissioni non con una sentenza giudiziaria ma con una velina anonima. Non delude l’attesissimo Marco Travaglio, senza contratto e dunque in veste di ospite. Il suo monologo su Tarantini parte alle 22.05 con il 19,32% di share e arriva alle 22.11 al 23,20%. La curva continua a crescere quando, dopo mesi e mesi di scandali, per la prima volta Patrizia D’Addario interviene davanti a una tv italiana: alle 22.14 fa il 23,42% mentre paragona le escort alle veline. Alle 22.40 si arriva al 26.14% di share, mentre Franceschini e Bocchino si arrampicano sugli specchi per dare conto dei politici coinvolti nell’inchiesta barese. Dalle 23.14 in poi, la curva resta stabilmente sopra il 30%: fa il 32,91% quando volano gli insulti tra Maurizio Belpietro e Concita De Gregorio su chi sia più colpevole di gossip e registra il picco massimo su Vauro in chiusura alle 23 e 35 con il 34,74%.
Tra le notazioni più singolari della curva, la pubblicità: incredibilmente Annozero si attesta stabilmente al 15% durante gli spot. Ben 5% punti in più della media di share della rete, che è del 10%. Con un paradosso: nonostante lo stacco pubblicitario in più voluto dalla rete (l’ennesimo bastone tra le ruote?), che Santoro neutralizza con un’anteprima, gli ascolti non solo non scendono, ma salgono. Con un vantaggio anche economico per la rete: secondo quanto emerso da una comunicazione in Parlamento nella scorsa stagione ogni puntata di Annozero terminava con 80mila euro di entrate al netto delle spese sostenute. Moltiplicato per 34 puntate, vorrebbe dire che Rai 2 ci ha guadagnato circa 2 milioni e mezzo di euro. Se persino gli spot sfondano lo share, tutto fa fa pensare che anche quest’anno Annozero sarà un affare per Rai2. Ma, siccome siamo nel mondo alla rovescia, a Santoro non hanno telefonato né il dg Mauro Masi, né il direttore di rete, Massimo Liofredi. Unica voce ufficiale dell’azienda quella del presidente, Paolo Garimberti. Che non si spreca certo in elogi: "L'attesa era grande, il buon risultato d'ascolti è anche frutto di questo"
Fonte articolo
Annozero fa 10 punti di share in più del monologo di Berlusconi da Vespa
Mentre Santoro fa il record di ascolti e batte Berlusconi, il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola va all’attacco: “È ora di finirla con questa tv spazzatura. Convocherò i vertici Rai”. Seppur descritto in maniera un po’ didascalica, è questa la sintesi della puntata di esordio di Annozero. Le cifre parlano chiaro: 22,8% di share (la media della stagione precedente era del 19,68%), il record assoluto della trasmissione in quattro anni, come da cartello orgogliosamente appeso ieri in redazione. 15 milioni e 294mila contatti per una media di 5 milioni e 592mila ascoltatori, con una permanenza media del 35,56%. Ciò significa che ben 1 telespettatore su 3, come accade solo nelle fiction più seguite, è rimasto incollato dall’inizio alla fine a Annozero. Una bella lezione per Berlusconi. Il monologo del Premier sull’Abruzzo aveva ottenuto il 13.47% e 3.219.000 spettatori, ma partiva da 16 milioni di contatti e dalle medie record di Rai1. A leggere gli ascolti in parallelo, dunque, si evidenzia il primo dato saliente: Annozero piace e convince più del presidente del Consiglio. Lo zapping, in questo caso, è spietato. E i continui problemi creati al programma con le relative polemiche non hanno fatto altro che spingere ancora più in orbita la trasmissione. Orgoglioso Michele San-toro, che fa notare la tenuta della nuova squadra, nonostante le difficili condizioni di partenza: “Oltre il 36% di permanenza indica che un fetta molto importante di opinione pubblica ha voluto segnalare al governo che una cosa sono le scelte elettorali e una’altra le scelte informative. Insomma per il pubblico l’informazione deve essere considerata un contrappeso per chi esercita il potere”. Ma questo vuol dire che il pubblico ha espresso una sfiducia nei confronti del governo? “Assolutamente no. Ma sicuramente vuol dire che il pubblico chiede una informazione più libera da qualunque tipo di condizionamento politico e soprattutto chiede di avere piu’ informazione”. In sintesi, evidentemente Annozero piace anche a chi vota a destra. Per quanto riguarda le aree geografiche la trasmissione raccoglie il 28,8% nel Nord-Est e il 27,09% nel Centro nord.
Curva “bellissima” per utilizzare un linguaggio televisivo, perché sostanzialmente omogenea, anche se con vari picchi. Il programma inizia alle 21.17 quando Raidue si trova, dopo la pubblicità, poco sopra il 16% di share e c'è subito una curva ascendente nella fase dell’intervento iniziale diSantoro interrotto dai video con protagonisti il presidente del Consiglio e il Ministro Renato Brunetta. La curva poi sale fino a circa il 23% di share intorno alle 21.40: in onda l’intervista di Corrado Formi-gli a Feltri che, davanti a un busto littorio in bell’evidenza nel suo studio, risponde a chi gli fa notare che ha condotto Boffo alle dimissioni non con una sentenza giudiziaria ma con una velina anonima. Non delude l’attesissimo Marco Travaglio, senza contratto e dunque in veste di ospite. Il suo monologo su Tarantini parte alle 22.05 con il 19,32% di share e arriva alle 22.11 al 23,20%. La curva continua a crescere quando, dopo mesi e mesi di scandali, per la prima volta Patrizia D’Addario interviene davanti a una tv italiana: alle 22.14 fa il 23,42% mentre paragona le escort alle veline. Alle 22.40 si arriva al 26.14% di share, mentre Franceschini e Bocchino si arrampicano sugli specchi per dare conto dei politici coinvolti nell’inchiesta barese. Dalle 23.14 in poi, la curva resta stabilmente sopra il 30%: fa il 32,91% quando volano gli insulti tra Maurizio Belpietro e Concita De Gregorio su chi sia più colpevole di gossip e registra il picco massimo su Vauro in chiusura alle 23 e 35 con il 34,74%.
Tra le notazioni più singolari della curva, la pubblicità: incredibilmente Annozero si attesta stabilmente al 15% durante gli spot. Ben 5% punti in più della media di share della rete, che è del 10%. Con un paradosso: nonostante lo stacco pubblicitario in più voluto dalla rete (l’ennesimo bastone tra le ruote?), che Santoro neutralizza con un’anteprima, gli ascolti non solo non scendono, ma salgono. Con un vantaggio anche economico per la rete: secondo quanto emerso da una comunicazione in Parlamento nella scorsa stagione ogni puntata di Annozero terminava con 80mila euro di entrate al netto delle spese sostenute. Moltiplicato per 34 puntate, vorrebbe dire che Rai 2 ci ha guadagnato circa 2 milioni e mezzo di euro. Se persino gli spot sfondano lo share, tutto fa fa pensare che anche quest’anno Annozero sarà un affare per Rai2. Ma, siccome siamo nel mondo alla rovescia, a Santoro non hanno telefonato né il dg Mauro Masi, né il direttore di rete, Massimo Liofredi. Unica voce ufficiale dell’azienda quella del presidente, Paolo Garimberti. Che non si spreca certo in elogi: "L'attesa era grande, il buon risultato d'ascolti è anche frutto di questo"
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