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di 'Per quel che mi riguarda'

sabato 26 settembre 2009

BASTARDI CON POCA GLORIA di Giovanni Frazzica

(Vignetta tratta da Vitale'sBlog)
Ormai è come se Berlusconi fosse al potere da quindici anni, le due vittorie di Prodi, le fugaci apparizioni di D’Alema e di Amato a Palazzo Chigi, sono preistoria, ricordi cosi pallidi che hanno poche radici nella testa degli italiani dove invece campeggia con continuità, da capo del Governo o da leader dell’opposizione, Lui, il Silvio nazionale, il monopolista dell’etere. La lunga durata, unitamente alla evanescente struttura democratica delle forze politiche che lo sostengono, fanno si che venga configurato, se non come un vero dittatore, come una di quelle figure che incarna le nuove deviazioni del sistema democratico. Non a caso Daniel Cohn Bendit parlando recentemente a Napoli dell’Italia di oggi, ha usato il termine “extrademocrazia” e paragonato il nostro premier a Putin e a Chavez. In effetti i testi scolastici che analizzano i fenomeni connessi alle patologie del sistema democratico si fermano al gaullismo e al peronismo, prendiamo atto che “papi”, quand’anche dovesse uscire dalle cronache rosa, per il fermo temporaneo del suo presentatore di escort, è già maturo per entrare nei libri di Storia. Se fra qualche anno il berlusconismo sarà oggetto di studio, oggi c’è chi fa i buchi con la testa per porre fine a questa vischiosa forma di regime che produce Ministri del livello della Gelmini o di Brunetta che D’Alema, in un momento di felice genialità ha definito “energumeno tascabile”. Per cui sono in molti che si muovono, partendo da più direzioni, dall’interno e dall’esterno del Pdl, per cercare di abbattere questo anomalo tiranno. Ma che non si facciano eccessive illusioni questi “bastardi” in cerca di gloria, perché la vittoria non sarà facile e la battaglia non sarà incruenta. Dopo le teste cadute e le teste minacciate è partita l’offensiva diplomatica, la più pericolosa iniziata con la ennesima colazione con Fini a casa di Gianni Letta. E’ alla sua tavola che si fa la storia del Paese dall'ormai famoso 'patto della crostata' sulle riforme istituzionali del giugno 1997. Attorno al suo tavolo, in quell'occasione, Massimo D'Alema, presidente della bicamerale, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, leader di An, Franco Marini e Pinuccio Tatarella. Nel maggio 2001, subito dopo le elezioni, ancora un incontro tra Berlusconi e il premier uscente Giuliano Amato, per il 'passaggio di consegne prima del G8 di Genova e, nell'aprile di un anno fa, Berlusconi ha incontrato Walter Veltroni per parlare di legge elettorale e di Alitalia. E che non si faccia illusioni Fini, casa Letta, non è un campo neutro, è un campo in cui si esce apparentemente con un pareggio, ma in cui si capisce solo dopo che ha vinto Berlusconi. Per lui durare è vincere. Può concedere tante di quelle cose senza intaccare il nocciolo duro della sua essenza politica ed economica che può durare praticamente all’infinito. A lui e ai suoi uomini non interessa, in via prioritaria, governare, nel senso di riformare, innovare, cambiare, dare risposte alle classi sociali disagiate, al mezzogiorno, creare nuova occupazione, fare insomma tutte quelle cose di cui il Paese avverte la necessità. Per loro è prioritario controllare, mantenere lo status quo dal quale, prescindendo dall’equità, traggono consenso e potere, grazie anche a un collaudato sistema di comunicazione che orienta, o disorienta, l’opinione pubblica a loro favore. Ci sono bastardi in cerca di gloria anche a livello locale, in Sicilia per esempio, dove il Governatore diventa tiranno ope legis, che partono per abbatterlo, ma poi si fermano per un piatto di lenticchie. Ma attenzione, crostata o lenticchie che siano, la presa per la gola è micidiale non meno di altre prese, ma semplicemente più gustosa e indolore. Certo alla fine, se uno si fa prendere senza combattere, di gloria ne resta ben poca, forse neanche la Real Marina del Regno delle Due Sicilie dava la medaglia d’oro al valor militare a chi faceva bene l’ammuina.

5 commenti:

  1. interloquisco dicendo che la foto del titolo .....dovrebbe essere ritagliata in modo da entrare proporzionatamente nella cornice......eheheheh

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  2. Grazie Rosalba, andiamo avanti, ora chiudono Annozero, ci resti solo tu TELEROSALBA LIBERA
    ciao
    Giovanni

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  3. Spero di no Giovanni, che la tua sia una previsione errata :D

    La televisione é nei miei prossimi programmi ;) devo studiare :)

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  4. Laurè non é per smentirti ma l'ho presa dal blog di Vitale tal quale e se la taglio mi si taglia anche la nuvoletta del berlusca eheheheheh

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  5. Sono d'accordo... siamo alla crisi della politica, Berlusconi da un latio ed anche il PD dall'altro... promesse non mantenute, teoremi elettorali e poi... il nulla... la democrazia è solo una illusione...Ho speso una vita per fare politica e mai un riconoscimento...
    Elvira Falbo

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