
“Madre terra fratello clandestino” è un libro che ho scritto per capire tutte le difficoltà che incontra un immigrato irregolare nel territorio italiano. Cerco di conoscere il perché si usano continue politiche di repressione e non si adopera una buona gestione dell’immigrazione basata sulla solidarietà, sull’accoglienza e soprattutto sulla trasparenza da parte delle commissioni territoriali, fondamentale per la nostra sicurezza e per la sicurezza dei migranti. Perché, la tanto citata sicurezza, è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi. La mancanza di informazione o informazioni distorte in alcuni elementi della società provoca odio che spesso può sfoggiare in veri atti di razzismo nei confronti dei più deboli. Questi ultimi, a causa di una politica xenofoba, per la loro sopravvivenza, sono sempre costretti a campare ai margini della legalità. Si muovono per cercare una vita migliore, perché nella loro terra spesso non c’è posto per loro.
Andrea Onori affronta un articolo scottante rischiando l'impopolarità, ottenendo invece consensi.
Descrivere un autore in poche righe non é cosa facile, né proponibile.
La sua opera ne descrive l'anima, le opinioni, l'essenza. In un paese non considerabilmente cambiato dagli anni del fascismo, benessere a parte, dove la dittatura porta la maschera della democrazia, serve coraggio per puntare il dito contro questa maschera, serve coraggio a dare del dittatore al dittatore, travestito da democratico.
Come Saviano, fa con la camorra facendo nomi ed indicando situazioni, così Onori di illumnina quei viottoli bui della nostra società, dove il razzismo si consuma nella stessa misura che in altri luoghi, ma con l'attenzione che da quel viottolo non ne esca traccia chiara, ma solo una grigia coltre di nebbia.
(Sangel editore)
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