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di 'Per quel che mi riguarda'

sabato 1 agosto 2009

Cristina Matranga: Una donna contro di Carmine Fotia.

(....)Andai nel mio ex collegio, alla Zisa, e, in una chiesa sconsacrata convocai una conferenza stampa per annunciare che lasciavo Forza Italia. Non ci furono annunci roboanti, manifesti, volantini ma un sotterraneo passaparola fece sì che quella chiesa fosse gremita fino all'inverosimile. (...)I miei amici si raccomandarono: 'Non piangere, non dare l'impressione di essere debole'. Ma io non avevo nessuna intenzione di mettermi a piangere; io, lo pensavo davvero, ero felice: si scioglieva un'ambiguità che oramai mi faceva solo del male, potevo finalmente tornare alle mie genuine passioni politiche, quelle che mi aveva trasmesso mio padre ed che avevo poi investito nella primavera palermitana.
E invece....
Invece successe che dopo il mio annuncio scoppiò un lunghissimo applauso. Poi, dal pubblico si alzarono una ad una diverse persone, ognuna con una storia da raccontare. Cominciò la mamma di quella ragazza anoressica che avevo aiutato a fondare un'associazione che indicando sua figlia mi dissa: 'Onorevole, questa ragazza é viva grazie a lei', poi si alzò il rappresentante di un gruppo di universitari con cui avevamo condotto una battaglia, e infine venne il turno delle ragazze dei centri antiviolenza. Anche il parroco, malgrado l'avessi pregato di non esporsi, volle parlare. Disse: Non c'importa quale maglietta indosserà, se lei torna qua noi saremo con lei.'
Il mio autocontrollo non resse più. E piansi. Tra le lacrime che rendevano sfocati i contorni di persone e cose, guardai le facce davanti a me - facce pulite di mamme, di bambini, di preti, di ragazzi e ragazze - e pensai a quelle altre facce - facce sporche di faccendieri, di capibastone, di falsi politici e uomini senz'anima - che avevo visto tornare nel mio collegio.
E allora fui felice del mio pianto. La mia Sicilia era li. Una terra dove si può vendere un voto per fame, ma dove si può anche aiutare un bambino a diventare uomo che non vende i suoi diritti. Potevo ricominciare a camminare insieme alle mie belle facce pulite. Avevo finalmente ritrovato me stessa. (Cristina Matranga)

Come vi avevo già anticipato in un' altro post: 'Tramonto a Isola delle Femmine con Cristina Matranga', ho ricevuto questo libro alla fine di una splendida serata a casa di Cristina e l'indomani arrivata a Cefalù l'ho letto d'un fiato, comunicando a lei le mie sensazioni. Il libro é un'intervista realizzata da Carmine Fotia, sui trascorsi politici dell'onorevole Matranga ma in esso ci sono contenuti, sprazzi di vita personale veramente romantici e coinvolgenti: come i passaggi in cui Cristina parla del padre e della sua famiglia. Ma soprattutto c'è la dignità, l'onore e l'amor proprio di una donna che non scende a compromessi (merce rara in politica) ed è per questo che sono assolutamente schierata dalla sua parte. Un grazie di cuore per l'insegnamento Cristina, amica mia.

ps.: so che il libro non é facile da trovare (l'ha cercato una mia amica, invano) poiché é un'edizione del 2001, comunque l'editore é: 'Accademia degli Incolti, Alberto Gaffi-Editore' e io consiglio a tutti di trovarlo e leggerlo.ros

Se volete leggere la recensione del libro cliccate qui

4 commenti:

  1. bene, ha riconosciuto il grave errore.
    ma quando lo ha commesso chissà che cosa si aspettava?
    sono contrario ai "cambi di maglietta", a prescindere. Nessuno è obbligato a fare politica, nessuno dovrebbe essere autorizzato a saltare fossi a suo piacimento. Si può vivere con dignità anche da sconfitti, anche stando fuori dal marcio e dalla corruzione , senza prebende e senza cadreghe...

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  2. Si puo' Memo, ma lei nella politica ci crede e crede anche che essendoci dentro e solo essendoci dentro si possano cambiare le cose. Da ammirare. Ha avuto il coraggio di scendere da un carro 'di plastica', molti altri non l'avrebbero fatto. Lei é da sempre schierata contro la mafia e anche suo padre lo era, lei ha seguito le orme di suo padre, che adorava. I benefici di cui godono i nostri politici sono molti, ricordatelo.

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  3. cristina è grande...
    non serve aggiungere altro...

    gianluca abbate

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  4. Concordo con te Gianluca, grazie per aver lasciato il tuo attestato di stima verso Cristina.

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