Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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martedì 3 marzo 2009
Navtej e Gratian, due vite insignificanti!
Se quei tre ragazzi che mi hanno bruciato vogliono vedermi io non ho problemi ma quel che è successo resterà per sempre sulla mia pelle: non si può più tornare indietro». È l'indiano che parla: lo ricordate? Lo chiamano così al Sant'Eugenio, reparto grandi ustionati: l'indiano. Il suo nome è Navtej Singh Sidhu, ha 35 anni. Massimiliano Di Dio è tornato a trovarlo ora che hanno smesso di fargli visita le «persone delle istituzioni» e le tv, come lui dice. Hanno smesso quasi subito, in verità. Il clamore sul gesto dei tre giovani di Nettuno, uno di loro minorenne, che gli hanno dato fuoco cospargendolo di benzina mentre dormiva su una panchina è durato qualche giorno. Poi silenzio. È rimasto un corpo bendato, bruciato, muto. Oggi Navtej parla per la prima volta. «Mi hanno chiesto dei soldi ma non ne avevo. Poi sono tornati e mi hanno buttato un liquido addosso, pensavo a uno scherzo. Mentre mi davano fuoco uno di loro mi ha bastonato». Racconta di sé: in Italia da 5 anni, viveva a Brescia, faceva il muratore, aveva il permesso di soggiorno. Poi ha perso tutto: il lavoro, la casa, il permesso.
Non serve arrivare dall'India per capire cosa significhi perdere tutto. Ieri settantamila persone hanno manifestato a Torino, un corteo che portava uno striscione tricolore lungo un chilometro ha attraversato Prato. Perdere il lavoro, e la casa, e tutto. Poi certo può andare peggio. Puoi essere indiano e dormire su una panchina a Nettuno. Certe storie non bisogna smettere di raccontarle. Luigi Manconi commenta quella di Gratian, bambino romeno di 4 anni costretto dalla nonna a mendicare, portato in casa-famiglia a Roma. Con l'entrata in vigore di un accordo fra Italia e Romania sulla «protezione dei minori» è stato rispedito in patria. Massimo Solani ha parlato con la dottoressa che lo ha accompagnato all'aeroporto: «Non mi lasciare, ti prego, mi diceva piangendo». Gratian è stato ripreso dal clan, non si sa più niente di lui. Una deputata ha domandato notizie ai ministri degli Esteri, dell'Interno, della Giustizia. Leggete Manconi che si chiede: come stupirsi se bambini cresciuti così, vittime di questo modello possano diventare, da adulti, predatori? Certo è difficile. Nessuno sostiene che sia facile, ma proprio perché è difficile si dovrebbe usare la massima sapienza, la massima cautela e insieme il massimo coraggio quando si tratta di integrazione, di convivenza tra simili, di investimento sul futuro. Rimpatriare bambini soli anziché accoglierli crescerli e farli diventare cittadini di questo Paese è una vergogna - non è la sola - che siamo costretti a condividere con chi ci governa.
Fonte:Concita de Gregorio, l'Unità
Due vite insignificanti, due vite nate per soffrire, per espiare colpe recondite, colpe inconsapevoli.
Fa male leggere queste cose, sono articoli nascosti di 4 o 5 pagina di un giornale, non fanno notizia le storie insignificanti di Navtej e Gratian, non attirano la curiosità dell'opinione pubblica, non sono esseri umani, sono la feccia della società moderna, da additare, da perseguire, da cancellare!!
Qual'è il movente che motiva 3 giovani scapestrati (parlo della prima storia), non si sa, non si conosce o peggio c’è, è il gioco, lo sfizio, il voler finire una serata in allegria. Il solo pensiero mi riempie di rabbia. È possibile che nessuno abbia insegnato loro che anche chi dorme su una panchina, all’addiaccio, ha il diritto di vivere senza essere molestato da tre teppisti beceri e deficienti?
Dov'è lo Stato o meglio cos'è uno Stato che protegge 3 malviventi e dona in pasto a degli aguzzini Gratian (la seconda triste storia), un bimbo di soli 4 anni?
Non serve arrivare dall'India per capire cosa significhi perdere tutto. Ieri settantamila persone hanno manifestato a Torino, un corteo che portava uno striscione tricolore lungo un chilometro ha attraversato Prato. Perdere il lavoro, e la casa, e tutto. Poi certo può andare peggio. Puoi essere indiano e dormire su una panchina a Nettuno. Certe storie non bisogna smettere di raccontarle. Luigi Manconi commenta quella di Gratian, bambino romeno di 4 anni costretto dalla nonna a mendicare, portato in casa-famiglia a Roma. Con l'entrata in vigore di un accordo fra Italia e Romania sulla «protezione dei minori» è stato rispedito in patria. Massimo Solani ha parlato con la dottoressa che lo ha accompagnato all'aeroporto: «Non mi lasciare, ti prego, mi diceva piangendo». Gratian è stato ripreso dal clan, non si sa più niente di lui. Una deputata ha domandato notizie ai ministri degli Esteri, dell'Interno, della Giustizia. Leggete Manconi che si chiede: come stupirsi se bambini cresciuti così, vittime di questo modello possano diventare, da adulti, predatori? Certo è difficile. Nessuno sostiene che sia facile, ma proprio perché è difficile si dovrebbe usare la massima sapienza, la massima cautela e insieme il massimo coraggio quando si tratta di integrazione, di convivenza tra simili, di investimento sul futuro. Rimpatriare bambini soli anziché accoglierli crescerli e farli diventare cittadini di questo Paese è una vergogna - non è la sola - che siamo costretti a condividere con chi ci governa.
Fonte:Concita de Gregorio, l'Unità
Due vite insignificanti, due vite nate per soffrire, per espiare colpe recondite, colpe inconsapevoli.
Fa male leggere queste cose, sono articoli nascosti di 4 o 5 pagina di un giornale, non fanno notizia le storie insignificanti di Navtej e Gratian, non attirano la curiosità dell'opinione pubblica, non sono esseri umani, sono la feccia della società moderna, da additare, da perseguire, da cancellare!!
Qual'è il movente che motiva 3 giovani scapestrati (parlo della prima storia), non si sa, non si conosce o peggio c’è, è il gioco, lo sfizio, il voler finire una serata in allegria. Il solo pensiero mi riempie di rabbia. È possibile che nessuno abbia insegnato loro che anche chi dorme su una panchina, all’addiaccio, ha il diritto di vivere senza essere molestato da tre teppisti beceri e deficienti?
Dov'è lo Stato o meglio cos'è uno Stato che protegge 3 malviventi e dona in pasto a degli aguzzini Gratian (la seconda triste storia), un bimbo di soli 4 anni?
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