Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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giovedì 26 marzo 2009
Brunetta alias Pippo Pippo!
Studenti guerriglieri perché non eletti? E lei, sior Brunetta da chi è stato eletto?
Camilleri, occupiamoci della stessa persona (eccezion fatta per Berlusconi) non più di due volte al mese. Prenda Brunetta: inventa il tornello per i magistrati, si scatena contro i fannulloni, vuole le donne in pensione a 65 anni, definisce «guerriglieri» gli studenti in rivolta, ora inventa le «faccine». È un gagà che passeggia per la piazza del paese facendo di tutto per non passare inosservato. È diventato macchiettistico, anche i bambini gli ridono dietro, ma è l’unico a non saperlo.
Nella corte di Piccolo Cesare, il ministro Brunetta ha il ruolo del fool, cioè l’ometto che faceva ridere il re e i cortigiani con le sue battute insensate. La differenza sta nel fatto che Brunetta non fa ridere solo la corte, ma tutti gli italiani ancora dotati di un pizzico di ragione. E appena uno lo vede, immancabilmente, gli torna alla memoria quella canzonetta che faceva: «ma Pippo, Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città». Con tutto quel che segue, compreso il saltellare come un pollo. Perché Brunetta saltella da un canale all’altro, sempre affamato di notorietà. È, come diceva il poeta Guido Gozzano, uno «che tra clangor di buccine s’ esalta / che sale cerretano alla ribalta /per far di sé favoleggiare altrui». E pur di dire la sua in ogni occasione gli capita quasi sempre di straparlare. Come l’aver definito guerriglieri gli studenti dell’Onda. Il sindacato dei funzionari di polizia gli ha fatto notare la pericolosità delle sue parole. Allora ha fatto marcia indietro, definendo gli studenti quattro ragazzotti che non sono neanche presenti negli organismi rappresentativi. Cioè che non sono stati eletti. Di grazia, sior Brunetta eccellentissimo, a lei chi l’ha eletto? Lei ha avuto un solo elettore: Piccolo Cesare. Non sarebbe stato il caso di sorvolare su questo argomento?
Fonte: L'Unità
Camilleri, occupiamoci della stessa persona (eccezion fatta per Berlusconi) non più di due volte al mese. Prenda Brunetta: inventa il tornello per i magistrati, si scatena contro i fannulloni, vuole le donne in pensione a 65 anni, definisce «guerriglieri» gli studenti in rivolta, ora inventa le «faccine». È un gagà che passeggia per la piazza del paese facendo di tutto per non passare inosservato. È diventato macchiettistico, anche i bambini gli ridono dietro, ma è l’unico a non saperlo.
Nella corte di Piccolo Cesare, il ministro Brunetta ha il ruolo del fool, cioè l’ometto che faceva ridere il re e i cortigiani con le sue battute insensate. La differenza sta nel fatto che Brunetta non fa ridere solo la corte, ma tutti gli italiani ancora dotati di un pizzico di ragione. E appena uno lo vede, immancabilmente, gli torna alla memoria quella canzonetta che faceva: «ma Pippo, Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città». Con tutto quel che segue, compreso il saltellare come un pollo. Perché Brunetta saltella da un canale all’altro, sempre affamato di notorietà. È, come diceva il poeta Guido Gozzano, uno «che tra clangor di buccine s’ esalta / che sale cerretano alla ribalta /per far di sé favoleggiare altrui». E pur di dire la sua in ogni occasione gli capita quasi sempre di straparlare. Come l’aver definito guerriglieri gli studenti dell’Onda. Il sindacato dei funzionari di polizia gli ha fatto notare la pericolosità delle sue parole. Allora ha fatto marcia indietro, definendo gli studenti quattro ragazzotti che non sono neanche presenti negli organismi rappresentativi. Cioè che non sono stati eletti. Di grazia, sior Brunetta eccellentissimo, a lei chi l’ha eletto? Lei ha avuto un solo elettore: Piccolo Cesare. Non sarebbe stato il caso di sorvolare su questo argomento?
Fonte: L'Unità
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forse e' l'altezza che lo condiziona
RispondiEliminaciao Michele pianetatempolibero