Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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sabato 18 settembre 2010
Torna Annozero e lo fa slalom tra i tranelli di Masi di Federico Mello e Carlo Tecce
(vignetta Umberto Romaniello)
C’è una nuova legge in Rai che va oltre qualsiasi legge: non si muove foglia che Mauro Masi non voglia. Il direttore generale l’ha comunicato nella circolare del 24 agosto, poi affossata in consiglio di amministrazione, e insiste sulla linea editoriale dettata da un solo ufficio, il suo, e da una sola persona, se stesso. E così Masi continua a disseminare ostacoli e buche lungo il percorso, ormai ridotto, che porterà giovedì Michele Santoro in onda su Raidue.
STAVOLTA ha bloccato le pubblicità che annunciano il ritorno della trasmissione, uno spot di pochi secondi copiato – è quasi uguale – dalla prima stagione di Annozero proprio per evitare obiezioni. E invece Masi l’ha stoppato senza dire perché e dire cosa cambiare. E restano fermi i contratti di Marco Travaglio e di Vauro, nel frattempo la redazione ha cominciato a preparare la puntata del debutto. In una situazione d’emergenza, oscurati sino all’ultimo secondo, Santoro cerca di recuperare l’effetto Raiperunanotte, il passaparola che, nell’oscurità dell’informazione sospesa in campagna elettorale, accese il Paladozza di Bologna e migliaia di case collegate sul digitale, sul satellite e in Rete per sei milioni di persone.
FU un Annozero in trasferta organizzato in poche settimane e con decine di appelli. E Santoro chiama a raccolta il suo pubblico con un emblematico “aiuto!” sul sito della trasmissione: “Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto. Giovedì 23 settembre alle ore 21 è prevista la partenza di Annozero, ma la redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore generale. Tuttavia, se non ci sarà impedito di farlo, noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro. Vi prego , come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma. Nelle prossime ore vi terrò puntualmente informati di quanto avviene”. Perché le ore che mancano sono incerte. Dalla direzione di Raidue allargano le braccia: niente sappiamo, niente diciamo. E un po’ hanno ragione perché Masi ha commissariato i responsabili di rete, ormai s’arroga il diritto di selezionare ospiti e argomenti: ferma Carlo Lucarelli a Raitre, Filippo Rossi a Raidue e pratica ostruzionismo ovunque, almeno per altri due programmi sempre della terza rete.
A RAIDUE annunciano la conferenza stampa di Santoro per mercoledì mattina, la consueta presentazione ai giornalisti: per il momento hanno prenotato la sala di viale Mazzini, ma festeggiare un programma senza contratti, oscurato e sabotato sembra un paradosso. Santoro è pronto per l'attraversata dell'ultimo deserto, pieno di trucchetti ideati da Masi, ben spalleggiato da un’azienda che non protesta e da un presidente Garimberti che, silente sul tema, addirittura segnala al direttore generale il “turpiloquio” di Maurizio Crozza a Ballarò. La cronaca è una riedizione aggiornata, e mica tanto diversa, dai dubbi dell’anno scorso: il contratto di Travaglio sì, forse, no e le scalette di Annozero (ospiti compresi) girati al mittente con strani pareri dell'ufficio legale. Contro l’ostruzionismo di Masi, e le tensioni da consumare sino al via, Santoro cerca l'attenzione del suo pubblico, la mobilitazione e la voglia di Annozero che tradussero l’idea di Raiperunanotte in un esperimento di televisione del futuro.
E Travaglio aspetta: “Sono fortemente in imbarazzo, tutti i giorni qualcuno mi chiama per avere notizie, ma io non so ancora nulla. Non sono preoccupato, ma incuriosito, anche perché domani volerò a New York per alcune conferenze e tornerò solo mercoledì”.
Fonte articolo 'Il Fatto Quotidiano'
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ANNOZERO AL VIA - Santoro se ne infischia: «Ospiti e temi li dirò all’ultimo» di Matteo Bartocci
C’è una nuova legge in Rai che va oltre qualsiasi legge: non si muove foglia che Mauro Masi non voglia. Il direttore generale l’ha comunicato nella circolare del 24 agosto, poi affossata in consiglio di amministrazione, e insiste sulla linea editoriale dettata da un solo ufficio, il suo, e da una sola persona, se stesso. E così Masi continua a disseminare ostacoli e buche lungo il percorso, ormai ridotto, che porterà giovedì Michele Santoro in onda su Raidue.
STAVOLTA ha bloccato le pubblicità che annunciano il ritorno della trasmissione, uno spot di pochi secondi copiato – è quasi uguale – dalla prima stagione di Annozero proprio per evitare obiezioni. E invece Masi l’ha stoppato senza dire perché e dire cosa cambiare. E restano fermi i contratti di Marco Travaglio e di Vauro, nel frattempo la redazione ha cominciato a preparare la puntata del debutto. In una situazione d’emergenza, oscurati sino all’ultimo secondo, Santoro cerca di recuperare l’effetto Raiperunanotte, il passaparola che, nell’oscurità dell’informazione sospesa in campagna elettorale, accese il Paladozza di Bologna e migliaia di case collegate sul digitale, sul satellite e in Rete per sei milioni di persone.
FU un Annozero in trasferta organizzato in poche settimane e con decine di appelli. E Santoro chiama a raccolta il suo pubblico con un emblematico “aiuto!” sul sito della trasmissione: “Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto. Giovedì 23 settembre alle ore 21 è prevista la partenza di Annozero, ma la redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore generale. Tuttavia, se non ci sarà impedito di farlo, noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro. Vi prego , come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma. Nelle prossime ore vi terrò puntualmente informati di quanto avviene”. Perché le ore che mancano sono incerte. Dalla direzione di Raidue allargano le braccia: niente sappiamo, niente diciamo. E un po’ hanno ragione perché Masi ha commissariato i responsabili di rete, ormai s’arroga il diritto di selezionare ospiti e argomenti: ferma Carlo Lucarelli a Raitre, Filippo Rossi a Raidue e pratica ostruzionismo ovunque, almeno per altri due programmi sempre della terza rete.
A RAIDUE annunciano la conferenza stampa di Santoro per mercoledì mattina, la consueta presentazione ai giornalisti: per il momento hanno prenotato la sala di viale Mazzini, ma festeggiare un programma senza contratti, oscurato e sabotato sembra un paradosso. Santoro è pronto per l'attraversata dell'ultimo deserto, pieno di trucchetti ideati da Masi, ben spalleggiato da un’azienda che non protesta e da un presidente Garimberti che, silente sul tema, addirittura segnala al direttore generale il “turpiloquio” di Maurizio Crozza a Ballarò. La cronaca è una riedizione aggiornata, e mica tanto diversa, dai dubbi dell’anno scorso: il contratto di Travaglio sì, forse, no e le scalette di Annozero (ospiti compresi) girati al mittente con strani pareri dell'ufficio legale. Contro l’ostruzionismo di Masi, e le tensioni da consumare sino al via, Santoro cerca l'attenzione del suo pubblico, la mobilitazione e la voglia di Annozero che tradussero l’idea di Raiperunanotte in un esperimento di televisione del futuro.
E Travaglio aspetta: “Sono fortemente in imbarazzo, tutti i giorni qualcuno mi chiama per avere notizie, ma io non so ancora nulla. Non sono preoccupato, ma incuriosito, anche perché domani volerò a New York per alcune conferenze e tornerò solo mercoledì”.
Fonte articolo 'Il Fatto Quotidiano'
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