
Ma processo breve e processo lungo non sono le uniche carte in mano al più astuto imputato del globo. Ecco le altre possibili soluzioni.
Processo flambè – Il dibattimento si tiene in un altoforno e l’imputato è l’unico autorizzato a presenziare con una tuta ignifuga. Chi sopravvive viene assolto. Ghedini si dice possibilista.
Processo libico – Tutti i processi alle massime cariche dello stato residenti in Brianza si terranno a Tripoli, con giuria popolare di giovani hostess fornita da un’agenzia. Favorevole il ministro Alfano.
Processo a freccette – Una semplice sfida a freccette potrebbe decidere la sorte dell’imputato. Nell’occasione, i giudici dovrebbero disegnarsi un bersaglio concentrico sulla fronte. Cicchitto è preoccupato
perché Napolitano potrebbe non firmare.
Processo surprise – Una divertente trovata per rendere meno burbera la giustizia. Al posto dell’imputato si processa un cittadino estratto a sorte, che si impegna ad accettare un’eventuale condanna. È una proposta di Dell’Utri, che vorrebbe la nuova norma applicata anche ai processi già celebrati in primo e secondo grado.
Processo Mills – In cambio di una sostanziosa mazzetta, i corrotti già condannati potrebbero giurare di essersi corrotti da soli. In ogni caso varrebbe la prescrizione già ottenuta. Ghedini entusiasta.
Fonte articolo e vignetta 'Il Manifesto'
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