
Abbiamo constatato, nel corso degli ultimi due anni a partire dalle elezioni del 2008 e dal loro esito fortemente negativo, che l’assenza dal Parlamento della sinistra si è dimostrata assolutamente pregiudizievole per una qualsiasi prospettiva di coerente azione politica. L'obiettivo del rientro in Parlamento della sinistra deve essere, quindi, perseguito con grande forza ed intelligenza politica: parliamo di sinistra, perché è dell'insieme delle culture, delle sensibilità, delle tradizioni della sinistra italiana che abbiamo bisogno.
Il Pd non corrisponde a questo bisogno, non vi corrisponde per ragioni legate alla sua nascita, per la concezione della politica che vi alberga in dimensione maggioritaria (ben oltre le divisioni che si perpetuano tra le diverse provenienze), per la costante ricerca di un moderatismo che, adesso, pare essere diventato l'asse per una nuova vocazione di governo, relegando gli altri possibili alleati al ruolo di generici «difensori della democrazia».
L'idea del presidente della Regione Puglia, di oltrepassare questo stato di cose, candidandosi, nell'eventualità, direttamente alle primarie e rivolgendosi al «popolo» del Pd e della sinistra appare, in questo quadro, debole e pericolosa: non rappresenta certo la strada per il recupero di una funzione politica complessiva della sinistra italiana, a partire dal ritorno in Parlamento.
Pensiamo, invece, si debba ragionare collettivamente su di un punto: quello di una presentazione elettorale unitaria che parta da una autonomia di giudizio e di pensiero nella prospettiva politica, ragionando assieme sul discorso delle alleanze (ribadiamo qui la proposta del Cln: si affrontino le elezioni unitariamente con l'obiettivo della modifica della legge elettorale e della difesa della Costituzione) e di una nuova soggettività politica della sinistra italiana. Convocare da subito una assise che veda coinvolti tutti i protagonisti disponibili (mi pare che ci sia già, per settembre, in calendario un «Forum delle Sinistre») potrebbe rappresentare un primopasso importante.
Non entriamo qui nel merito di possibili discorsi di contenuto e di rapporti sociali, sui quali del resto abbiamo già avuto occasione più volte di soffermarci: un incontro unitario finalizzato ai due obiettivi indicati potrebbe rappresentare, dopo tante delusioni e cedimenti alla politica-spettacolo, un passo in avanti significativo.
Fonte articolo 'Il Manifesto'
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