Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
La tua opinione é importante, esprimila, lascia un commento ai post.
Prego gentilmente tutti quelli che postano la loro opinione scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmare il proprio commento. grazie. ros
sabato 17 aprile 2010
CONFLITTO DI INTERESSE - L’editore della mafia di Alessandro Robecchi
(vignetta Bandanax)
Se interpreto correttamente il pensiero del nostro presidente del consiglio, il guaio italiano non è avere la camorra, ma scrivere che esiste la camorra.
Così non ha esitato a prendersela con Roberto Saviano e il suo Gomorra (Mondadori). È una vergogna. Per una volta sono d’accordo con lui: vorrei proprio sapere chi è quell’editore cinico, avido e senza scrupoli che ha pubblicato il libro di Saviano, chi è il padrone della casa editrice che ha fatto un sacco di soldi sputtanando il paese nel mondo. Naturalmente non si può ridurre il problema a un libro e a un autore. Così Silvio Berlusconi se l’è presa anche con le fiction televisive sulla mafia, quelle che fanno pubblicità a cosa nostra. Tipo La piovra, per esempio. Citazione datata, a dire il vero. Il presidente del consiglio avrebbe dovuto indirizzare i suoi strali su prodotti televisivi più recenti, come «Il capo dei capi», (Canale 5) che racconta la storia di Totò Riina, oppure «L’ultimo Padrino» (Canale 5), oppure «Squadra antimafia, Palermo oggi» (Canale 5) che va in onda proprio in questi giorni. Comunque, ha ragione: vorrei sapere chi è quel disfattista che possiede l’emittente televisiva che fa pubblicità alla mafia e ci guadagna pure dei soldi.
Ma un certo fiuto giornalistico ce l’abbiamo, e ci è bastata una breve indagine per conoscere la verità. L’editore che ha fatto i soldi con Gomorra si chiama Silvio Berlusconi. L’editore televisivo che ha fatto i soldi con le fiction sulla mafia si chiama Silvio Berlusconi. Ora il caso è molto semplice.
O, per uno straordinario caso di omonimia, esiste più di un Silvio Berlusconi, minimo due, forse addirittura tre, e questo è più di quanto possa sopportare un paese; oppure ci troviamo di fronte al più grave caso di schizofrenia che si ricordi. Silvio Berlusconi attacca duramente Silvio Berlusconi. Se lo incontrasse lo prenderebbe a calci. Se potesse lo arresterebbe per propaganda anti-italiana. Insomma Silvio Berlusconi questo Silvio Berlusconi non lo sopporta proprio. Come dargli torto?
Fonte 'Il Manifesto'
Articoli correlati: Vite e Opere di Berlusconi di Oliviero Beha
Se interpreto correttamente il pensiero del nostro presidente del consiglio, il guaio italiano non è avere la camorra, ma scrivere che esiste la camorra.
Così non ha esitato a prendersela con Roberto Saviano e il suo Gomorra (Mondadori). È una vergogna. Per una volta sono d’accordo con lui: vorrei proprio sapere chi è quell’editore cinico, avido e senza scrupoli che ha pubblicato il libro di Saviano, chi è il padrone della casa editrice che ha fatto un sacco di soldi sputtanando il paese nel mondo. Naturalmente non si può ridurre il problema a un libro e a un autore. Così Silvio Berlusconi se l’è presa anche con le fiction televisive sulla mafia, quelle che fanno pubblicità a cosa nostra. Tipo La piovra, per esempio. Citazione datata, a dire il vero. Il presidente del consiglio avrebbe dovuto indirizzare i suoi strali su prodotti televisivi più recenti, come «Il capo dei capi», (Canale 5) che racconta la storia di Totò Riina, oppure «L’ultimo Padrino» (Canale 5), oppure «Squadra antimafia, Palermo oggi» (Canale 5) che va in onda proprio in questi giorni. Comunque, ha ragione: vorrei sapere chi è quel disfattista che possiede l’emittente televisiva che fa pubblicità alla mafia e ci guadagna pure dei soldi.
Ma un certo fiuto giornalistico ce l’abbiamo, e ci è bastata una breve indagine per conoscere la verità. L’editore che ha fatto i soldi con Gomorra si chiama Silvio Berlusconi. L’editore televisivo che ha fatto i soldi con le fiction sulla mafia si chiama Silvio Berlusconi. Ora il caso è molto semplice.
O, per uno straordinario caso di omonimia, esiste più di un Silvio Berlusconi, minimo due, forse addirittura tre, e questo è più di quanto possa sopportare un paese; oppure ci troviamo di fronte al più grave caso di schizofrenia che si ricordi. Silvio Berlusconi attacca duramente Silvio Berlusconi. Se lo incontrasse lo prenderebbe a calci. Se potesse lo arresterebbe per propaganda anti-italiana. Insomma Silvio Berlusconi questo Silvio Berlusconi non lo sopporta proprio. Come dargli torto?
Fonte 'Il Manifesto'
Articoli correlati: Vite e Opere di Berlusconi di Oliviero Beha
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento