Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

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di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 28 marzo 2010

PER TORNARE ALLA SINISTRA di Valentino Parlato

Cari compagni, amici, lettori e sostenitori del manifesto, sul voto di oggi e domani vorrei fare poche ed elementari considerazioni, quasi banali, direi. Il regno di Berlusconi manifesta segni di crisi: all’interno del cosiddetto Popolo della Libertà e nel paese. Ne consegue che se tra oggi e domani i nostri voti prevarranno la sua crisi si aggraverà e più vicina (per quanto con qualche pericolo) sarà la sua uscita di scena. Nel caso contrario ne uscirà rafforzato e ancora più autoritario: le grandi riforme che ha annunciato sono sulla giustizia e per il presidenzialismo. Non ci vuole molta immaginazione per capire come vorrà fare giustizia delle «toghe rosse» e di tutti i poteri democratici, parlamento in primis.
Ma, queste minacce a parte – niente affatto da sottovalutare – c’è qualcosa di ancora più importante per chiunque si ritenga di sinistra e anche per noi del manifesto, per il nostro che fare quotidiano. Mi spiego: la sinistra è nei guai e da tanto tempo, ma se Berlusconi resta saremo condannati a continuare a occuparci di lui, in uno scontro che vede ogni giorno di più il deteriorarsi della politica e della cultura.
Morale della favola: vogliamo impegnarci a ricostruire una cultura e una politica di sinistra, un serio programma per fronteggiare questa crisi economica che è internazionale, ma anche italiana, autorevoli addetti ai lavori ci dicono che l’Italia resterà in grave crisi anche quando quella internazionale sarà superata.
Tutto questo sarà impossibile se dovremo ancora occuparci di Berlusconi, abbassando la politica al livello dei suoi comportamenti e non avviando una discussione, un confronto sulla crisi, su questa sinistra italiana (ci siamo dentro anche noi) diventata balbuziente.
Oggi e domani dobbiamo votare e far votare contro il regime berlusconiano, certo per bloccare le minacce che già dichiara, ma soprattutto direi, per la rinascita di una sinistra forte e unita. Dalla Francia ci è venuto un buon segnale, un incoraggiamento. Con questo voto dobbiamo liberarci di Berlusconi per occuparci, di più e meglio, di noi, cioè della sinistra. Vogliamo poter fare un giornale più impegnato che torni a raccontare, analizzare quel mondo che sta a sinistra e che è il nostro da sempre.

Fonte articolo e vignetta 'Il Manifesto'

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