Dalla Francia il segnale è giunto forte, la quasi totalità delle regioni sono state conquistate dal centro sinistra. Ops...ho sbagliato, dalla sinistra perché la coalizione vittoriosa è questo proprio, un insieme di partiti che, anche con profonde divergenze nei programmi e contrasti storici nel profondo, condividono in comune il loro appartenere alla gauche tradizionale, credo solo con l'esclusione del vecchio PCF. Altro bel segnale riconducibile al primo, è l'elemento femminile preponderante e questo aggiunge soddisfazione al risultato, che ha dell'incredibile per come è andata. In un Europa dove le destre nazionaliste ed in certi casi paurosamente xenofobe, si affermano con continuità, oltr'Alpe solo l'Alsazia ha confermato il consenso a Nicholas Sarkozy, decretando la considerevole percentuale del 54% alle sinistre, ed il fallimento delle politiche esasperatamente liberiste.
Chiaramente anche per la vicinanza con le nostre regionali, i commentatori hanno guardato con particolare partecipazione all'evento, tentando di trovare le possibili analogie con i cugini francesi. Molti i commenti che tentano di evidenziare come l'astensionismo sia stato il vero vincitore, tentando in alcuni casi di svilirne il risultato.
Qui da noi il mettere d'accordo la sinistra è opera che, comincio a pensare non da adesso per altro, possiede la caratteristica di essere titanica, se non praticamente impossibile. Ricordo un Nanni Moretti molto appassionato affermare questo, ed esortare i leader della sinistra per attuare questo, esortarli direttamente a "parlare con..." [Rifondazione Comunista nb.], nel chiaro intento di non consentire a berlusconi e ai suoi scagnozzi di fare scempio del paese e delle coscienze. Ma niente si è mosso, e l'arroganza becera e fascistoide in doppio petto ha imperversato. Cosa che si è puntualmente verificata, con buona pace delle coscienze, ad ogni appuntamento con il voto. Anche oggi la situazione non è molto diversa, ma dobbiamo sperare che qualcosa nelle teste delle persone sia cambiato. Qui la situazione è divenuta insostenibile, e certe similitudini con il passato doloroso del paese, sono lì a dimostrarlo. Siamo ancora in tempo per salvare il salvabile, per usare le parole di una vecchia canzone del Bennato più commerciale, gli spazi di manovra sono sempre più esigui, ma possiamo forse invertire la tendenza. Ma lo dobbiamo fare improrogabilmente ora. Per far sì che non sia troppo tardi!
Dimenticavo....il riferimento al golf che recita il titolo di questo scritto, viene dalla notizia data in queste ore che, la diversamente castana maria vittoria brambilla, ministro della repubblica italiana {italiota?}, sembra abbia fissato la prossima agenda del CdM ponendo all'ordine del giorno, l'attuazione di un provvedimento volto ad incrementare questa nobile arte di usare le mazze, in simbiosi con le buche evidentemente....così i tanti cassintegrati del bel paese, potranno ingentilire l'anima ed il corpo, e rivivere finalmente la situazione propria di chi è ottimista, lasciando da parte gli annosi problemi legati all'odio che perde sempre nei confronti dell'amore.
Mi verrebbe da suggerire ai disoccupati e cassintegrati un uso più consono e gratificante, magari improprio, ma certo ricco di soddisfazione, per usare al meglio quelle mazze, ma preferisco sorvolare.........
Guido [che andrà a votare!]
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Abbiate la compiacenza di "sorbirvi" anche questo breve inciso....berlusconi dice che l'astensionismo premierebbe la sinistra. Io tanto per non smentirmi, non sono affatto d'accordo con lui [grazie mamma che mi hai fatto comunista!]. L'astensionismo credo da molto, faccia parte di quella sinistra che a ragione, non si sente rappresentata ed ha un rapporto con la politica ormai disincantato quando non di pura sfiducia. Mettiamo da parte tutto, ed andiamo a votare.....come i francesi! Grazie.
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