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di 'Per quel che mi riguarda'

lunedì 8 marzo 2010

Decreto interpretativo, Questione d’interpretazione di Alessandro Robecchi

Prima di applicare il settimo comandamento,leggete bene il decreto interpretativo. Serve un decreto interpretativo per gli appalti in Abruzzo, per le belle scopate di palazzo Grazioli, per lo schiavismo a Rosarno, per i
senatori del Pdl eletti dalla ‘ndrangheta. Per il coro di Ratisbona e per i gay a tassametro del Vaticano. Per Maroni che dice «è stata data una interpretazione autentica della legge», urge un decreto interpretativo che lo faccia sembrare una persona seria. Il decreto interpretativo che rende regolari i fuorigioco del Milan dovrà essere rapidissimo, mica si può restare allo stadio al freddo due giorni ad aspettare il Tar. Con un buon decreto interpretativo la bella Noemi avrebbe avuto 18 anni già a sedici e mezzo. Formalmente ineccepibile il decreto interpretativo con
cui Minzolini ha trasformato un colpevole prescritto in un innocente.
Un decreto interpretativo potrebbe far sembrare un golpe una specie di trionfo della democrazia, o trasformare la corruzione in soluzione all’emergenza. Il disprezzo della legge, l’arroganza del più forte, la dittatura soft, la censura e i non allineati ridotti al silenzio, non c’è nulla che non possa risolversi con un decreto interpretativo.
Probabile che il ministro della difesa di una democrazia occidentale, che comanda parà e carri armati, che si dice «disposto a tutto» non venga allontanato con vergogna soltanto grazie a un decreto interpretativo. Le nostre speranze, i nostri diritti, la nostra libertà, le nostre regole, le norme, i doveri, sono da oggi variabili, modificabili con decreto interpretativo, le nostre vite stesse sono interpretabili a seconda delle necessità del regime, il nostro futuro e la nostra dignità sono interpretabili a piacere e non servono nemmeno la forestale, i servizi segreti, l’aviazione, le camicie verdi, le ronde, i poliziotti del G8 di Genova.
Una grande festa del decreto interpretativo si terrà ogni anno, basta una telefonata diDenis Verdini. Buffet a cura del genero di Gianni Letta. Napolitano firma. Avete mica un passaporto francese da prestarmi?


Fonte articolo e vignetta 'Il Manifesto'

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