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giovedì 5 novembre 2009
MA IO DIFENDO QUELLA CROCE di Marco Travaglio
Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano. Anzi, se fosse per quelle, lo leverei anch’io. Fa ridere Feltri quando, con ignoranza sesquipedale, accusa i giudici di Strasburgo di “combattere il crocifisso anziché occuparsi di lotta alla droga e all’immigrazione selvaggia”: non sa che la Corte può occuparsi soltanto dei ricorsi degli Stati e dei cittadini per le presunte violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo. Fa tristezza Bersani che parla di “simbolo inoffensivo”, come dire: è una statuetta che non fa male a nessuno, lasciatela lì appesa, guardate altrove. Fa ribrezzo Berlusconi, il massone puttaniere che ieri pontificava di “radici cattoliche”. Fanno schifo i leghisti che a giorni alterni impugnano la spada delle Crociate e poi si dedicano ai riti pagani del Dio Po e ai matrimoni celtici con inni a Odino. Fa pena la cosiddetta ministra Gelmini che difende “il simbolo della nostra tradizione” contro i “genitori ideologizzati” e la “Corte europea ideologizzata” tirando in ballo “la Costituzione che riconosce valore particolare alla religione cattolica”. La racconti giusta: la Costituzione non dice un bel nulla sul crocifisso, che non è previsto da alcuna legge, ma solo dal regolamento ministeriale sugli “arredi scolastici”. Alla stregua di cattedre, banchi, lavagne, gessetti, cancellini e ramazze. Se dobbiamo difendere il crocifisso come “arredo”, tanto vale staccarlo subito. Gesù in croce non è nemmeno il simbolo di una “tradizione” (come Santa Klaus o la zucca di Halloween) o della presunta “civiltà ebraico-cristiana” (furbesco gingillo dei Pera, dei Ferrara e altri ateoclericali che poi non dicono una parola sulle leggi razziali contro i bambini rom e sui profughi respinti in alto mare). Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno “scandalo” sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità (“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”). Gratuità: la parola più scandalosa per questi tempi dominati dagli interessi, dove tutto è in vendita e troppi sono all’asta. Gesù Cristo è riconosciuto non solo dai cristiani, ma anche dagli ebrei e dai musulmani, come un grande profeta. Infatti fu proprio l’ideologia più pagana della storia, il nazismo – l’ha ricordato Antonio Socci - a scatenare la guerra ai crocifissi. È significativo che oggi nessun politico né la Chiesa riescano a trovare le parole giuste per raccontarlo. Eppure basta prendere a prestito il lessico familiare di Natalia Ginzburg, ebrea e atea, che negli anni Ottanta scrisse: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli. A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola”. Basterebbe raccontarlo a tanti ignorantissimi genitori, insegnanti, ragazzi: e nessuno – ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia - si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso. Ma, all’uscita della sentenza europea, nessun uomo di Chiesa è riuscito a farlo. Forse la gerarchia è troppo occupata a fare spot per l’8 per mille, a batter cassa per le scuole private e le esenzioni fiscali, a combattere Dan Brown e Halloween, e le manca il tempo per quell’uomo in croce. Anzi, le mancano proprio le parole. Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.
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Condivido il ragionamento di Travaglio, ivi compresa la premessa, ovviamente, che il Crocefisso deve restare.
RispondiEliminaGiovanni Frazzica
Marco Travaglio ha dato corpo ad alcune mie perplessità sulla cosa. Personalmente mi ritengo agnostico, ma mi sembra veramente di parlare del nulla. Non trovo così imbarazzante il crocefisso nelle aule delle mie figlie, ma viceversa trovo singolari alcune motivazioni usate dalle parti avverse, ivi compreso la Chiesa che grida allo scandalo, ma dimentica lo scempio del quotidiano verso minoranze ed etnie diverse, como trovo singolare quello che parla di una "conquista" delle libertà personali. E ciò che traspare è ancora un'incapacità ad andare in profondità alle cose, sposando, a seconda delle convenienze, modelli precostituiti.
RispondiEliminacondivido quello che dice travaglio ,anzi è proprio un bellissimo articolo ,però purtroppo l'utilizzo che ne fa la chiesa e i bigotti ,mi fanno capire anche chi ateo non vuole nessun simbolo religioso in classe e sopratutto in italia abbiamo bisogno di laicita',per me gesu' cristo era laico :-)
RispondiEliminaPrima definiamo il valore che diamo al crocefisso poi decidiamo se contestarlo o no. Se viene esposto perchè rappresenta quello che dice Travagllio allora lo accetto e lo condivido ma se viene appeso nei luoghi pubblici per ricordare a tutti che questo è uno stato cristiano e che quelli sono i valori di riferimento di tutti noi e che questo comporta l'asservimento ai dictat delle gerarchie ecclesiali allora ne contesto l'esposizione. Questo è il vero problema, non il valore della rivoluzione cristiana e dei valori universali di eguaglianza che contiene ma l'uso di un sinmbolo che vìene usato come simbolo di POTERE.
RispondiEliminaNon ho parole da aggiungere. Se potessi me lo bacerei (licenza poetica :-) )!!!!
RispondiEliminaGrande Marco! ;-)
Grazie, Ros, per averlo postato. Un bacio
Concordo in tutto col quanto scritto da Alessandro. La scuola é una istituzione laica e se il crocefisso é visto come un simbolo dell'asservimento ai dictat ecclesiali lo contesto. Ma se non é visto per questo allora a che serve fare una 'guerra' per avere un simbolo attaccato ad una parete?
RispondiElimina@Maria, lascia stare la licenza poetica, capisci a me ;)
Premettendo che rispetto al massimo la figura di Cristo, però secondo questo ragionamento Il crocifisso dovrebbe restare come simbolo di valori universali?? beh allora ci sarebbero svariate altre figure da prendere in considerazione, perchè non mettiamo anche altri simboli religiosi nelle classi? forse perchè altri personaggi della storia e della religione sono meno importanti della nostra storia e religione?? perchè nelle scuole non viene insegnata storia delle religioni invece della religione cattolica?? sarebbe senz'altro più utile conoscere anche le altre religioni oltre che la nostra, l'intolleranza deriva proprio dall'ignoranza!! come facciamo a dire che altri simboli religiosi non meritano di essere appesi nelle classi se non conosciamo cosa questi simboli rappresentano? Fin da quando una persona nasce, le viene imposta la religione cattolica, i bambini vengono battezzati appena nati, quando crescono viene insegnato loro tutto sulla questa religione e sono portati ad accettarla così com'è. La religione è un cammino interiore che un persona non può intraprendere a quell'età.
RispondiEliminaInoltre se una persona è atea non vuol dire che non abbia dei valori.
Concludendo, la scuola è LAICA e lo dice la COSTITUZIONE, o non vi ricordate più cosa sia la nostra costituzione? In uno stato sempre più soggiogato e manipolato dalla chiesa mi domando se ci sia ancora libertà di parola e di pensiero, se un cittadino possa ancora decidere cosa sia meglio per sè. non capisco perchè ci dovrebbe essere un crocifisso a scuola, se uno ama Cristo, lo ama anche se non ce l'ha sotto gli occhi tutti i giorni, e al massimo se vuole può portare una croce appesa al collo con sè, perchè dovete imporci la vostra fede? quindi no il crocifisso non ci deve essere nelle classi!
Mi sento soffocare in un Italia in cui non posso neanche decidere per me stessa, a partire dalla decisione se morire in pace nel mio letto quando ho ancora facoltà di deciderlo invece che continuare a "vivere" ,se così si può definire, in uno stato pietoso per colpa delle decisioni di altre persone che credono una religione che non mi appartiene e che non ha niente a che fare con il mio credo! fino alla decisione di volere che almeno un ultima cosa (la scuola) rimanga laica e aperta a tutti, non un luogo dove forgiare menti a loro piacimento e creare individui tutti uguali! la scuola è luogo di incontro e di confronto, pertanto non deve essere influenzata da nessuna parte, deve essere neutra!!
Prego gentilmente tutti quelli che postano il proprio gradito commento come 'anonimo' di firmarlo all'inizio o alla fine. Grazie
RispondiEliminasilvia
RispondiEliminaIo sono cattolica, sposata in chiesa e ho battezzato mio figlio. Mi considero cittadina italiana e credo che la scuola debba essere luogo, come scrive la corte nella sua senten za, dove gli insegnanti debbano promuovere negli studenti lo spirito critico, vale a dire la loro propensione a esercitare il confronto nel rispetto degli altri . Il crocefisso e' simbolo religioso. Puo' essere anche considerato altro, ma nn si puo' dire che non lo sia. La scuola italiana e' laica come lo Stato, percio' tale deve rimanere.
silvia
ps la sentenza in italiano la trovate su cittadinolex, val la pena leggerne la parte tradotta.grazie
Questa è una delle poche volte in cui non sono d'accordo con Travaglio. Il crocefisso è un simbolo cristiano-religioso e questo non si può contestare. Chi sta in croce è Gesù non uomo qualunque, e Gesù era il profeta di una religione quindi il crocefisso è prima un simbolo religioso che un simbolo di martirio e di persecuzione. Inoltre il simbolo, di solito, è posto in alto sopra la cattedra, quasi a significare "Dio è al di sopra del maestro e dell'insegnamento", cosa grave perché la presenza del Dio snatura la laicità dell'istituzione pubblica e sminuisce il "potere" dell'insegnante. Se si parla di tradizione è ancora peggio perché vuol dire che l'identità dell'Italia è religiosa quindi non siamo più uno Stato laico ma teocratico. Se lo Stato italiano si definisce laico allora vorrà dire che non può ospitare in luoghi pubblici e istituzionali simboli religiosi. D'altronde la Chiesa ha già i suoi spazi dove esercitare il proprio culto e mostrare i propri simboli: sono le innumerevoli Chiese ed istituzioni religiose. Non c'è bisogno di "marchiare" altri ambienti, ed è irrispettoso nei confronti delle altre religioni. Logico sarebbe tutto al più mettere al posto del crocefisso una bandiera italiana o la stella simbolo dello Stato italiano. Ricordiamoci inoltre che un simbolo non è una cosa tanto innocua in un cervello non sviluppato come quello di un bambino, infatti può essere involontariamente memorizzato e sprigionare la sua "forza" da adulto quando si può comprendere la religione. Quindi tanto ininfluente non è.
RispondiEliminaRelativamente a ciò che ha detto l'Anonimo prima...dal punto di vista logico il tuo ragionamento non fa una piega, c'è però un piccolo particolare, che i "cristiani" veri conoscono, e cioè il fatto che Gesù è stato il precursore di moltissimi altri martirsi comparsi dopo di lui, che magari hanno patito sofferenze più grandi delle sue, questo non sta a noi giudicarlo, ma sono venuti dopo! il mondo in cui gesù viveva non è assolutamente paragonabile a quello dei secoli successivi, per citare solo il fatto della schiavitù, la cui rimozione per gli antichi era inconcepibile e un autentico abominio morale e sociale (il rimuoverla eh!). la storia della chiesa ha dimostrato poi come a mio parere il messaggio di speranza di gesù sia stato strumentalizzato per la conquista di un potere da parte della chiesa, tradendo in tutto e per tutto il messaggio iniziale delle ecclesie cristiane. se noi ragioniamo da questo punto di vista, e non come semplici paraculi di qualche prelato, allora possiamo approvare senza problemi il fatto che il crocifisso stia nei luoghi pubblici, proprio in base a quei valori che Travaglio, superlativo come sempre, ha esposto nell'articolo. Ma sappiamo bene che se le motivazioni di fondo fossero davvero queste, e se non fosse possibile strumentalizzare la cosa, il Vaticano il crocefisso l'avrebbe tolto da tempo, anche dalle chiese.
RispondiEliminapercy88
Mamma mia, se ci attacchiamo anche a questo significa che non abbiamo più argomenti seri su cui riflettere. A me fa pena il genere umano. Tutto.
RispondiEliminaRi-invito chi sceglie l'opzione 'anonimo' di blogger per postare il proprio commenti di apporre la propria firma all'inizio o alla fine del commento stesso, grazie.
RispondiEliminaConsiglio a tutti di leggere l'altrettanto interessante articolo di Marco Polito: 'La Croce che non s'impone', postato ieri su questo stesso blog. Grazie a tutti.
Credo che l'Anonimo sia lo stesso di prima...guarda non devo essermi spiegato bene, aggiungo a quello che ho detto prima che per me resto comunque fondamentale la condivisione di una cosa, come può essere l'affisione di un crocifisso in un aula. se in quell'aula ci fossimo stati io e te, e tu avessi manifestato la tua contrarietà ad appenderlo, mi sarebbe dispiaciuto e te ne avrei chiesto il motivo, ma non avrei mosso obiezioni. Il rispetto dell'altro viene prima di tutto, come ha giustamente stabilito la sentenza della Corte europea in merito. L'articolo di Marco Polito da questo punto di vista è altrettanto illuminante.
RispondiEliminapercy88
Fabio
RispondiEliminaCiao a tutti sono d'accordo con quanto scrive Travaglio, che in definitiva sinifica: "Il Crocifisso se appeso per motivi formali serve a poco, bisogna averlo di dentro per dare un senso pieno a ciò che rappresenta e io lo difendo, perchè ho capito cosa rappresenta e non per prendere una posizione di comodo".
Premesso questo, che è il senso dell'articolo, dico che Gesù Cristo nella Croce per i cattolici è Dio morto per amore, e per chi non è cattolico rimane un uomo egualmente morto per amore; se non mi sbaglio è stato proprio Lui che per la prima volta ha reso dignità PARI fra: uomini, donne, malati, emarginati. Anzi per essere esatti ha amato di più quelli che odiavano il bene e quelli che non lo capivano: "I malati hanno bisogno del medico, non i sani":
Ora tutta questa questione significa solo che se 2000 anni fa Cristo è stato ucciso perchè ha detto la verità, oggi chi lo vuole scacciare dalla vita di tutti lo fa per lo stesso motivo, perchè non sopporta la verità e si nasconde dietro vari pretesti. Lasciamo perdere la Chiesa che può sbagliare come tutti e vediamo bene oltre i nostri rancori senza fossilizzarci sempre e solo su questo.
Io sono cattolico, voglio il crocifisso nelle scuole e nelle aule dei tribunali perchè ritengo il senso della Croce un valore fondamentale; chi non lo vuole accusandoci di essere integralisti religiosi, non ha capito che l'integralismo cattolico è quello di arrivare a morire perdonando i propri uccisori e pregando per loro perchè non pratichino più il male. Magari lo fossimo!!!!
Aggiungo che io da cattolico, se dovessi affrontare un'intervento chirurgico complesso, preferirei assolutamente essere operato da un musulmano che prega sempre pittosto che da un luminare ateo.
Finisco dicendo che alla vista del Crocifisso si offende solo chi vuole offendersi, perchè io che spesso vedo le riproduzioni del Buddha per esempio, non mi scandalizzo affatto anzi riconosco che il Buddha era un uomo saggio e che può averci lasciato cose buone; il fatto è che nessuno, e sottolineo NESSUNO dei profeti o i saggi di altri religioni sono proclamati risorti dalla morte dai loro stessi fedeli e quindi sono fondamentalmente diversi sin dalla radice.
Cristo no, è fondamentalmente vivo fra noi e questo fa paura alla cattiva coscienza.
Chiudo con un interrogativo: se si togliessero i Crocifissi dalle aule, ma tutti gli alunni andassero a scuola con le magliette che Lo riproducono, chi si offende adesso dopo sarà ancora offeso e vorrà fare svestire tutta l'Italia?
Fabio
@ Silvia...Tu dici.."Fin da quando una persona nasce le viene imposta la religione cattolica, i bam,bini vengono battezzati appena nati, quando crescono viene insegnato loro tutto su questa religione e sono portati ad accettarla così com'è. La religione è un cammino interiore che una persona non può intraprendere a quell'età. Inoltre se una persona è atea non vuol dire che è senza valori"
RispondiEliminaPoi affermi anche..."Io sono cattolica, sposata in chiesa e ho battezzato mio figlio." Ma non ti sembra che le due affermazioni si scontrino...come puoi dire che non è giusto che la religione venga imposta e poi battezzi tuoi figlio?? Battezzandolo gli hai dato dei valori cattolici cristiani e quindi questo vuol dire che una persona laica non ha valori!!!
Le argomentazioni di Travaglio sono interessanti ma, nel caso specifico, pretestuose. Rientra tra i compiti della scuola pubblica l’indottrinamento al dogma dei giovani cittadini italiani?
RispondiEliminaTravaglio, a mio modesto parere, mostra di non capire cosa sia il valore della laicita', ma in questo e' in affollata compagnia.
A parte l'articolo di Travaglio, che pure qualche spunto interessante lo offre, se quel povero Cristo leggesse e ascoltasse i commenti dei paladini del crocifisso (di destra e di sinistra), se ne andrebbe con le sue gambe. Poi prenderebbe una bella mazza per cacciare i mercanti dal tempio. Al suo posto potremmo sempre mettere i ladroni; quelli sicuramente rappresentano assai meglio sia la tradizione italiana sia la Curia di Roma.
Prendendo a prestito le parole da Mark Twain, “se Cristo fosse qui ora c’e’ una cosa egli non sarebbe – un cristiano”.
andra secondo me il crocifisso è si simbolo di Gesù in quanto persona ma è anche simbolo inequivocabile della chiesa cattolica...per tanto, in un paese LAICO,con una costituzione LAICA, e una scuola LAICA, non è giusto appendere un crocifisso in una scuola e far finta che non sia un simbolo religioso...se non lo è allora perchè si trova nelle chiese? perche si trova nelle vesti del papa e dei preti? grazie
RispondiElimina"È l’immagine della rivoluzione cristiana"
RispondiEliminaquesta è la frase che fa capire perchè il crocefisso va tolto dai luoghi pubblici istituzionali.
io preciso che non ho alcun fastidio del crocefisso, spesso non ci faccio proprio caso, ma è una questione di principio, perchè il crocifisso nasce da una questione religiosa, e non culturale.
in questo caso comunque si tratta di cittadini che fanno ricorso e la corte ha preso una decisione, ed io credo che si può condividere o meno ma va rispettata la decisione.
travaglio non dice che il crocefisso debba stare nelle scuole perchè è una tradizione o perchè il nostro è uno stato basato sulla religione cattolica bensì perchè crede nel valore che questo simbolo ha.
RispondiEliminail nostro è uno stato Laico e la scuola ha il dovere di formare culturalmente i ragazzi.
in tutte le scuole d'italia l'alunno puù scegliere se assistere alle lezioni di religione o no, dunque perchè tenere il crocefisso in aula nell'ora di matematica se in quell'aula non tutti gli alunni credono a Dio? ( io sono credente ma la fede ce l'ho nel cuore, non serve la statuetta davanti agli occhi) ricordiamoci che FORTUNATAMENTE non siamo più Italia ma Europa.....basta apriamo le nostri menti...
E' inutile che ci prendiamo in giro! il crocifisso in Italia non rappresenta nulla di tutto ciò che Marco ha detto, anche se io sono d'accordo con i valori che lui gli ha attribuito. Qui il crocifisso serve solo a dire: "ricorda che sei a casa mia, rispetta la mia legge!", legge che non può essere imposta, poichè legata alla fede religiosa. Per cui deve essere rivolta e osservata solo dai fedeli, e per questo ci sono le chiese!!! a scuola si deve insegnare a rispettare gli altri a prescindere dal credo professato!!! io sono atea ma mi è sempre piaciuto informarmi, conoscere le religioni. quando al liceo mi sono ritrovata con un prete come professore di religione, mi sono detta: "ok... resto e ci confrontiamo!" Alle sue prediche (non riesco a definirle lezioni) io ho partecipato, esponendo la mia filosofia di vita. Non pretendevo che lui la condividesse ma solo che la rispettasse come io rispettavo la sua. Ma quando alla terza settimana di lezione altri 4 compagni di classe hanno detto che riflettendoci, condividevano più la mia filosofia che la sua, lui mi ha invitata ad astenermi dall'ora di religione, poichè fuorfiavo il programma!!!!! mi ha detto "questa è l'ora di religione, non di filosofia!!!porta rispetto a cristo in croce se no esci da questa aula!!!" io non avevo mancato di rispetto a nessuno avevo solo detto "io non uccido, non rubo, non faccio del male a nessuno perchè IO RITENGO CHE SIA LA GIUSTA CONDOTTA E NON PERCHE' E' SCRITTO SULLA BIBBIA, e ho aggiunto "NON E' NECESSARIO, A MIO AVVISO, CREDERE IN DIO E IN GESU' COME SUO FIGLIO, X ESSERE DELLE BRAVE PERSONE. CI SONO TANTI CRISTIANI, TANTI PRETI ANCHE, CHE NON SONO PERSONE X BENE" bene, quel professore alla fine dell'anno si è trasferito in un'altra scuola, perchè ho fatto un casino della madonna!!! e ho preteso che il crocifisso fosse presente solo durante l'ora di religione, alla quale io non ho più partecipato x tutto l'anno. La preside ha accettato, anche perchè ho promesso che sarei andata in fondo alla questione, E CONOSCENOMI CI HA CREDUTO! quando lui è andato via il crocifisso è stato riappeso. Morale: il problema non è il crocifisso, ma l'uso che se ne fa! E PURTROPPO IN ITALIA NON SE NE FA BUON USO MA SPESSO SE FA ABUSO!
RispondiEliminaCondivido pienamente quello che ha scritto marco, e da cattolico praticante aggiungo qualcosa sugli ultimi commenti:
RispondiEliminaNon ho mai compreso perchè nelle scuole pubbliche spesso l'ora di religione fosse affidata a preti.
Parlandone con mio padre (insegnante di religione) la conclusione è stata che anni fa c'erano così pochi insegnanti di religione che servivan i preti per far numero.
Più volte ho sentito gente lamentarsi di ore di religione "coi paraocchi" o tipo "predica"...Sarò stato fortunato io, ma non ho mai avuto la sensazione di avere la mente "incatenata" dentro a dei preconcetti, in quelle ore...Anzi, si poteva andare ben aldilà di certe discussioni monodirezionali che nascevano nei "gruppi di catechismo" o roba del genere, poichè entravano in gioco anche l'amico ateo, il compagno musulmano, l'agnostico, ecc. E che io ricordi il professore prendeva semplicemente le parti di "miccia" provocatrice, stuzzicando di qua e di là per mandare avanti il discorso (parlo del liceo ovviamente).
Mia sorella ha come insegnante di religione un prete giovanissimo e dice che "finalmente ha saputo qualcosa delle altre religioni/filosofie".
Da amici so che mio padre si pone gli stessi obiettivi di apertura mentale quando fa lezione, e questo mi stupisce perchè a casa è ben più "all'antica".
Ci tengo a specificare che si, sono nato e vivo in un ambiente cattolico, ma le mie idee sono molto diverse da quelle in cui mi hanno immerso, perchè semplicemente non sono stato imprigionato.
Non si può sempre identificare come nemico pubblico la generalizzazione di un nostro nemico personale...alla base della modernità c'è la mentalità aperta, ma deve essere aperta in ogni direzione...come purtroppo esistono gli integralisti islamici, cattolici, credo esistano anche gli integralisti atei ed agnostici.
Giovanni
Infatti, ecco chi sono molti degli atei: quelli che fanno casino e minacciano, tanto che dobbiamo piegarci come volevasi dimostrare a quel "conoscendomi..." come dire TU NON SAI CHI SONO IO.
RispondiEliminaMeglio di così non è dimostrabile, che fra gli atei ci sono anche i violenti che facendo zittire chi non la pensa come loro vogliono obbligarci a rinunciare in qualcosa che può solo dare un buon esempio per tutti, religiosi e non religiosi: un messaggio di speranza e di perdono. Solo chi disprezza questi sentimenti vuole eliminarne ogni traccia possibile, è ovvio.
Il vero problema non è niente altro che un'odio personale verso Cristo e siccome è vergognoso dirlo, ci si nasconde verso muri costruiti ad arte.
Chi non odia il crocifisso, ma gli è davvero indifferente ma lo stesso è una persona di buoni sentimenti non ha bisogno di fare i casini della madonna; se ne può stare placidamente in silenzio rinunciando per giusto suo diritto all'ora di religione. Punto.
Ma io dico quelli che lo vogliono perchè non devono essere rispettati?
gran parte dell'articolo è condivisibile, ma non certo la conclusione. non è il problema se sia un simbolo buono o cattivo. allora si potrebbe essere per tenere nelle aule buddha o ghandi. il problema è un altro. la concezione di cosa è casa mia e cosa appartiene a tutti. nessuno, tantomeno la corte europea, ha mai pensato di impedire ai cattolici di tenere il crocifisso nelle proprie case, o di esporlo dentro e fuori le loro chiese, alle loro processioni. dietro la domanda dell'anonimo delle 14.12 sta una concezione che considera il paese intero e i luoghi pubblici come casa propria, e gli altri si devono adeguare. è esattamente la stessa concezione del potere che ha berlusconi. per questo il crocifisso, così come ogni altro simbolo che non sia dello stato italiano, non può essere imposto nei luoghi pubblici, a prescindere dai valori che trasmette.
RispondiEliminaCondivido le perplessità di tuorlo. E sono molto, anzi MOLTO, perplesso sulla pretesa "storicità" di Gesù di Nazareth: Travaglio produca un documento storico! Le fiction contenute nei Vangeli autorizzati sono ben altra cosa, per non parlare degli apocrifi. Insomma. Travaglio, come la metti su quello che cammina sulle acque?
RispondiEliminaMa, francamente, io sono cresciuto con il crocifisso appeso in classe e in casa di mia madre c'erano una ventina di icone di padre pio e mie figlie-non battezzate-andavano tranquillamente in chiesa a cantare, a me non me ne frega niente della cosa in se. Ma il punto non è questo e i preti e Papi l'hanno capito bene! Questa non è la questione privata di un simbolo a cui Travaglio e Natalia Ginsburg possono appiccicare il significato che vogliono: non a caso, per loro, un significato positivo. Il punto è che a quel simbolo tutti possono e devono poterci associare il significato che gli pare e piace-ma a me mi lascia indifferente-e non quello che vuole il signor Hitlerjugend Ratzinger. Qui siamo nel campo del mito, dell'arte, della fiction e lo stato non ha il diritto di dire a un bambino, tramite quel simbolo: "La mia religione è buona. Sulle altre non dico niente, quindi..."
Questa è una questione di potere: puramente e semplicemente di potere.
E mi sorprende che Travaglio non l'abbia capito.
Ratzinger dopo aver fatto venire Berlusconi a Canossa-ma lui ci è andato con tutto il suo harem di nani e puttane e pushers-vuole usare l'Italia per mettere in ginocchio l'Europa intera. Qui si sta mettendo in discussione il mondo nato dall'Illuminismo!
Ne vedremo delle belle!
fausto faccini
RispondiEliminacondivido con roberto bolognesi,si sta cercando di far sparire l'illuminismo,e questo gia da secoli.A scuola si dovrebbe insegnare la spiritualità non le religioni.Le religioni sono sempre state motivo di scontro tra i popoli.Si dovrebbe insegnare il fatto che noi siamo essere multidimensionale,cioè esistiamo su piu piani contemporaneamente,il fisico,mentale,spirituale,creativo,intuitivo,causale,astrale,e da li porre le basi per ritrovare la nostra vera natura,spiegare che l'anima si puo staccare dal corpo dopo opportuno allenamento e viaggiare nello spazio,spiegare che la dannazione eterna non esiste,spiegare che sono stupidate dire che una persona quando muore la sua anima va in paradiso o all'inferno...anche perchè è una cosa incredibilmente complicata,esistono invece piani vibrazionali in cui si entra secondo la nostra stessa vibrazione,e il passaggio verso il "divino" è in realtà qualcosa di molto lungo che puo richiedere parecchie reincarnazioni.poi ci sarebbe da approfondire il fatto della fisica quantistica... io personalmente sono stanco di sentire le baggianate di questa chiesa demoniaca a discapito della vera informazione.il crocifisso? non è il caso di farbe una questione di stato,non è una priorità cosi importante,ma credo che essendo stato scelto da questa chiesa rappresenti solamente la rivoluzione che c'è stata contro,i veri credenti,persone piu evolute spiritualmente che se fossero stati in massa avrebbero potuto dare fastidio alla chiesa e non permettendole di arrivare dov'è ora... ragazzi,apriamo la mente,ci stanno prendendo tutti in giro,sarebbe meglio che fossimo svegli il piu possibile quando arriverà il momento in cui dovremo dare il contributo per rimettere in piedi il sistema,un po in tutti i campi. grazie della vostra attenzione,
"Non toccate il crocifisso, non liberate le angosce umane"
RispondiEliminahttp://www.jonialife.it/index.asp?action=viewart&id=4426
sto facendo della scienza e della musica la mia vita, sto scoprendo l'arte delle proporzioni, la perfezione dei numeri e dei suoni, ma in nessuna delle due, nemmeno nella fisica quantistica, ho trovato speranza.
RispondiEliminaL'illuminismo sparisce nel momento in cui si prende a cuore il passato, scordandosi di presente e futuro.
Il fatto che esistano ancora gruppi naziskin non significa che siamo ancora in guerra coi nazisti...il fatto che ancora ci siano ancora ore di religione grette e oppressive non significa che siano tutte fabbriche illegali di integralisti.
Chi insegna e pensa al futuro si è accorto che in un mondo in cui per conoscere qualsiasi usanza ti basta un click, non si può sperare di saziare la curiosità dei ragazzi mostrandogli solo una faccia del cubetto delle religioni, nascondendo tutte le altre con cui confrontarla.
sono ormai troppo legate, è all'ordine del giorno la nascita di domande.
Io vedo al giorno d'oggi che l'integralismo più diffuso è quello del conflitto: si sceglie un "nemico", anche antico, anche lontano dalla nostra realtà, e si decide di combatterlo, odiarlo, in ogni modo, con rabbia cieca, comprese tutte le realtà a cui è legato, in un minestrone che diventa talmente grande da farci dimenticare perchè l'abbiamo creato.
io lo chiamo religo-razzismo...ma il razzismo puro funziona allo stesso modo...ed è così anche l'odio per i poliziotti, per gli omosessuali.
una mente aperta è immune a questa apoteosi della vendetta.
Giovanni
Come prevedibile gli atei, di tutto parlano tranne di che cose concrete.
RispondiEliminaE poi è ovvio che come si diceva il crocifisso è solo un problema personale di pochi.
Infatti alla radice di tutto, ma proprio di tutto, sta il fatto che non si vuole riconoscere che Gesù Cristo è Dio. E perchè non si vuole riconoscere? Semplice, perchè quel "pezzo di legno" come lo chiamano sta li nel suo silenzio eloquente a ricordare perennemente nelle proprie coscienze ciò che è male e ciò che è bene. Chi dice: "Io sono daccordo col messagio di Gesù però..." mente. Quel pezzo di legno appeso intanto realizza appieno la parola di Dio: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" e poi siccome è davvero così, perchè guardando il Crocifisso sappiamo bene che aborto ed eutanasia sono omicidi, che chi pratica orge inizia l'inferno nella sua vita, sappiamo che dire : "Io non lo farei mai, però gli altri devono essere liberi... (traduzione: io riconosco che uccidere è grave però gli altri se vogliono uccidere hanno il diritto di poterlo fare) ecc. ecc., allora è molto più comodo eliminare radicalmente quel silenzio che non predica a nessuno ma agisce dentro ognuno di noi. Ecco perchè si combatte il Crocifisso. La verità è solo questa, tutte le buffonate sulle leggi, la costituzione, la laicità violata, sono tali e rimangono tali. Ricordo che Dio, cioè Gesù Nazareno CROCIFISSO ha Lui subito separato le cose 2000 anni fa: "Date a Dio ciò che è di Dio, e a Cesare ciò che è di Cesare". Perfetto il senso del Crocifisso nei luoghi pubblici significa proprio rispettare le leggi del nostro diritto tenendo presente che c'è una giustizia ben più completa e vera sulla quale si basa la nostra. Le argomentazioni per cui gli altri dovrebbero offendersi sono assolutamente inutili e prive di fondamento. Chi ha subito un trauma o la sua vita è distrutta perchè ha guardato il crocifisso costui si faccia vanti e produca documenti scientifici che lo possano dimostrare, allora si potrà discutere su basi solide e accettabili.
Una prova scientifica piuttosto dice che le persone che pregano costantemente sono quelle molto meno soggette ad ammalarsi di depressione ed esaurimento e risultano fino all'ultimo con un profilo psicologico pressochè integro nostante possano essere sventurati indicibili. Per 20 anni in America è stato condotto uno studio scientifico di questo tipo tenendo sotto controllo le persone che pregavano Gesù Cristo e quelli che non pregavano, però i signori atei non lo vogliono mai dire, chissa come mai. Quindi sarebbe sbagliato abituare i ragazzi a questa fonte di salute? Complimenti vivissimi!!!
Finisco dicendo che esporre Dio non signfica proprio "Questa è casa mia, adeguatevi" se no chi vuole il contrario assume lo stesso atteggiamento nei confronti degli altri; pittosto, la faccenda è se noi, uno per uno, siamo degni di essere ospitati nella casa di Dio, che risiede proprio in quella croce. Nessuno ne è degno ma dovremmo tentare di esserlo. Altro che vibrazioni, ma vi rendete conto, voi tanti che studiate e che siete i sapienti di questo mondo, cosa vuol dire essere e dipendere da una vibrazione? Io sono una vibrazione? Se volete esserlo siatelo voi io sono un Cristiano non un animale ne tanto meno una vibrazione!
Chiudo con questo. A quegli atei che se ne escono dalla difficoltà a tenere una buona argomentazione con: "Godetevi la vita, probabilmente Dio non esiste" lancio questa domanda (e sono sicuro che non risponderanno): "Fratello, "probabilmente" significa che Dio può anche esistere; e se esiste io alla fine della vita avrò guadagnato tutto, e tu invece avrai perso tutto". La prospettiva dell'inferno esiste per tutti, nessuno escluso. Pensiamoci bene che non è Dio ne tantomeno la Chiesa che ha i suoi peccati come tutti sanno che ci sbattono nella pene eterna, ma siamo noi stessi che la vogliamo a tutti i costi e con questo atteggiamento vi induciamo anche i nostri figli.
sono cattolico praticante ma non condivido quello che dici...
RispondiEliminanon nasciamo tutti con le stesse potenzialità...c'è chi sa disegnare benissimo, chi ha una bella voce, chi sa credere e chi proprio non ci riesce...che diritto ho io di discriminare qualcuno che non sa disegnare solo perchè io invece lo so fare?
comunque parlare di inferno e dannazione non mi suona molto diverso dal parlare di vibrazioni.
e poi scusa se non esiste il dio in cui speri tu sarà l'ateo ad aver avuto di più, che discorso da bambini è, sembra una sfida a chi riuscirà a rubare la fetta di torta più grossa...
Giovanni
fausto faccini
RispondiEliminaso benissimo che nessuno nasce con le stesse potenzialità,comunque mi sa che o non mi sono spiegato,o non avete capito,pazienza,sarò piu chiaro la prossima volta.
Tuono
RispondiEliminaper l'anonimo delle 14 e 28
Carissimo, vorrei ricordarti che tu sei come dici un cattolico praticante. Cosa significa "quel Dio in cui spero" che esista e che parlare di dannazione di sembra una buffonata?
Tu non sei affatto un cattolico praticante altrimenti se davvero è così, ti prego di valutare e capire bene i motivi per cui frequenti la Chiesa. Il Crocifisso ci ricorda che esiste il Dio di cui speriamo e pratichiamo la chiesa e i sacramenti per guadagnare la vita eterna.
Dico anche che secondo mia personale opinione, che l'ateismo in quanto condizione assoluta non esiste: piuttosto esistono atei che sono atei per vari motivi. Mi spiego? Uno ateo perchè se accetta il crocifisso deve per forza accettare tutto quello che ci dice e questo non conviene.
Altrimenti spiegatemi scientificamente perchè gli indigeni hanno il senso di un Dio che risiede nel cielo, senza che nessun uomo civile glielo abbia mai spiegato.
Perchè Dio fa parte dell'uomo sin dalla nascita e nessuno può cancellarlo proprio perchè esiste, è morto ed è risorto ed è vivo fra noi.
Inoltre alle domande che ho posto sopra non mi ha risposto ancora nessuno. Rispondete su queste e così ci confrontiamo seriamente.
Dimostratemi scientificamente, così siamo sullo stesso terreno, che la mia fede è vana, che il crocifisso può fare ammalare chi lo guarda. Parliamo di questo amici.
Se non esiste il Dio che dico caro amico, non avrà l'ateo più di me, ma avremo la stessa cosa; però l'ateo deve riflettere e capire non tanto il senso della domanda, ma il senso della posta in gioco. Se Dio non esiste nessuno avrà nulla, se esiste hanno da perdere solo coloro che lo hanno combattuto senza motivo, perchè in fondo non credevano che esistesse quindi che motivazioni avevano di perseguitare coloro che invece ci credevano?
Rispondete alle mie domande non fate finta di non aver letto: ci sono prove scientifiche che dimostrano che il crocifisso fa male? Potete dimostrarmi la mia fede?
Tuono
fausto faccini
RispondiEliminaio non frequento la chiesa ma credo in dio come forza creatrice dell'intero universo,voglio dire che l'unica cosa che ci puo ricollegare a lui è lo spirito,e di questi tempi è atrofizzato a discapito della materialità che ha preso piede.la croce puo restare,dico solo che l'ha istuituita questa chiesa che di sacro non ha niente,credo che andrebbe "rivista" tutto qui.il punto è che tra tutte le religioni bisogna fare discernimento,capire quello che va tenuto e va eliminato,come in tutte le cose,in piu a parere mio ci vorrebbe una base di esoterismo che aiuti a tirare fuori quelo qualcosa in piu che certe persone hanno,pensate che non dia sofferenza sapere che si hanno delle possibilità in piu ma non riuscire a tirarle fuori?Se esiste la dannazione? certo che esiste...e siamo noi che la respingiamo o la accettiamo consciamente o inconsciamente,ma viene da noi stessi...io ho detto che non esiste la dannazione ETERNA.ultima cosa,rispondendo a chi dice che noi non siamo vibrazione...non vi è mai capitato di sentire nel vostro corpo energia che si espande,a volte autonomamente a voltre controllandola? la sento solo io? sarò fortunato allora..
Trombonate per il loggione: queste le promesse del Governo di "non adempiere al diktat di Strasburgo": quella è una Corte internazionale ancora vecchia maniera (non come Lussemburgo, per intendersi), che non entra nell'ordinamento interno se non per liquidare un indennizzo al ricorrente. Neppure ha imposto una "misura generale", richiedendo in motivazione (e quindi in modo non vincolante) la rimozione dei crocefissi: s'è limitata ad accertare che la loro permanenza è violazione della Convenzione. L'Italia può appellare alla Gran Camera, ma se anche questa conferma l'unica conseguenza giuridica è il riconoscimento alla ricorrente di 5000 euro per equo indennizzo. I nostri pupi chiassosi la smettessero di fingere rodomontate, e si attrezzassero a pagare: anche perché, di 5000 in 5000 euro (in azioni collettive strasburghesi), credo che questa storia finirà per costare molto di più che rimuovere i crocefissi dalle aule scolastiche...
RispondiEliminaTuono stavo rispondendo all'anonimo delle 12.56, hai interpretato male le mie provocazioni.
RispondiEliminafirmate gli interventi, se no non si capisce nulla
Giovanni
TUONO
RispondiEliminaScusate se ho fatto qualche confusione, ma con tutti gli anonimi è difficile capire perfettamente quando uno risponde ad un altro o che cosa.
Comunque, amici e fratelli carissimi, ripeto e ribadisco ancora il concetto fondamentale che il crocifisso rappresenta i valori che ho espresso, che nessuno si è mai ammalato nel vederlo perchè non esiste una prova, che Dio è dentro di noi sin da quando nasciamo e per fortuna i nostri genitori e la chiesa ci educano a coltivarlo, RIBADISCO che il crocifisso nel suo silenzio dice ad ognuno di noi, dentro il cuore, che la laicità Cristo non l'ha mai toccata; anzi l'ha istituita; questo simbolo vuol dire che abbiamo giustamente il nostro diritto, che però non dobbiamo usarlo come mezzo da raggirare per interessi personali perchè alla fine della vita il nostro diritto, quello scritto nel c.c. non ci servirà più a niente; significa non abusate delle vostre regole a discapito del prossimo perchè dopo la giustizia divina sarà perfetta, imparziale, irragirabile. Il crocifisso appeso nei luoghi pubblici signica: medici negli ospedali, siate caritatevoli con gli ammalati, nelle scuole significa ragazzi imparate a essere egli uomini di domani secondo i valori di uguaglianza, nei tribunali significa giudici giudicate senza corruzione e siate imparziali, ecc. ecc. significa medici, studenti, amministratori del diritto servitevi di tutto quello che avete a vostra disposizione ma non fate il vostro interesse ingannando i deboli, perchè Dio non lo ingannate affatto. Capito?
Fratelli atei, io vi rispetto se siete senza Dio, come volete, però voi siatelo davvero senza Dio e non contro Dio, altrimenti manifestate comunque una religione che è quella del vostro dio anti-dio. SE non avete Dio nel cuore perchè non lo sentite, cosa vi frega di fare questa vostra guerra santa?
Fratelli atei, se non volete guardare il crocifisso siete liberi di farlo come volete ma non obbligate i nostri figli a fare come voi perchè noi vogliamo educarli come riteniamo opportuno, cioè portarli alla maturità con quelli che riteniamo valori sani e DOPO scelgano quello che vogliono.
Ancora una cosa. Se il nostro "chiasso" diventa troppo dispendioso per lo stato, quello che hanno fatto gli altri gli ricadrà contro, nel senso che tutti ora esporranno il crocifisso dappertutto e così hanno perso ugualmente la loro battaglia personale contro la Croce. Anzi io credo che forse bisogna ringraziare da un certo punto di vista chi ha tirato in ballo questa cagnara, così molti che non lo "guardavano" più per negligenza o distrazione o inganno riscopriranno la presenza di Cristo con gioia nello spirito.
E finisco questo intervento verso chi ha in qualche modo tirato in ballo la politica. Bene io personalmente non credo che le forze politiche siano davvero interessate a parte poche eccezzioni al caso: perchè molti a destra e a sinistra ne stanno facendo solo argomento di propaganda. Io difendo il Crocifisso perchè lo sento non perchè lo dicono i politici, nessuno di essi.
TUONO
Cristiano Virgilio
RispondiEliminaPer me la questione si riassume così: un simbolo eminentemente religioso rappresenta valori universali (pochi) basati su un (dubbio e contoverso) episodio storico e valori religiosi particolari(molti e pregnanti per chi li condivide). Per ragioni storiche a tutti note, originatesi anche a partire da quel controverso episodio, l'Italia non è uno Stato totalmente laico; perciò quel simbolo,rappresentato in luoghi istituzionali, è divenuto anche il simbolo del mantenimento di uno status quo etico e politico. La Corte internazionale ha riconosciuto l'illegittimità di questa situazione creando una profonda "dissonanza cognitiva" nei cittadini italiani (il contraddittorio articolo di Travaglio ne è un esempio).
Ci è offerta la possibilità di una scelta: come vogliamo essere? Quello che temiamo non è tanto l'iconoclastia del gesto ma il fatto che tutti sentiamo che questo è la prima picconata data a un altro muro di Berlino.
Cristiano Virgilio
TUONO
RispondiEliminarisposta a Cristiano Virgilio
Innanzitutto ringrazio per l'intervento cui il contenuto non condivido, e spiego perchè, ma equilibrato e senza quello spirito aggressivo tipico di alcuni che fanno la loro guerra personale contro il crocifisso.
Il simbolo eminentemente religioso, rappresenta la storia del mondo intero (i deboli e gli oppressi perseguitati dalla cattiveria degli uomini potenti e non da Dio) di tutte le epoche; segno che i problemi dell'uomo non sono mai cambiati, quindi ne il progresso ne la scienza ci potranno riuscire finchè cacciano Dio fuori dal loro cuore e dalla società.
Il fatto storico dubbio, diciamo chiaramente che per alcuni Cristo non è mai nato, è oramai un pretesto inaccettabile che non è stato più proposto seriamente a iniziare dagli anni '40, ossia con la scoperta di Qumran. Comunque se qualcuno ancora dubita del fatto che Cristo possa essere anche nato, ultimamente è uscito un libro bellissimo: Gli anni terreni di Gesù, di Ruggero Sangalli edizioni Sugarco, dove per la prima volta eseguendo nuove perizie altamente scientifiche consultando i calendari atomici (per intenderci quelli che usa la NASA) si dimostra senza più nessuna ombra di dubbio che tutti i periodi di altri calendari dell'epoca dell'antico e del nuovo testamento coincidono PERFETTAMENTE con le profezie, gli avvenimenti, le circostanze descritte allora senza nessuna perizia e corrispondenti alle nostre attuali situazioni storiche, climatiche e geografiche.
Aggiungiamo un'altro durissimo colpo per gli atei, cioè se non si sapesse (...) l'illustre professore che eseguì la prova del carbonio 14 sulla sindone, prima di morire si è convertito dicendo la verità: si accorse di avere analizzato una fibra non di lino ma di cotone posta sul sacro telo nel medioevo per ristrutturarlo da una bruciatura e non lo volle rivelare mai perchè quando non era convertito gli faceva assai comodo dire che era tutto falso...era la sua guerra personale a Gesù Cristo!
In sintesi la teoria che Cristo non è mai nato non è più da prendersi in considerazione ormai da anni.
I valori religiosi particolari sono altri e molto distanti da noi, carissimi, e sono castità, povertà e ubbidienza. Mi pare che il crocifisso presente nella società voglia dire ben altro, cioè: siate uomini buoni e non fate male al prossimo, date a Cesare ciò che è di Cesare, ma non negate a Dio quello che è di Dio perchè anche il vostro diritto non vi salverà l'anima se praticate il male. Questo è il più grande valore di buon senso espresso, ed è anche molto laico perchè non obbliga nessuno a proferire voti o a credere per forza. O mi sbaglio?
Ci è offerta la possibilità di una scelta: come vogliamo essere?
Questo dobbiamo dirlo tutti, si auspica che ciò che sceglieremo sia assolutamente il bene, l'unico valore in grado di abbattere il muro del male. Negare la presenza del crocifisso è un male, dato che non esistono prove scientifiche (ne mai esisteranno) che dimostra che il Crocifisso può fare ammalare. Non esiste nessuno studio sociologico che dimostra che il Crocifisso deforma le coscienze. Non esiste nulla del genere, niente!
Esiste invece uno studio scientifico altamente documentato e provato secondo cui chi prega e si nutre del Corpo e Sangue di Cristo, molto raramente anzi a tasso praticamente nullo, si ammala mentalmente di esaurimento o depressione.
Dobbiamo negare questo ai nostri figli?
Grazie signori atei, siete i benefattori del mondo (di questo mondo)!!!
Il crocifisso non è il simbolo del potere temporale della Chiesa, è simbolo del bene che trionferà sul male. Se poi politici, atei, cristiani, qualche ecclesiastico, ne fa un uso sbagliato queste sono colpe personali non del Crocifisso.
TUONO
Sono d'accordo con un utente che ha scritto: Morale: il problema non è il crocifisso, ma l'uso che se ne fa! E PURTROPPO IN ITALIA NON SE NE FA BUON USO MA SPESSO SE FA ABUSO!
RispondiEliminaE poi bisogna essere coerenti. Se restano i crocifissi nelle scuole solo come un simbolo dell'uguaglianza di tutti gli uomini, allora bisogna anche cambiare atteggiamento verso il teatrino della Chiesa e non prestare minima attenzione alle prediche di gente religiosa, e non solo nella vita privata, quando prendi decisione se fare aborto (eutanasia) o meno, ma nella vita collettiva (parlo dei politici che con le loro decisioni non permettono le ricerche andare avanti). Se così fosse, nessuno penserebbe dell'offesa da parte del crocifisso, altrimenti è un pugno nell'occhio, è un ricordo che non devi dimenticare chi veramente comanda nello stato laico!
Olga
Bhè, quest'ultimo commento da parte di Olga è chiaramente comune all'ideologia anticristiana e anticristica; infatti tutta la tua rabbia si sfocia come solito contro "una chiesa cattolica che domina la classe politica che a sua volta ci rende schiavi di non esercitare le nostre idee e ci rende schiavi perchè ci vuole obbligare a non praticare azioni ipocritamente dolorose"... qui parliamo di crocefisso che significa: non uccidere, non rubare, tutti sono uguali, i veri valori non sono ne di destra ne di sinistra ecc. ecc.
RispondiEliminaCioè valori che ai nostri figli DEVONO essere insegnati sono in assoluto l'essenza della vita e che altri simboli, anche di altre religioni, non POSSONO esprimere completamente perchè non gli appartengono.
Mi permetto di ricordare che le altre religioni fanno proprie la guerra e la vendetta, come altre si perdono nelle follie delle reincarnazioni animali...ecc. non parlando del disgustoso episodio della scuola di brescia invasa da simboli PAGANI come quel marchio verde che significa: razzismo. Ma non sarebbe meglio il crocefisso, che invece ci ricorda che siamo tutti uguali e non si deve discriminare nessuno? Oppure adesso diciamo anche che questo schifo è opera della chiesa cattolica? Non mi stupirei a vedere sin dove arriva la cattiveria...
Amici, questi sono valori per i nostri figli? NO!
E' inutile sfogarsi gettando l'ombra sempre contro la chiesa perchè INVITA (e non obbliga) a non abortire ecc.
Perchè chi vuol fare queste cose trova sempre il modo di farlo dato che ne siamo liberi, quindi che il crocefisso non ci sia non cambia questo aspetto: chi vuole ammazzare il figlio che ha nel grembo lo può fare lo stesso. O no? Però se mio figlio nel luogo di istruzione che lo deve formare ed educare sa e vede che il Crocefisso è colui che distingue il vero bene dal vero male, allora deve starci perchè non ci sono solo studio ed educazione, ma serve sopratutto formare una coscienza sana ed equilibrata; e solo Cristo in croce può fare questo. Anche i professori non possono fare questo nel miglior modo possibile. A Cesare ciò che è di cesare, a Dio ciò che è di Dio non dimentichiamolo mai.
E finisco dicendo alla cara Olga che dovrebbe pensare con un'orizzonte più grande poichè non solo nello stato laico, ma in qualsiasi tipo di stato ci sono uomini, religiosi, atei, onesti e disonesti... e non comanda un crocefisso appeso al muro, ne tantomeno una chiesa. In uno stato comanda il governo, spesso appoggiato dall'ignoranza umana che scatena discussioni di odio verso Dio queste. Ma al di sopra di tutto quindi anche di uno stato la giustizia di Dio è l'unica giustizia vera ed equa.
TUONO