Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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domenica 15 novembre 2009
E ora passano alle vie di fatto di Furio Colombo
Se vi capita di svegliarvi verso le quattro o le cinque del mattino, mentre vi voltate nel letto in cerca di un po’più di sonno, pensate che quella è l’ora dei campi nomadi. A quell’ora centinaia di agenti della polizia di Stato, carabinieri,guardie forestali, militari in tenuta da Afghanistan sono impegnati a smantellare i campi nomadi. Vuol dire sfondare porte, svegliare famiglie di soprassalto, terrorizzare bambini, svuotare casupole, distruggere baracche, rastrellare gli abitanti a volte per trasferirli, a volte per disperderli nelle boscaglie o negli squallidi quartieri vicini, dove si nascondono, come in una guerra.
Questa, infatti, è la guerra degli italiani ai rom, 60 milioni di italiani contro 170 milarom per metà donne, per metà bambini, per metà cittadini italiani. Si chiama trasferimento nei campi attrezzati. Vuol dire: ruspe nel primo campo disumano; trasferimento in un secondo campo disumano, lontano, nel cemento, a filo di un autostrada.
Le operazioni sono guidate dal prefetto Pecoraro, che è a capo di un quartier generale detto “emergenze rom”. Non c’è alcuna emergenza rom, naturalmente; niente a che fare con la camorra. Ma, attenzione: il prefetto Pecoraro sta scrupolosamente eseguendo ordini. Gli ordini sono politici. È la nuova Italia di Berlusconi-Bossi-Maroni, in cui si aggrediscono dovunque i deboli.
Ma la persecuzione degli zingari (specialmente dei bambini zingari) continua. Scrive Repubblica (11 novembre): “I piccoli rom del comune di Roma che non conoscono l’italiano lo impareranno nel loro campo di appartenenza e solo dopo potranno andare a scuola”. Nel ridicolo linguaggio da fureria comunale, il progetto persecutorio è chiaro: apartheid. E’ vietato ai bambini rom l’accesso alla scuola perché non sanno l’italiano. È vietato ai bambini rom di imparare l’italiano, perché non vanno a scuola. Firmato Gianni Alemanno, sindaco di Roma.Ma niente è ragionevole (che non vuol dire buono, ma solo pragmatico e utile) in una infezione di cattivismo che dilaga, porta vendetta e vendetta della vendetta.
Per esempio Alba Adriatica. Muore un uomo in una rissa come in tante tragiche risse italiane. Ma questa volta il colpevole è un rom. Dunque distruzione delle case e delle auto rom, dunque tentativo di linciaggio. Le alternative, per gli zingari fuggitivi, sono: fame, schiavitù, arresto, espulsione.
È l’Italia del tardo berlusconismo. Dopo molti annunci perversi, ora questa tetra Italia passa alle vie di fatto.
Fonte Articolo
Questa, infatti, è la guerra degli italiani ai rom, 60 milioni di italiani contro 170 milarom per metà donne, per metà bambini, per metà cittadini italiani. Si chiama trasferimento nei campi attrezzati. Vuol dire: ruspe nel primo campo disumano; trasferimento in un secondo campo disumano, lontano, nel cemento, a filo di un autostrada.
Le operazioni sono guidate dal prefetto Pecoraro, che è a capo di un quartier generale detto “emergenze rom”. Non c’è alcuna emergenza rom, naturalmente; niente a che fare con la camorra. Ma, attenzione: il prefetto Pecoraro sta scrupolosamente eseguendo ordini. Gli ordini sono politici. È la nuova Italia di Berlusconi-Bossi-Maroni, in cui si aggrediscono dovunque i deboli.
Ma la persecuzione degli zingari (specialmente dei bambini zingari) continua. Scrive Repubblica (11 novembre): “I piccoli rom del comune di Roma che non conoscono l’italiano lo impareranno nel loro campo di appartenenza e solo dopo potranno andare a scuola”. Nel ridicolo linguaggio da fureria comunale, il progetto persecutorio è chiaro: apartheid. E’ vietato ai bambini rom l’accesso alla scuola perché non sanno l’italiano. È vietato ai bambini rom di imparare l’italiano, perché non vanno a scuola. Firmato Gianni Alemanno, sindaco di Roma.Ma niente è ragionevole (che non vuol dire buono, ma solo pragmatico e utile) in una infezione di cattivismo che dilaga, porta vendetta e vendetta della vendetta.
Per esempio Alba Adriatica. Muore un uomo in una rissa come in tante tragiche risse italiane. Ma questa volta il colpevole è un rom. Dunque distruzione delle case e delle auto rom, dunque tentativo di linciaggio. Le alternative, per gli zingari fuggitivi, sono: fame, schiavitù, arresto, espulsione.
È l’Italia del tardo berlusconismo. Dopo molti annunci perversi, ora questa tetra Italia passa alle vie di fatto.
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quando cominceranno poi a prendere o perseguitare i Comunisti, gli omosessuali i portatori di handicape la popolazione più debole?...credo che il popolo italiano stia dormendo e si sveglia solo per c'è posta per te, Grande fratello, uomini e donne...e non sanno nulla di quello che realmente sta succedendo in questa italia intollerante e razzista con a capo i i Kapò della politica italiana governativa...
RispondiEliminaFermo restando la mia assoluta antitesi a questo governo ed al sindaco Alemanno, però debbo ammre che un minimo di conoscenza dell'italiano per i bambini Rom sarebbe necessaria, fattibile e dovuta. Dato che i Rom sono aggregati in "campi", il comune potrebbe utilizzare ochissimi "insegnanti di sostegno" per dare a questi bambini un minimo di possibilità di essere integrati. Prima di considerarli nemici della repubblica...
RispondiEliminaPaolo Perroni
Il diverso e la paura di esso genera razzismo, é questa la causa di quello che sta succedendo in Italia.
RispondiEliminaUn governo che privilegia i forti e trascura anzi peggio discrimina e incrementa il razzismo ....questa é la realtà e noi assistiamo allo scempio, assistiamo ad una classe politica che calpesta i più elementari diritti umani.