Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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mercoledì 11 novembre 2009
Augusto menzognini di Marco Travaglio
Il problema non è se Augusto Minzolini possa o non possa fare editoriali: che dovrebbe fare il direttore di un telegiornale? Il problema è che, in quella Pravda ad personam che è diventata il Tg1, roba da far rimpiangere Mimun e persino Riotta, Augusto Minzolini mente. Racconta balle. In continuazione. A furia di menarla con la par condicio e il contraddittorio, si è perso di vista il nucleo centrale dell’informazione: che non è accontentare la destra o la sinistra o tutt’e due, ma appunto informare. Due mesi fa, quando Menzognini attaccò i manifestanti per la libertà di stampa difendendo il suo mandante che aveva appena denunciato le dieci domande di Repubblica, disse che anche Tony Blair aveva querelato la Bbc: non era vero, Blair non ha mai querelato la Bbc. Fu nominata una commissione d’inchiesta indipendente che accertò un errore commesso dalla Bbc sulla manipolazione governativa delle notizie sulle armi di Saddam. Il presidente e il direttore generale della rete pubblica si dimisero. Senz’alcuna denuncia. L’altra sera Menzognini ha accusato il pm Ingroia di aizzare la gente a ribaltare la maggioranza democraticamente eletta. E’ falso: Ingroia non l’ha mai detto. Poi Menzognini ha sostenuto che l’immunità copre i deputati anche in Germania, Inghilterra, Spagna e Parlamento europeo. Non è vero. In Inghilterra non c’è alcuna immunità parlamentare, né per le indagini né per gli arresti (l’anno scorso un deputato finì in carcere). In Germania l’immunità, pur prevista, non viene mai esercitata, tant’è che il Parlamento all’inizio di ogni legislatura autorizza preventivamente e automaticamente le eventuali indagini a carico di suoi membri (due anni fa un deputato fu addirittura perquisito nel suo ufficio al Bundestag). Idem in Spagna, dove mai in trent’anni le Cortes hanno negato un’autorizzazione a procedere (tranne nel caso di un ex giudice divenuto deputato, accusato di aver diffuso per sbaglio la foto del fratello di un indagato al posto di quella dell’indagato). Gli europarlamentari godono delle immunità previste (le rare volte che lo sono) nei rispettivi paesi di provenienza. Menzognini racconta che i nostri Padri costituenti avevano previsto l’immunità per sottrarre gli eletti dallo strapotere della magistratura. Falso anche questo: prevedevano l’autorizzazione a procedere per evitare che giudici troppo vicini al governo (si veniva dal fascismo) perseguitassero esponenti dell’opposizione per reati politici, tant’è che era consentito negarla solo in caso di evidente persecuzione politica (fumus persecutionis). Nessun Padre costituente poteva immaginare che quello strumento eccezionale sarebbe stato abusato per proteggere esponenti della maggioranza da processi per reati comuni e gravissimi, per giunta commessi al di fuori delle loro funzioni, e addirittura prima di esercitarle. Mentre l’altroieri Menzognini sproloquiava, il suo Tg1 ometteva la notizia del giorno: la richiesta d’arresto per camorra del sottosegretario Cosentino. Cioè: Menzognini commenta le notizie che censura. Ieri, finalmente, anche il Tg1 delle 13.30 s’è accorto del caso Cosentino. Titolo: “Polemiche su Cosentino”. Ecco: una richiesta d’arresto diventa una “polemica”. Per nascondere i fatti, si cambiano le parole. Come domenica, quando il TgPravda ha descritto l’ennesima legge salva-premier per mandare in prescrizione i processi Mills e Mediaset con queste soavi paroline: “La maggioranza è tesa a cercare soluzioni che consentano al governo di lavorare con tranquillità”. Naturalmente Menzognini continuerà a raccontare frottole senza tema di smentita, forte dell’appoggio dei suoi mandanti e del fatto che i milioni di telespettatori del suo tg, nel 70-80 per cento dei casi, non hanno altri strumenti per informarsi. Resta da capire quale sanzione sia prevista in Italia per i giornalisti che mentono sapendo di mentire. A parte, si capisce, la direzione del Tg1.
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in perfetta sintonia con travaglio, mi permetto di aggiungere, se mi è lecito, il fatto che ormai di informazione non se ne puo più parlare, bensì di mezzi di propaganda, e allora?????!!!!
RispondiEliminaspegniamo le tv, e ritorniamo alla lettura, a quella lettura che nobilita e incurisisce le nostre menti all'insegna di quel famoso detto"DATEMI QUALCHE EMOZIONE SENO, MI COSTRINGETE A PENSARE"
il fatto è che lo psiconano non vuole avere intorno gente che superi il quoziente minimo di intelligenza; gente che rappresenta una sottocultura asservita poichè è questo che si vuole un popolo disinformato, poco scolarizzato e quindi facilmente manipolabile. Che piaccia o no le vere democrazie compiute e diciamo efficienti contengono elementi di ben altro livello, quelli che in questo oramai disatrato paese pressapochista sono strutturalmente cadenti.
RispondiEliminaConcordo con ambedue i commenti anche se con il primo ho delle riserve. Facile dire torniamo alla lettura e ci sta se serve a limitare la presenza davanti a questa tv (tutta) che ha fatto dei suoi programmi spazzatura i programmi migliori. I programmi d'inchesta - parlo di Report piuttosto che di Presa diretta o altri - vengono perseguitati sotto tutti i punti di vista ivi compreso il becero humor.
RispondiEliminaIl Tg di minzolini (uso il minuscolo perchè lo trovo appropriato) è il tg piu' visto e 'dovrebbe' dare le NOTIZIE tal quali, non dovrebbe dare notizie artatamente modificate.
Come dice Mercer, si vuole un popolo disinformato, un popolo da manipolare.
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