Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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venerdì 13 novembre 2009
ADESSO BASTA di Antonio Padellaro
La destra chiede il “processo breve” Ma per salvare ancora una volta Berlusconi si cancellano i reati di corrotti e corruttori Oltre ogni limite
(Vignetta Bandanas)
Noi speriamo che qualcuno lassù – Montecitorio, il Quirinale – sia stato avvertito della protesta che sale nel paese. Una tempesta di messaggi che intasano Internet e i pochi giornali di opposizione. Tutti dicono la stessa cosa: basta, è stato superato il limite. Basta con l’ennesimo provvedimento ad personam, il diciannovesimo in quindici anni. Basta con i trucchi e con il ricorso a tutti i possibili imbrogli legislativi per consentire l’impunità di un premier che se ne frega di tutto e di tutti. Basta con le leggi che per salvare uno soltanto cancellano centinaia di migliaia di processi. Assicurano la prescrizione a fior di corrotti e corruttori. E, forse, lasceranno senza giustizia le vittime di grandi tragedie del lavoro e i loro familiari. Basta con l’ingiustizia che risparmia i reati dei potenti e si accanisce sempre contro i poveri cristi. Basta con il Parlamento svilito, svuotato, usato solo per soddisfare le necessità del padrone. Basta con le istituzioni costrette a dare retta ai continui espedienti degli avvocati e legulei dell’impunito. Basta con i domestici e i ruffiani adeguatamente ricompensati con incarichi parlamentari e ministeriali ; e con gli inquisiti per camorra candidati alla guida della regione più inquinata dalle cosche e dai veleni. Basta con il disprezzo per la Costituzione e con gli incessanti tentativi di abbatterla a spallate. Possibile che una intera nazione debba essere tenuta in ostaggio da gente simile? Quali altre mascalzonate dovremo sopportare ancora? Quante umiliazioni dovrà subire la nostra povera democrazia prima che il basta di tanti e tanti arrivi lassù in alto?
Fonte articolo
(Vignetta Bandanas)
Noi speriamo che qualcuno lassù – Montecitorio, il Quirinale – sia stato avvertito della protesta che sale nel paese. Una tempesta di messaggi che intasano Internet e i pochi giornali di opposizione. Tutti dicono la stessa cosa: basta, è stato superato il limite. Basta con l’ennesimo provvedimento ad personam, il diciannovesimo in quindici anni. Basta con i trucchi e con il ricorso a tutti i possibili imbrogli legislativi per consentire l’impunità di un premier che se ne frega di tutto e di tutti. Basta con le leggi che per salvare uno soltanto cancellano centinaia di migliaia di processi. Assicurano la prescrizione a fior di corrotti e corruttori. E, forse, lasceranno senza giustizia le vittime di grandi tragedie del lavoro e i loro familiari. Basta con l’ingiustizia che risparmia i reati dei potenti e si accanisce sempre contro i poveri cristi. Basta con il Parlamento svilito, svuotato, usato solo per soddisfare le necessità del padrone. Basta con le istituzioni costrette a dare retta ai continui espedienti degli avvocati e legulei dell’impunito. Basta con i domestici e i ruffiani adeguatamente ricompensati con incarichi parlamentari e ministeriali ; e con gli inquisiti per camorra candidati alla guida della regione più inquinata dalle cosche e dai veleni. Basta con il disprezzo per la Costituzione e con gli incessanti tentativi di abbatterla a spallate. Possibile che una intera nazione debba essere tenuta in ostaggio da gente simile? Quali altre mascalzonate dovremo sopportare ancora? Quante umiliazioni dovrà subire la nostra povera democrazia prima che il basta di tanti e tanti arrivi lassù in alto?
Fonte articolo
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grande berlusconi
RispondiEliminaalla gonia di pietro e tutti i comunisti
RispondiEliminaPrego gentilmente tutti quelli che postano la loro opinione scegliendo l'opzione 'Anonimo' di blogger di firmare il proprio commento. grazie.
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RispondiEliminaPER GLI ITALIDIOTI CHE VOTANO IL NANO:sono di destra,di quella destra democratica antifascista e anticomunista che crede nelle istituzioni,nella legalità e nel rispetto di tutti,avversari politici e non.
RispondiEliminaChi vota il sig.b è talmente idiota che il giorno che egli toglierà anche l'aria per respirare agonizzando grideranno "grazie silvio".
per favore,non confondete la destra con questi idioti.
grazie BOBBY07
scusate la mia ignoranza...
RispondiEliminama la corte di giustizia europea non può intervenire contro cotanta palese soppressione del diritto alla giustizia ed all'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge...?
Marco, quello che manca in Italia è l'opposizione, quella vera, secondo me se ci fosse un'opposizione forte e credibile questa non saremmo a questo. Non sono d'accordo con il ricorso alla corte europea uno stato sovrano deve essere autosufficiente nel gestire la sua politica interna e soprattutto deve tenere conto della sua Carta Costituzionale!
RispondiEliminaCredo che la marea di informazioni errate e valutazioni affrettate che ho letto nel tuo articolo sia dovuta al fatto che non hai letto il testo della proposta di legge.
RispondiEliminaCiao
Markus
Markus, l'articolo non è mio è di Padellaro ed é stato pubblicato questa mattina su 'il fatto quotidiano'.
RispondiEliminaHo pensato di scrivere anch'io, come lo stanno facendo in tanti, sotto l'impulso di don Paolo Farinella, al Presidente delle Repubblica, perché prenda atto che il limite è superato. Se volete,se lo ritenete opportuno, fatelo anche voi. Ecco che cosa ho scritto:
RispondiEliminaSig. Presidente,
Con orrore apprendo che il parlamento, chiuso da settimane per irresponsabilità del governo, riprende freneticamente l’attività per porre rimedio alla sentenza della Consulta che, bocciando il «lodo Alfano», ha dichiarato l’uguaglianza assoluta tra tutti i cittadini, compreso il presidente del consiglio dei ministri.
Il governo, la maggioranza, il parlamento e il Paese sono bloccati sulle vicende giudiziarie del presidente del consiglio che continua a pretendere leggi su misura per salvarsi dai processi dove è inquisito di reati gravissimi per i quali alcuni suoi complici sono stati condannati definitivamente (Previti) o in primo grado (Mills). La pretesa di leggi su misura viene fatta in pubblico, alla luce del sole, nella certezza dell’impunità assoluta, anche a costo di annullare migliaia e migliaia di processi gravissimi (Parmalat, Cirio, Antonveneta, Eternit, rifiuti a Napoli, ecc.), lasciando centinaia di migliaia di cittadini vittime di ingiustizia senza risposte, senza risarcimenti, senza una sentenza con attribuzione di responsabilità.
Sig. Presidente, il Paese è non ne puo’ più! il Paese ha bisogno di politiche che rispondano con sobrietà e nel rispetto delle regole civili e democratiche, alle svariate difficoltà e problematiche di ordine sociale, economico, ambientale e di indirizzo a valide politiche di sviluppo. Sempre più, invece, il Paese subisce i dictat di un piccolo uomo teso a regolare i suoi conti con la giustizia, tenendo in ostaggio l’ITALIA!
Molti già parlano di “ rivoluzione”perché non si possono più tollerare le nefandezze di un uomo che si è servito sempre dello Stato distruggendolo nelle sue più alte espressioni istituzionali (Parlamento in primis) per salvare se stesso e mettere al sicuro il suo patrimonio, frutto di evasione fiscale, riciclaggio, falso in bilancio e corruzione. Non possiamo più tollerare che un sistema mafioso condizioni lo stato di diritto e calpesti la dignità e la laboriosa onestà della maggior parte delle cittadine e cittadini che hanno sempre avuto il sommo rispetto per la Legalità, anche contro i propri interessi.
Sig. Presidente, lei è l’ultimo baluardo del Diritto, il garante supremo della Carta Costituzionale, il rappresentante dell’unità nazionale. A nome di migliaia di persone oneste, la supplico di non fermarsi alla pura forma dei suoi compiti, ma di fare tutto il necessario perché il governo e il parlamento tornino ad essere esempio specchiato di trasparenza di vita, di legalità e di esempio morale. Non diventi, anche indirettamente, complice di norme e leggi improvvisate sulle necessità e sui tempi del presidente del consiglio, anche se mascherate con qualche pennellata di «esigenza generale» perché lei sa che così non è. Noi vogliamo che il sig. Berlusconi Silvio si sottoponga la giudizio dei tribunali della Repubblica, come un qualsiasi cittadino.
Sig. Presidente stia dalla parte dei cittadini onesti, del Diritto e della Dignità dell’Italia che in questo momento è mortificata proprio da quel governo che dovrebbe condurla fuori dalla crisi economica e sociale e invece la sta infognando e annegando nella melma dell’indecenza. Se necessario, sciolga le Camere per ingovernabilità mafiosa.
Con tutta la mia deferente considerazione.
Come si evince in home e come ho piu' volte ribadito nei commenti, prego tutti quelli che postano il proprio commento scegliendo l'opzione 'Anonimo'di blogger di apporre la propria firma all'inizio o alla fine dello stesso. Grazie
RispondiEliminaCaro Anonimo la tua lettera a Napolitano oltre ad essere ben strutturata è condivisibile ed è per questo che mi piacerebbe postarla in home ma come ho detto nel commento precedente ho bisogno della firma per prenderla in considerazione. Grazie
RispondiEliminaMarisa Corazzol
RispondiEliminaSig. Presidente,
Con orrore apprendo che il parlamento, chiuso da settimane per irresponsabilità del governo, riprende freneticamente l’attività per porre rimedio alla sentenza della Consulta che, bocciando il «lodo Alfano», ha dichiarato l’uguaglianza assoluta tra tutti i cittadini, compreso il presidente del consiglio dei ministri.
Il governo, la maggioranza, il parlamento e il Paese sono bloccati sulle vicende giudiziarie del presidente del consiglio che continua a pretendere leggi su misura per salvarsi dai processi dove è inquisito di reati gravissimi per i quali alcuni suoi complici sono stati condannati definitivamente (Previti) o in primo grado (Mills). La pretesa di leggi su misura viene fatta in pubblico, alla luce del sole, nella certezza dell’impunità assoluta, anche a costo di annullare migliaia e migliaia di processi gravissimi (Parmalat, Cirio, Antonveneta, Eternit, rifiuti a Napoli, ecc.), lasciando centinaia di migliaia di cittadini vittime di ingiustizia senza risposte, senza risarcimenti, senza una sentenza con attribuzione di responsabilità.
Sig. Presidente, il Paese è non ne puo’ più! il Paese ha bisogno di politiche che rispondano con sobrietà e nel rispetto delle regole civili e democratiche, alle svariate difficoltà e problematiche di ordine sociale, economico, ambientale e di indirizzo a valide politiche di sviluppo. Sempre più, invece, il Paese subisce i dictat di un piccolo uomo teso a regolare i suoi conti con la giustizia, tenendo in ostaggio l’ITALIA!
Molti già parlano di “ rivoluzione”perché non si possono più tollerare le nefandezze di un uomo che si è servito sempre dello Stato distruggendolo nelle sue più alte espressioni istituzionali (Parlamento in primis) per salvare se stesso e mettere al sicuro il suo patrimonio, frutto di evasione fiscale, riciclaggio, falso in bilancio e corruzione. Non possiamo più tollerare che un sistema mafioso condizioni lo stato di diritto e calpesti la dignità e la laboriosa onestà della maggior parte delle cittadine e cittadini che hanno sempre avuto il sommo rispetto per la Legalità, anche contro i propri interessi.
Sig. Presidente, lei è l’ultimo baluardo del Diritto, il garante supremo della Carta Costituzionale, il rappresentante dell’unità nazionale. A nome di migliaia di persone oneste, la supplico di non fermarsi alla pura forma dei suoi compiti, ma di fare tutto il necessario perché il governo e il parlamento tornino ad essere esempio specchiato di trasparenza di vita, di legalità e di esempio morale. Non diventi, anche indirettamente, complice di norme e leggi improvvisate sulle necessità e sui tempi del presidente del consiglio, anche se mascherate con qualche pennellata di «esigenza generale» perché lei sa che così non è. Noi vogliamo che il sig. Berlusconi Silvio si sottoponga la giudizio dei tribunali della Repubblica, come un qualsiasi cittadino.
Sig. Presidente stia dalla parte dei cittadini onesti, del Diritto e della Dignità dell’Italia che in questo momento è mortificata proprio da quel governo che dovrebbe condurla fuori dalla crisi economica e sociale e invece la sta infognando e annegando nella melma dell’indecenza. Se necessario, sciolga le Camere per ingovernabilità mafiosa.
Con tutta la mia deferente considerazione.
Marisa Corazzol
RispondiEliminaHo ripostato la lettera al Presidente della Repubblica, inserendo il mio nome ed anche il cognome.
Grazie per questa opportunità offerta per manifestare la propria indignazione nei confronti di questo governo di chiara connotazione mafiosa.
Marisa Corazzol
Ok Marisa, grazie a te. Domani il tuo commento sarà postato in home nella speranza che tanti accolgano e fanno propria la tua stessa indignazione che è poi la mia e quella di tanti italiani. Grazie.ros
RispondiElimina