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di 'Per quel che mi riguarda'

lunedì 14 settembre 2009

Siamo un popolo buffo...di Loredana Spinazze

Mauro Biani
Siamo un popolo buffo:

Secondo l’ultimo rapporto Censis-Ucsi siamo ancora i più teledipendenti d’Europa, il 72 per cento degli italiani ha solo la Tv generalista come finestra sul mondo . Cosa curiosa : gli italiani si ammorbano con la Tv, ma ne hanno poca stima (un popolo di masochisti, insomma!)
l'Italia ha un numero di cellulari, che supera tutti gli altri paesi europei, con 151 abbonati per 100 abitanti,a dispetto invece di scomparire da febbraio 2009 il Canone telefonico giá costoso di suo, aumenterà di circa un paio di euro .L’odiosa tassa che tutti siamo chiamati a pagare all’ex monopolista Telecom, e che serve "ufficialmente”- cosa assolutamente non vera, viste le ultime tensioni tra utenti e società - a gestire e mantenere funzionante la linea telefonica e i servizi ad essa associati. La controtendenza del mercato (e della tecnologia) italiano non ha davvero limiti..
Gli emigrati italiani in 100 anni sono stati piú di 25.880.000 ,oggi i figli e nipoti di italiani nel mondo sono 58.000.000, vi è dunque in terra non italiana una seconda Italia, magari colorata, che è diventata risorsa positiva nel contesto di altri popoli. Oggi noi italiani discriminiamo gli immigrati e c´infervoriamo davanti a questo fenomeno addirittura parliamo di “invasione”. Tuttavia, sul totale della popolazione, la percentuale di stranieri in Italia é del 3,4% e quindi inferiore rispetto alla media europea.
Primi in Europa gli italiani proprietari di fabbricati sono 38 milioni: In Italia, le tasse associate all’acquisto di una proprietà sono fra le piú alte in Europa. Famiglie italiane con debito uguale o superiore ad un terzo del reddito: 332.000 (1,4%); famiglie con debito pari o superiore al 50% del reddito: 93.000 (0,4%); rapporto con le banche: insolventi 1,7%, difficoltà nel rimborsare i prestiti 6,3%. Totale, oltre 1.500.000 le PERSONE che stanno COLLASSANDO FINANZIARIAMENTE.
62 italiani su 100 non hanno letto nemmeno un libro ma siamo “principi” nella lettura di settimanali di gossip.
In un delicato momento politico come quello che stiamo vivendo in questi giorni, proprio la “cultura del popolo” farà (come ha sempre fatto) da ago della bilancia: è infatti la cultura, l’istruzione nella sua accezione più ampia a consentire alle persone di non farsi imbrogliare dalle demagogiche menzogne che i nostri politici raccontano nel tentativo di guadagnare un effimero consenso. L´informazione e la cultura derivanti dai libri possono fare la differenza, sotto questo profilo. Invece noi concentriamo le nostre attenzioni su veline e calciatori,escort e politici, parrucchino o trapianto, starlet da quattro soldi da che c´è il mondo si sa che chi non sa far nulla e mantiene il posto, può esser solo che raccomandato in cambio di graditi favori .Eleggiamo a furor di popolo il presidente del consiglio ma nessuno si prende piú la responsabilità ,anzi nessuno l´ha votato! Quindi concordo con Giordano quando dice:
“Fa un certo effetto vedere la sinistra che fu austera riscoprirsi all’improvviso golosa di gossip più di una parrucchiera di Milano Marittima. I solenni bacchettoni che passano dalle citazioni del dossettismo alla cupidigia da Eva Tremila, funerei moralisti che all’improvviso sostituiscono le disquisizioni sul keynesismo con le disquisizioni sul velinismo. Da avanti popolo a Stop.” ….cerchiamo i colpevoli dove realmente sono e non dove vorremmo ci fossero…. Con molta tristezza penso seriamente che la svolta italiana si fará attendere.

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