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mercoledì 9 settembre 2009
LA MORTE DELLA TV di Norma Rangeri
A un ragazzetto molto preparato sulla storia, durante uno dei suoi ultimi quiz televisivi, Genius, Mike dà il suo incoraggiamento: «Tuo nonno ti avrà raccontato tante cose e sicuramente ti starà guardando». E quello: «Veramente non ho nonni, sono tutti morti». E Mike: «Allora ti starà guardando dal cielo!». Ora il nonno finito nell’altra dimensione è lui, volto umano di una televisione disumana. Che lo aveva cancellato dai propri schermi, a cominciare dalla sua ultima casa, Mediaset. Una delusione profonda che non lo faceva dormire la notte, che esibiva senza pudore, lamentando il modo in cui Berlusconi junior lo aveva licenziato «senza preavviso», addolorato dal silenzio di Berlusconi senior. Nemmeno una telefonata. Quel padre e quel figlio oggi uniti da sofferte dichiarazioni e copiose lacrime di coccodrillo.
Sconfortato e amareggiato, Mike non avevamai mollato. Lamorte improvvisa gli ha strappato l’ultima avventura, un nuovo quiz per Skyuno, che lo teneva legato alla vita più che al lavoro. Non per consolarlo, ma prima del partigiano Mike a morire è stata la tv, per come l’aveva conosciuta, per comel’aveva vissuta l’Italia appena uscita dalla guerra, per come l’aveva modellata nei tempi ruggenti del Rischiatutto. Un divorzio naturale da un mondo sfigurato nell’era di vallettopoli e del Grande Fratello, dei supermercati in prima serata dove la vantaggiosa offerta del famoso prosciutto ha ceduto la scena all’esposizione di quarti di donna. In un certo senso Mike è stato per lunghi anni il profeta del populismo berlusconiano, l’italoamericano che naturalmente condivideva la rivoluzione del consumo di massa con il popolo della televisione, l’inventore delle sponsorizzazioni, l’educato venditore di fiducia della famiglia italiana. Lo stesso che, dedicando la carriera professionale al quiz, in qualche modo rappresentava la pedagogia elementare di un piccolo schermo colorato
dai cartelloni delle materie su cui interrogava i curiosi, spettacolari concorrenti. Come a sottolineare la dignità di un sapere elementare, che faceva vendere le enciclopedie, guadagnare gettoni d’oro e prestigio nel condominio.
Nell’Italia delle ronde e della barbarie contro gli immigrati, Mike è rimasto testimone di un sorriso benigno, contro un vento che rosicchia il corpo della democrazia con la durezza del regime mediatico. Per questo l’ottimismo bugiardo del Cavaliere non vale una decibel della sua squillante Allegria!
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"Nell'Italia delle ronde e della barbarie contro gli immigrati, Mike è rimasto testimone di un sorriso benigno, contro un vento che rosicchia il corpo della democrazia con la durezza del regime mediatico".
RispondiEliminaE' vero tutto questo, ma io non riesco a commuovermi alla fine di questo vecchio lasciato solo dai Berlusconi. Ma che si aspettava?
Non aveva visto a quale tipo di razza apparteneva il Silvio, quando egli era diventato uno dei nomi di spicco della Fininvest?
Mike mi ricorda tanto Paolo Guzzanti, il quale si meraviglia ora di non aver visto, quando sarebbe stato opportuno, chi era veramente Berlusconi...e mi ricorda tutti quegli italiani che nel 1945 dissero che non si erano accorti di quanto potesse essere pericoloso Mussolini prima dello scoppio della guerra. Ma quanti ciechi, o ingenui, o opportunisti, o vigliacchi ci sono in giro!
Sai Mario, come lui e come Paolo Guzzanti nell'ipocrita rete berlusconiana ne sono caduti moltissimi, perfino lo stesso Montanelli. Non bisogna biasimarlo per questo, secondo me. Io ho voluto mettere questo post della Rangeri stamattina poiché, tra tutti i coccodrilli fatti in sua memoria, é quello meno piangente.
RispondiEliminaHo aggiunto il video con l'intervista fatta da Fazio a Mike, poiché ne evidenzia il lato umano.
Perchè si parla tanto dopo la morte? I commenti, le critiche vanno fatti quando sono utili... Dopo non servono!
RispondiEliminaiNTERESSANTE ARTICOLO ..........MA SONO CON ANNAMARIA PERCHE' SE NE PARLA SOLO ADESSO.....
RispondiEliminaANNAMRI FULGIONE
Beh, perché dite che se ne parla solo adesso e di che cosa in particolare? Se vi riferite al fatto che mediaset ha liquidato Mike, non é vero, tant'è che c'è un video postato qui che risale al maggio 2009 e il licenziamento di Mike da parte della famiglia Berlusconi era già avvenuto molto tempo prima, quindi. Non capisco.
RispondiEliminaGiuro, da quando ho visto in TV l'amaro sfogo di Mike ho sntito tanta amarezza. Mi ha colpito una frase: "staremo insieme sempre" riferito al connubio con SB che disse "ti faccio stilare un contratto a vita" e lui ingenuo rispose che fra amici bastava una stretta di mano.
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