
1)C’è l’attuale, ennesima, crisi capitalistica. Non voglio pensare alla «crisi finale», ma certo è più complicata e vasta di tutte le precedenti. In Italia poi il governo ha difficoltà a intervenire con una grande spesa pubblica, per mancanza di soldi e debiti.
2)La maggioranza parlamentare di Berlusconi è vasta, ma è solo un affastallamento di individui e che con Berlusconi in crisi andrebbe in crisi anche lei, capace di trovare concordia.
3)Berlusconi è «malato» come, con cognizione di causa, ha autorevolmente detto Veronica Lario.
Ha poi, secondo la saggezza etiopica, una malattia inguaribile che è la vecchiaia. Per di più attraversa una fase di sfortuna: l’Aquila, Viareggio, le foto e quant’altro verrà: ai vescovi chi ci avrebbe pensato? E, forse, è solo un inizio, come cantavamo una volta. Date le premesse, la crisi di governo sembra inevitabile, ma non sarà una normale crisi parlamentare e mi sembra da escludere un governo tecnico. Sarà una crisi emergenziale (quindi pericolosa)come già anticipano arresti,
pacchetti sicurezza, intercettazioni e altro (qualche giornale ha titolato di anarchici attentatori del treno Orte-Ancona e di residuati delle Br).Insomma in una situazione di pericolosa emergenza, altamente probabile mi sembra l’emergere dell’«emergenza fatta persona», peraltro capo e garante della «Protezione civile», insomma di Guido Bertolaso. Potrebbe avere il consenso di maggioranza e opposizione.
P.s. Giuliano Ferrara è tornato a scrivere di «24 luglio>>
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