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sabato 4 aprile 2009
Diego Della Valle: "Non ho bisogno di voi, posso portare l'azienda via"
Guerriero Rossi, sindacalista della Cgil, é stato licenziato dall'elegantissimo Diego Della Valle, per aver scritto una lettera aperta al Presidente della Tod's in cui chiedeva "il rispetto ai lavoratori e al sindacato e la difesa della contrattazione come diritto e non come concessione". La risposta dell'azienda, perentoria e tempestiva é stata: 'licenziato in tronco perchè le espressioni da lei utilizzate comportano una grave lesione al prestigio del datore di lavoro e pregiudicano irreparabilmente il vincolo fiduciario fra lavoratore ed imprenditore non consentendo la prosecuzione del rapporto, neppure in via provvisoria.'
Diego Della Valle: 'il lupo travestito da pecora'
"Il rispetto ai lavoratori"
Oggi sarà a Roma anche lui, lo si potrà trovare dietro lo striscione della Tod's di Comunanza, provincia di Ascoli Piceno. Ieri, invece, era al suo paese, a Roccafluvione ad aggiustare la lamiera del pollaio danneggiata dal forte vento dei giorni scorsi. Di cognome si chiama Rossi, come il presidente della provincia Massimo, noto alle cronache per la più importante sperimentazione del bilancio partecipativo, a Grottammare. Lui, però, operaio calzaturiero del più telegenico dei padroni, Diego Della Valle che l'ha licenziato, di nome fa Guerriero. Nomina sunt omina, un destino. Adesso è costretto a combattere per riprendere possesso del suo posto di lavoro dove per anni si è recato ogni giorno, partendo alle 6 dalla sua casa in campagna per farvi ritorno alle 18. E' delegato della Filtea Cgil, politicamente impegnato come l'altro Rossi, Massimo, nel Prc. Non solo è stato licenziato dal re del made in Italy che è poi il suo padrone. In aggiunta la Tod's «ha prontamente informato la Prefettura, la Questura e il comando dei carabinieri dei comuni di competenza, ritenendo l'atteggiamento assunto dal dipendente fortemente minaccioso e di conseguenza pericoloso per la persona coinvolta», che poi sarebbe lo stesso Della Valle.
Che ha combinato di così grave il nostro Guerriero? Ha scritto una lettera al suo padrone per ricordargli che esistono i sindacati con cui gli imprenditori dovrebbero contrattare condizioni di lavoro, salari e tutto il resto. Il Manifesto, continua a leggere
Diego Della Valle: 'il lupo travestito da pecora'
"Il rispetto ai lavoratori"
Oggi sarà a Roma anche lui, lo si potrà trovare dietro lo striscione della Tod's di Comunanza, provincia di Ascoli Piceno. Ieri, invece, era al suo paese, a Roccafluvione ad aggiustare la lamiera del pollaio danneggiata dal forte vento dei giorni scorsi. Di cognome si chiama Rossi, come il presidente della provincia Massimo, noto alle cronache per la più importante sperimentazione del bilancio partecipativo, a Grottammare. Lui, però, operaio calzaturiero del più telegenico dei padroni, Diego Della Valle che l'ha licenziato, di nome fa Guerriero. Nomina sunt omina, un destino. Adesso è costretto a combattere per riprendere possesso del suo posto di lavoro dove per anni si è recato ogni giorno, partendo alle 6 dalla sua casa in campagna per farvi ritorno alle 18. E' delegato della Filtea Cgil, politicamente impegnato come l'altro Rossi, Massimo, nel Prc. Non solo è stato licenziato dal re del made in Italy che è poi il suo padrone. In aggiunta la Tod's «ha prontamente informato la Prefettura, la Questura e il comando dei carabinieri dei comuni di competenza, ritenendo l'atteggiamento assunto dal dipendente fortemente minaccioso e di conseguenza pericoloso per la persona coinvolta», che poi sarebbe lo stesso Della Valle.
Che ha combinato di così grave il nostro Guerriero? Ha scritto una lettera al suo padrone per ricordargli che esistono i sindacati con cui gli imprenditori dovrebbero contrattare condizioni di lavoro, salari e tutto il resto. Il Manifesto, continua a leggere
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Capisco una cosa da quello ho letto, che il clima nel nostro paese non è dei migliori. O ci siamo illusi che certe cose erano cose acquisite, o non le abbiamo mai avute.
RispondiEliminaA tal proposito riferisco quanto a me è successo da quando sono su FB.
Io non faccio politica attiva , anche perchè dove vivo , in campania, sebbene mi ritenga di aria progressista di sinistra, la concezione piccola che ancora alligna nelle persone , non da spazio alle criticità che possono venire da altri. Quindi per me FB è stato un modo di fare politica, forse molto discutibile, in quanto per lo più me la prendo con Berlusconi, ma faccio questo, perchè credo che lui sia la causa un po di tutti i mali, prima di tutto per il conflitto di competenza,poi per il non farsi giudicare dalla magistratura, ancora,per la concezione padronale che ha dell'Italia e in ultimo ma non ultimo, sono arrabbiato con lui, perchè ha diviso l'Italia.
Noi eravamo tutti "fratelli d'Italia!. All'inizio si appropria del titolo" Forza Italia" privandoci di poterlo gridare allo stadio.
Adesso, Popolo della libertà, mi chiedo: io che non sono nel popolo di libertà, sono illiberale?
Premesso tutto cio, vengo al fatto.
Giorni addietro ho ricevuto una mail da un signore che su FB mi legge, chiedendomi perchè esprimo "odio" (la parola virgolettata non è mia), nei confronti di Berlusconi.Ioltre(consigliandomi) che sarebbe stato più opportuno scrivere con meno criticità.
Capite l'antifona!!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaEcco Enzo, ci sei riuscito.... finalmente, anche se ti sei dimenticato di firmare, ma io conosco già il commento ed il suo autore.
RispondiEliminaMa come fai ad avere su fb amici di Berlusca? Ti coltivi le serpi in seno? ;-)
Evviva il buon Diego! Poverino lui gira il mondo per lavoro per dare lavoro ai suoi amati operai, è una vittima, non un carnefice. Lo saprà quanto costa il pane al chilo?
RispondiEliminaMercer, che vuoi che sappiano questi, sanno solo andare in televisione (possibilmente senza ontraddittorio e le domande preparate) a fare gli agnelli unti dal Signore!!!!!
RispondiEliminaFrancamente prima di giudicare dovremmo conoscere il contenuto della lettera
RispondiEliminadovremmo chiederci tanti perche' e dovremmo smettere di fare le vittime dovremmo rimboccarci le maniche e produrre dovremmo capire che alcune cose del sindacato sono giuste altre improponibili ( ho tutti o nessuno...nessun posto di lavoro si deve toccare..) bellissimi spot ma nella pratica? allora caro signor rossi domani invece di andare a passeggio falla tu un'impresa e mandala avanti poi ti renderai conto di quante malattie .. maternita' al secondo mese ecc ecc poi quando non produci o produci fuori mercato pensi ma se vado all'esterno? be in quel momento ci vuole una buona dose di follia per rimanere in italia .. signori oggi e' il tempo di produrre non di fare guerre ... e francamente forse e' il tempo di capire che l'operaio tutelato al 1000 x 1000 e' non e' poi cosi un bene all'estero gli operai hanno scelto di ridursi lo stipendio e lavorare 2 ore in piu' per conservare il lavoro.. valla a proporre in italia una cosa del genere pensateci e provate a passare dall'altra parte per 5
fabio riente
per fabio: ma lo saprà quanto costa un chilo di pane? Io per fare la sua parte proverei a ignorarlo! P.S. : qualche operaio ogni tanto, dico ogni tanto, ci lascia. Questo perchè è tutelato al mille per mille, figuriamoci se lo fosse meno.............
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