Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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lunedì 31 gennaio 2011
La pupa e il vecchione di Alessandro Robecchi
(vignetta Mauro Biani)
Ho ammazzato mia moglie. Embé? A casa sua ognuno fa quello che vuole. Più o meno è questa la difesa delle masse berlusconiane, forse ancora prevalenti nel Paese. Difesa puntellata da disparate teorie. Una, molto in voga (rilanciata recentemente sul Corriere da Pigi Battista in polemica con Micromega)suona più o meno così: l’antiberlusconismo che disprezza i berlusconisti è controproducente e finisce per favorire Berlusconi. Tesi interessante. Già, perché ci ostiniamo a disprezzare i berlusconiani? È grazie a loro, dopotutto, che Berlusconi traballa. Non fu forse il più fidato leguleio di Silvio, il berlusconiano di ferro Ghedini, a definirlo 'utilizzatore finale' quando si scoprì che quello andava a puttane? Non è forse berlusconiana Nicole Minetti che lo chiama «vecchio», «culo flaccido» e «pezzo di merda»? È berlusconiana Barbara Guerra, che al solo pensiero di passare la notte ad Arcore le «viene il vomito». È berlusconiana Aris Espinosa, che dice che andare a letto con Berlusconi «è stressante». Era berlusconiana Patrizia D’Addario, addirittura candidata alle elezioni pugliesi. È berlusconiano Lele Mora, quello con «Faccetta nera» nella suoneria del telefono che a Silvio spilla milioni. È berlusconiano oltre ogni dire Emilio Fede, un autogol vivente. Fu berlusconiano Fini, per dire. È berlusconiano il dottor Tremonti, quello che, in metafora, inchioderà la bara. Sono berlusconiani mamme, padri, fratelli, fidanzati delle zoccolette di Arcore che le spronano a dare di più e portare a casa di più. Già, perché mai dovremmo disprezzarli? Non vedete che magnifici esempi di etica e di dirittura morale ci si parano davanti? E noi, stupidi antiberlusconiani che ci sentiamo superiori solo perché mandiamo le figlie a scuola
invece che a battere ad Arcore! Dài, non disprezziamoli, non facciamo i superiori,
mettiamoci comodi e guardiamo in tivù La pupa e il vecchione, ricavandone il giusto insegnamento morale: sono i berlusconiani a far cadere Berlusconi. Alla facciaccia nostra.
fonte articolo 'Il Manifesto'
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Ho ammazzato mia moglie. Embé? A casa sua ognuno fa quello che vuole. Più o meno è questa la difesa delle masse berlusconiane, forse ancora prevalenti nel Paese. Difesa puntellata da disparate teorie. Una, molto in voga (rilanciata recentemente sul Corriere da Pigi Battista in polemica con Micromega)suona più o meno così: l’antiberlusconismo che disprezza i berlusconisti è controproducente e finisce per favorire Berlusconi. Tesi interessante. Già, perché ci ostiniamo a disprezzare i berlusconiani? È grazie a loro, dopotutto, che Berlusconi traballa. Non fu forse il più fidato leguleio di Silvio, il berlusconiano di ferro Ghedini, a definirlo 'utilizzatore finale' quando si scoprì che quello andava a puttane? Non è forse berlusconiana Nicole Minetti che lo chiama «vecchio», «culo flaccido» e «pezzo di merda»? È berlusconiana Barbara Guerra, che al solo pensiero di passare la notte ad Arcore le «viene il vomito». È berlusconiana Aris Espinosa, che dice che andare a letto con Berlusconi «è stressante». Era berlusconiana Patrizia D’Addario, addirittura candidata alle elezioni pugliesi. È berlusconiano Lele Mora, quello con «Faccetta nera» nella suoneria del telefono che a Silvio spilla milioni. È berlusconiano oltre ogni dire Emilio Fede, un autogol vivente. Fu berlusconiano Fini, per dire. È berlusconiano il dottor Tremonti, quello che, in metafora, inchioderà la bara. Sono berlusconiani mamme, padri, fratelli, fidanzati delle zoccolette di Arcore che le spronano a dare di più e portare a casa di più. Già, perché mai dovremmo disprezzarli? Non vedete che magnifici esempi di etica e di dirittura morale ci si parano davanti? E noi, stupidi antiberlusconiani che ci sentiamo superiori solo perché mandiamo le figlie a scuola
invece che a battere ad Arcore! Dài, non disprezziamoli, non facciamo i superiori,
mettiamoci comodi e guardiamo in tivù La pupa e il vecchione, ricavandone il giusto insegnamento morale: sono i berlusconiani a far cadere Berlusconi. Alla facciaccia nostra.
fonte articolo 'Il Manifesto'
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