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di 'Per quel che mi riguarda'

giovedì 28 ottobre 2010

Uccellacci migratori di Adriana Di Domenico

Di serata in serata, di salotto in salotto, di programma in programma, i VIP della politica e del giornalismo, cui si aggiungono esperti di economia e finanza, sociologi, psicologi e tuttologi vari, trasmigrano in massa, spesso tutti insieme, così che se il lunedì hanno cominciato a litigare da Gad Lerner, il martedì possono agevolmente continuare a Ballarò, mentre, volendo, il mercoledì ci sarebbe anche Ilaria D'Amico con Exit. Irrinunciabile l'appuntamento del giovedì sera con Santoro, mentre, non volendo, si possono anche saltare Le Invasioni barbariche della Bignardi. Per grazia di Dio e volontà della nazione (ovvero della pubblicità), il sabato riposo, tanto sono tutti fuori a cena o in discoteca. Ma la domenica, visto che l'indomani mattina ci si deve alzare presto per andare a lavorare (esclusi disoccupati, cassintegrati, casalinghe, pensionati e buona parte dei politici), è meglio rimanere a casa a seguire, ma proprio se si è disperati, Niente di personale condotto dal detronizzato Piroso. Per fortuna c'è anche la Gabanelli dove però non litiga nessuno. Se poi aggiungiamo le trasmissioni quotidiane di La7, Omnibus la mattina e Otto e mezzo la sera (con alternanza, nel weekend, della coppia Telese-Costamagna con In onda), abbiamo la possibilità di una full immersion nella scatola televisiva, da cui uscire con lo sguardo spento e un leggero tremito alle mani.
A proposito di lavoratori, si noti che tutte queste trasmissioni superano abbondantemente le ore 23 / 23,30 con qualche puntata fino a mezzanotte. Ma oramai non si possono certo eliminare i vari quiz e giochini scemotti e altre trasmissioni sandwich (Fazio a parte) che ritardano l'inizio della prima serata alle 21,30. Per fortuna (o per disgrazia) non ci sono quasi più film, tranne che nelle reti digitali e satellitari, per cui il problema di andare a letto tardi per vedere come va a finire non si pone proprio. Il problema che si presenta è un altro: la saturazione che coglie anche il telespettatore di buona volontà (come la sottoscritta) che dopo aver visto il ghigno di Belpietro per tutta la settimana, si alza dalla poltrona, e di botto, riconquista il silenzio. Niente più urla, voci che si sovrappongono, conduttori che si barcamenano più o meno abilmente (do la palma a Floris), solo quiete e silenzio. Per un po' ... perché quando sei entrato in questa spirale è difficile uscirne, quando arrivi a cercare disperatamente una cassetta per registrare uno dei programmi succitati perché grazie al cielo hai un impegno fuori casa, vuol dire che ormai è tardi ... però ieri sera mi sono vista Voyager, in barba alla D'Amico. Voi andate a mangiare una pizza o al cinema, invece di stare davanti alla tv.'.

P.S.
Mi sono accorta di non aver citato Bruno Vespa: me sono proprio dimenticata, scusate ...


Fonte articolo 'Il Filo di Ariadne'
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1 commento:

  1. ok ok Adriana... Sei "GRANDE" ma non montarti troppo la testa, d'accordo?
    Un salutone.
    Valerio

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