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di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 19 settembre 2010

Pd, fraternità storiche di Alessandro Robecchi

(vignetta Mauro Biani)



















Un po’ di storia per non dimenticare.

79 a. C., la tragedia di Pompei – Venuti a conoscenza di un dibattito con Massimo D’Alema a Pompei («Per un riformismo europeo nel golfo di Napoli»), alcuni volontari veltroniani minarono il Vesuvio. Per un disguido, Massimo D’Alema si trovava ancora a Roma

1630, la peste a Milano – Dopo l’annuncio di un incontro tra il Cardinal Borromeo e Walter Veltroni, i sostenitori dalemiani diffusero in città un pericoloso bacillo, ma la situazione sfuggì loro di mano. Veltroni, per un disguido, rimase bloccato a Sabaudia.

1912, affondamento del Titanic – Saputo della viaggio in nave di Massimo D’Alema verso Wall Street, i veltroniani noleggiarono un iceberg e aprirono il dibattito nella notte del 14 aprile. Per un errore di Claudio Velardi, D’Alema aveva tardato all’imbarco del Titanic, rimanendo a Southampton.

1944, bombardamento di Montecassino – Letto su L’Unità di un incontro tra i i boys scout e i focolarini presieduto da Walter Veltroni a Montecassino, i dalemiani decisero di smuovere la dialettica interna bombardando l’abbazia. Veltroni, in ritardo per un incontro con Fioroni, arrivò due giorni dopo il disastro.

1978, suicidio di massa in Guyana – Durante un congresso di dalemiani in Guyana («La socialdemocrazia tra Caribe e Sudamerica»), i veltroniani avvelenarono i caffè durante una pausa, facendo poi passare il massacro per suicidio di massa. D’Alema era rimasto a Città del Messico per un litigio con Latorre.

2001, World Trade Center – Invidiosi per il successo di un’assemblea di veltroniani all’ultimo piano delle torri gemelle di New York («Vocazione maggioritaria, ma anche no»), i dalemiani dirottarono due aerei di linea causando il disastro che tutti sanno. Veltroni era in visita alle tombe dei Kennedy e scampò alla tragedia.(… continua)

Fonte articolo 'Il Manifesto'


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