Chicco Testa, come no. L’ho visto recentemente scalmanarsi scomposto in un dibattito in tivù e questo me lo conferma
italianissimo e contemporaneo. Ma torniamo a noi snob. Chicco Testa attacca Carlin Petrini – mi sfugge in realtà per quale motivo, ma credo sarà lo snobismo di Carlin Petrini, ovvio – e ribadisce il concetto: «La sinistra è scivolata su posizioni elitarie, aristocratiche, assolutamente snob». E dàgli. Chicco Testa pronuncia questa feconda verità sulla sinistra snob mentre se ne sta a cavallo, in Maremma, una delle cose meno snob che si siano mai viste (milioni di etalmeccanici di sinistra attraversano la Maremma a cavallo, è noto, forse per cercare Chicco Testa e catturarlo al lazo).
La cronaca e l’intervista sono impietose per il povero Chicco. «Si sente il cavallo nitrire», scrive il Corriere. E lui, Chicco Testa, il «picconatore della sinistra snob», chiede che non si facciano ironie sul suo cavalcare maremmano: «È solo un vecchio ronzino». Un purosangue sarebbe stato snob, ma un ronzino… E poi giù con altre riflessioni e contumelie e argomentazioni, che ha pure vergato (si spera scendendo da cavallo) su Il Riformista (me’ cojoni, direbbe uno snob) citando pure Marx, per non farsi mancare niente.
Sono passate 24 ore e ancora sto ridendo. Chissà se Chicco è riuscito a cavalcare fino a casa, se il ronzino è stato all’altezza, se ha riflettuto ancora sulla sinistra elitaria, se giunto alla stalla ha sorseggiato un Martini nel tramonto di Capalbio,magari mentre un cameriere snob glielo serviva. Ghiacciato.
Nessun commento:
Posta un commento