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di 'Per quel che mi riguarda'

giovedì 8 aprile 2010

Legittimo impedimento: 'SERENITÀ' di Andrea Fabozzi

Vignetta Bandanas)
Dunque Berlusconi non dovrà più inventarsi viaggi all’estero o convocazioni straordinarie del Consiglio dei ministri. Per evitare di farsi processare non avrà più bisogno di qualche trucco, perché tutti i trucchi sono diventati legge con l’apposizione della firma del presidente della Repubblica. Un
testo incostituzionale secondo il convincente parere di molti giuristi e a ben vedere della legge stessa.
Che dichiara che questo «legittimo» impedimento si applica fino all’entrata in vigore di «un’organica legge costituzionale». C’è scritto così all'articolo 2 ed è l’ammissione che non si potevano attendere i tempi della revisione costituzionale visto che i processi al cavaliere incombevano. Ma oltre il testo e più del testo c’è il contesto: l’eterno dialogo sulle riforme al quale il presidente della Repubblica tiene moltissimo. E che a questo punto, con Berlusconi concentrato sul «sereno svolgimento» del suo mandato perché sottratto ai giudici, potrà serenamente ripartire.
Le riforme prima di tutto. Anzi il dialogo sulle riforme prima di tutto: la firma del Colle è anche un’indicazione politica all’opposizione, tanto forte da imbarazzare il Pd che aveva manifestato in piazza contro questa legge. Altri tempi (un mese e poco più fa) adesso c’è l’invito a sedersi al tavolo con il governo. Per gustare il pessimo menu della governabilità.
Cucinato in tanti modi - presidenzialismo e semi, premierato forte e modello Westminster - per la maggioranza si tratta in ogni caso di aumentare i poteri dell’esecutivo. Nel Pd c’è già chi lancia segnali di gradimento, mosso da ragioni interne al partito - la guerra a Bersani - dettaglio che può solo peggiorare il giudizio. Un governo che riesce in poche settimane a far approvare, con la fiducia,
la ventesima legge ad uso personale del presidente del Consiglio non sembra aver bisogno di rafforzare i suoi poteri. Nei confronti di chi, poi? Dei parlamentari che come figuranti hanno presentato il legittimo impedimento in vece del ministro? Del parlamento a tal punto ridotto nella sua funzione da spingere l’opposizione a sceneggiare la protesta, sit-in e lanci di costituzione inclusi? Dei partiti e dei movimenti che hanno riempito le piazze e i blog? Delle autorità di controllo come la Corte costituzionale che ha già bocciato due lodi dal contenuto identico o come il presidente della Repubblica che ha firmato e basta?
Berlusconi punta all'ultimo strappo populista e autoritario e non appare molto sensato contrastarlo con gli inviti alla serenità. Tanto più che averlo trasformato in un cittadino più uguale degli altri, al di sopra della legge per diciotto mesi, evidentemente non basterà. Perché se la Consulta si pronuncerà su questa legge è prevedibile che non cambierà il giudizio rispetto ai due lodi già bocciati, dunque sentiremo altri attacchi ai giudici comunisti. Oppure, se la maggioranza insisterà per un legittimo impedimento con legge costituzionale, difficilmente eviterà il referendum. E a quel punto l’opposizione dovrà pur dire qualcosa agli elettori che non sia, ancora, «serenità».

Fonte articolo 'Il Manifesto'

1 commento:

  1. concordo con polibio.



    Il presidente della Repubblica non valuta la costituzionalità delle leggi ( quella è la competenza della Corte Costituzionale) ma la loro opportunità e manifesta incostituzionalità
    cmq probabilmente è un provvedimento incostituzionale. deciderà la Consulta

    Napolitano promulga il legittimo impedimento. Attentato alla Costituzione o riconoscimento delle ragioni di Berlusconi?

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