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di 'Per quel che mi riguarda'

lunedì 22 marzo 2010

La piazza di Guido Paniccia

(Da notare l'errore ortografico dello slogan sullo striscione)


















L'altro ieri è andata in scena la tanto reclamizzata manifestazione dell'amore che, stando a verdini, capezzone, la russa, gasparri*, ecc., vince sempre contro l'odio e l'invidia, prerogative certo appartenenti alle orde di bolscevichi stanziati nel nostro paese che, sotto identità fittizie, si preparano ad un remake della rivoluzione d'ottobre.
Da subito si è scatenata la contabilità presunta o reale, di quanti fossero gli innamorati, ma credo sia un falso problema. Anche fossero stati mille, sarebbero sempre troppi, per i miei gusti, ma questo è un altro discorso. Abito a Roma, sulla Via Appia, tra i Colli Albani, e P.zza Re di Roma, percorso obbligato per raggiungere la famosa piazza che, in passato ha da sempre raccolto i grandi eventi, il concerto del primo maggio, ad esempio, tutti i cortei dei lavoratori sono soliti confluire lì, di fronte alla imponente basilica sede della curia di Roma, ma anche funerali illustri si sono celebrati lì, uno su tutti, quello del grande Eduardo, con orazione finale di Dario Fo. Confesso senza remore che ero molto preoccupato, nervoso ed facilmente irritabile al pensiero che il tutto mi sfilasse davanti, costringendomi a stupirmi, come ad esempio nel 2006, di quanta gente potesse ammaliare il grande imbonitore. Niente di tutto questo, nonostante le voci che personalmente non ho verificato di gente assoldata per l'occasione, ma con i benefici elargiti, questi tutti verificati e verificabili, circa la gratuità dei mezzi pubblici, la metro, o traghetti requisiti per volere del gran capo, con persone che ne hanno approfittato per venire a Roma "'a gratis".
Questo per dire che le folle oceaniche annunciate, neanche l'ombra, e questo nonostante il commento iniziale, non può che farci piacere, eppure, eppure... c'è un aspetto che va analizzato, secondo me. Dal palco il grande imbonitore nel suo arringare la folla, fatta per lo più di ragazzotti che "amano la bandiera" e vecchi rincoglioniti, ha mostrato al mondo le sue prime crepe, forse non copribili neppure con lo strato ceronesco a cui ci ha abituato. Attenzione, voglio puntualizzare, non rincoglioniti perché vecchi, è chiaro. Nel suo incedere dialettico infatti, se poteva cogliere qualcosa che c'entra da vicino con l'essere disperato, vista la pochezza degli argomenti usati, che hanno spaziato stancamente tra la solita domanda "volete che vi aumentino le tasse?, e la più attuale, viste le sue priorità ultime, "volete essere spiati?", che personalmente mi sentirei un deficiente solo ad essere costretto a rispondere, caso mai uno dovesse discutere sul tono della risposta. Ma la cosa che veramente mi ha fatto divertire è stata la canzoncina di Battisti canticchiata dalla spina dorsale delle quote rosa di questo strano paese, di coloro che dovrebbero certificare l'avvenuta parità, ma non rispetto al capo è chiaro, la santaché e la polverini che, accanto ad un emozionato e contento brunetto brunetta, davano sfoggio delle loro certe virtù canore. Non ho visto cantare la rossa brambilla, che davano per certo sulla piazza non essere "rossa", ma diversamente castana, per non urtare la suscettibilità del capo.
Questo scritto però è nato per assolvere nella risposta ad un compito diverso, quello cioè posto da più parti se ed in che misura fosse giusto deridere le persone che vi hanno partecipato, con l'intento neppure tanto nascosto di deridere un certo essere semplici, eufemismo garbato per dire della loro stupidità. Credo , e lo dico subito che secondo me è giusto, tanto per essere chiari, è giusto far vedere quanto questa gente sia povera nello spirito, nelle anime, e forse evidenziare questo può solo che far bene. Ma non come operazione intellettuale un po' snob, nel passato a volte, di una certa sinistra salottiera [ieri non a caso tirata in ballo proprio dal grande imbonitore, guarda il caso...] ma proprio come tentativo di mettere in discussione l'humus di questa massa che, spesso ignorante ma non solo, tenta di far passare un messaggio tendenzioso nella sua falsità. Ho già detto che a me la storia che la gente che si riconosce nel partito dell'amore solo perché è anestetizzata cerebralmente dalla tv, non convince affatto, o almeno non più. Questa è gente, nella maggioranza dei casi, che non capiscono, proprio perchè non vogliono capire, non gli interessa. Pensiamo ad esempio ai leghisti che pur partecipando calorosamente all'eppening sull'amore, non trovano di meglio che reclamizzare un sapone contro gli immigrati. Oppure il candore profuso a piene mani [ci starebbe la battutaccia, che vi risparmio..]da difensori estremi della famiglia cristiana, con i suoi valori cardine da tramandare, da gente che poi , nella sfera privata si macchia di nefandezze indicibili. Caso mai si può evidenziare che, e questo è sicuramente un valore aggiunto, in altre epoche, neanche tanto distanti, la cosa avrebbe procurato cose ben più gravi dello sberleffo.

legenda: * l'asterisco posto in essere, serve ad evidenziare come mi risulti rivoltante porre la maiuscola con soggetti che di maiuscolo non hanno proprio nulla.

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