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di 'Per quel che mi riguarda'

lunedì 15 marzo 2010

Ferrero: La mia candidatura contro De Luca di Luca Telese

IL LEADER DI RIFONDAZIONE SA DI PERDERE. MA DICE: “DA CONSIGLIERE FARÒ OPPOSIZIONE”

Quando il centrosinistra ha deciso di varare ufficialmente la candidatura di Vincenzo De Luca in Campania, lui - piemontese fino al midollo - ha deciso di candidarsi per la carica di governatore contro. In una tornata elettorale in cui tutti si proclamano vincitori, spiega, quasi con sincerità antiretorica: “Non ho la minima possibilità di vincere”. Eppure, a questa sfida, Paolo Ferrero ci tiene molto: “De Luca è il vero candidato di destra, in questa competizione, e per giunta arriva dopo un percorso di crisi del bassolinismo prodotto dalla sinistra. Se sarò eletto farò il consigliere regionale: senza dimettermi, senza andare via, per provare a ricostruire una opposizione degna di questo nome”.

Segretario, perché questa sfida "ad personam"?

“Semplice. Abbiamo chiesto alla coalizione e al Pd di designare un candidato presentabile. Presentabile avrebbe voluto dire un nome estraneo al giro di Bassolino e di De Luca, e capace di costruire futuro. Questo non è avvenuto. L’unico modo per non sottoscrivere una scelta sbagliata era opporsi”.
Non l’ha convinta l’intervento di De Luca al congresso dell’Italia dei valori?

“Ma per carità.... Un sceneggiata di dubbio gusto, un esempio di processo breve privo di ogni credibilità”.

Mi dica una motivazione sintetica che possa giustificare l’ennesima divisione a sinistra.
“Semplice. De Luca è un candidato perfetto. Ma per la destra”.

Cominciamo bene...

“Di che si stupisce? Il bello è che lo dice lui”.

Intende la destra della sinistra?

“No, no. Voglio dire proprio la destra della destra. Il fatto drammatico non è che sia così, ma che De Luca ritenga conveniente mostrarsene orgoglioso e proclamarlo ai quattro venti”.

E se fosse marketing elettorale?

“Uno che dice degli immigrati, testuale, ‘Voglio prenderli a calci nei denti e ricacciarli in mare’, si posiziona in modo chiaro”.

Dove?

“Non alla destra di Fini, ma alla destra di Borghezio. Ovvero dei leghisti che non hanno paura di usare l’arma del razzismo”.

Si è studiato il personaggio?

“Oh, sì... Come si può giustificare, lo avete scritto anche voi, un sindaco che, secondo Cosentino, andò a chiedere sostegno elettorale per essere rieletto sindaco a Salerno contro il candidato di centrosinistra?”.

Lei lo considera immorale?

“Certo. Una cosa è una desistenza di fatto, o intercettare un voto non organizzato. Un’altra è andare da un dirigente di FI, che ora lo stesso De Luca indica come amico dei casalesi, e chiedergli un sostegno politico diretto”.

Lei ha preso in antipatia il sindaco di Salerno?

“Nulla di personale è un problema politico. Il personaggio pubblico De Luca mostra tratti fascistoidi e spregiudicatezza incredibile”.

Anche Rifondazione, in passato ha sostenuto candidati di coalizione che considerava “spregiudicati”.

“Qui siamo ad un salto di qualità inquietante: un leader che considera lo scambio politico, il dileggio e l’apologia di reato il cuore della sua politica è qualcosa di più di un compromesso”.

Mi dica tre dichiarazioni per cui De Luca secondo lei diventa invotabile.

“Quella secondo cui Berlinguer avrebbe causato danni ponendo la questione morale, e secondo cui l’unica cosa che conta è vincere”.

Purtroppo lo pensano molti altri, nell’area riformista.

“Con lui c’è l’imbarazzo della scelta: De Luca ha detto che `Un amministratore locale senza un avviso di garanzia è - cito ancora testualmente - una chiavica´. Le pare un presupposto da cui ripartire in una regione in cui il primo problema è la legalità?”

Terzo capo d’accusa.

“Dice che vorrebbe incontrare Travaglio di notte e allude al pestaggio. L’intimidazione verbale è già un pezzo dell’intimidazione fisica”.

Però De Luca ha convinto gli altri partiti di centrosinistra.

“Il fatto che Di Pietro e Sinistra e libertà lo sostengano per me è semplicemente vergognoso”.

Anche lei usa parole forti.

“Perché? Chiunque vincerà in Campania avremo un nuovo Achille Lauro. Forse peggio”.

Cosa vuol dire?

“De Luca ha speso almeno un milione di euro, è ovunque, la siccome ha cosparso i suoi sei per tre prima dell’ultimo mese, quelle spese non sono rendicontate”.

Sta insinuando qualcosa?

“Spiego che non sarà costretto a dire dove ha preso quei soldi”.

Lei sa da dove vengono?

“No, ma sarei curioso di capire come può spendere più di Caldoro, Certo non arrivano dalla coalizione, risorse di quel tipo”.


Perché non glielo chiede lei?

“Semplice. Perché De Luca è l’unico candidato che non risponde a nessuna domanda e che sta rifiutando tutti i confronti. In questo direi, è splendidamente berlusconiano”

Non la convince nemmeno quando spiega che è finito nelle inchieste per difendere gli operai?

“Ma per piacere! De Luca è inquisito per una speculazione urbanisitica. E ha usato la cassa integrazione degli operai, che per giunta sta finendo, per coprirsi”

Però lei adesso corre e poi scompare....

“Al contrario, se eletto faccio il consigliere. Ci sarà bisogno di molta opposizione: sia se vince Caldoro, sia se vince De Luca”.


Fonte intervista e foto 'Il Fatto Quotidiano'

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