Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

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di 'Per quel che mi riguarda'

sabato 2 gennaio 2010

Capo Danno di Marco Travaglio

Concittadini italiani, signore e signori, autorità, guaglio’: se volete arrivare svegli alla mezzanotte vi consiglio di munirvi di un thermos di caffè bello carico, perché questo è il messaggio più palloso dei miei messaggi pallosi di Capodanno. Se dipendeva da me, ne facevo un altro, anzi l’avevo pure scritto e provato allo specchio: era venuto ‘na bellezza, ispirato alla lettera di Totò e Peppino alla malafemmina. Ma poi i miei consiglieri han detto che suonava allusivo ai festini di villa Certosa e palazzo Grazioli. Allora ne ho provato un altro sulla politica a misura d’uomo, ma quelli han detto che poi Gasparri capiva “a misura Duomo” e Cicchitto m’iscriveva ai mandanti delle Brigate Tartaglia. Così mi han fatto la solita punturina di camomilla e bromuro, ed ecco quel che è uscito fuori: il solito monito per un dialogo senza pregiudiziali in vista del confronto costruttivo per le riforme condivise. ‘Na tarantella che non si può più sentire manco al posto del purgante. Che poi non l’ho capito manco io che cacchio vuol dire riforme condivise: ‘na strunzata rimane ‘na strunzata pure se la dicono in tanti. Ma vallo a spiegare a Massimo. Isso dice che ‘o premier sta sotto processo e ci ha pure la mafia che s’è rifatta sotto, allora se l’è rifatta sotto e bisogna salvarlo, sennò chillo casca e ci ritocca governare a noi: San Gennaro mio bello, che disgrazia! Ma se dici “parargli le chiappe” si capisce subito: “riforme condivise” suona meglio. Punturina, e via. ‘A creatura fa i guai e a me mi tocca incollare i cocci. Chillo fa ‘o mariuolo e io mi prendo i pesci in faccia. Dice: firma ‘o Lodo Anfame. Che non lo sapevo che era ‘na fetenzia? Punturina, e firmo. Bada che è l’ultima volta, dico. Invece chillo se ne esce con quell’altra munnezza dello Scolo Fiscale, peggio della salmonella. Dice: firma che è l’ultima. Altra punturina. Mo’ mi mandano quattro chiaviche al prezzo di una: processo breve, Lodo Anfame-bis, impedimento e immunità. E io pago, anzi firmo. Quattro punturine. Tanto, se non firmo, me le rimandano indietro uguali. Tanto vale firmare subito: risparmi fatica e magari quelli del Partito dell’Amore ti lasciano vivo. Mo’ mi fan pure riabilitare quell’altro malamente, ‘o latitante. Dice: preside’, diciamo “esule”, magari qualcuno se lo scorda. Che s’ha da fa’ pe’ campa’. Faccio un lavoro che non auguro al mio peggiore nemico, manco a Di Pietro: lavoro usurante. Quasi quasi era meglio fare ‘o comunista: vabbuo’, nel ‘56 dovetti benedire i carrarmati sovietici a Budapest mentre già stavo con gli americani. Ma almeno ogni tanto ti divertivi. Qua ti devi pure giustificare. E non ti puoi prendere manco un raffreddore, sennò subentra Schifani. Clio non mi parla più: l’altro giorno l’ho beccata al telefono con Veronica a fare certi discorsi sulla crisi di coppia. Pure i corazzieri mi evitano, anche perché appena attacco con le riforme condivise mi cadono in letargo in blocco, tum!, e non c’è verso di rialzarli. Un giorno ne ho sorpresi due che si infilavano gli stuzzicadenti fra le palpebre per restare svegli: da quando fu incriminato per vilipendio Grillo che mi chiamava Morfeo, mi chiamano “Torero Camomillo”. E ci han pure ragione, poveracci: a volte, sentendomi parlare, m’abbiocco pure io. Appena metto il naso fuori dal Quirinale, la gente mi domanda: ma chi te l’ha fatto fare di firmare ‘o Lodo Anfame? E ‘o Scolo fiscale? Attento a non firmare pure la lista della spesa! E Arsenio Lupin quando lo riabilitate? Gente che non arriva alla terza settimana, e manco alla prima, ti chiede se la bozza Violante sui poteri del premier e il Senato delle Regioni è roba che si mangia. E tu che fai? Attacchi il disco rotto del dialogo senza pregiudiziali in vista del confronto costruttivo per le riforme condivise. O del confronto condiviso in vista del dialogo costruttivo per le riforme senza pregiudiziali. O del confronto senza pregiudiziali in vista del dialogo condiviso per le riforme costr… zzz…zzz…’notte guaglio’…zzz…zzz…


Articolo e vignetta tratte da 'il Fatto Quotidiano'

2 commenti:

  1. giacoma_giacalone@hotmail.it2 gennaio 2010 alle ore 22:52

    Travaglio è sempre "un grande"

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  2. Il presidente Napolitano si trova ad affrontare situazioni assurde e pericolose che nessuno dei suoi predecessori , per fortuna loro e dell'Italia tutta, si è mai trovato a fronteggiare : Un Presidente del Consiglio inadeguato al ruolo, eversivo nelle parole e nei fatti, pronto a spaccare l'Italia pur di ottenere l'impunità .
    Il presidente Napolitano merita rispetto . Rispetto per il suo ruolo e per la sua persona. Ed incoraggiamento per le prove che dovrà affrontare nel prosieguo. Chi, come ha fatto il dott. Travaglio in questo sciagurato pezzo, cerca di sminuirne e ridicolizzarne la figura non rende un buon servizio né all'Italia della serietà e dell'onestà né alla democrazia . E porta mattoni al campo avversario...

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