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di 'Per quel che mi riguarda'

giovedì 31 dicembre 2009

Alluvioni, Mario Tozzi: “NEI PROSSIMI ANNI AVREMO FENOMENI SEMPRE PIÙ GRAVI” di Luca De Carolis

“Il problema delle alluvioni non si risolve con gli argini. Fiumi e laghi devono esondare: lasciamo che accada prendendo le dovute precauzioni”. Per Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, le esondazioni in Toscana sono solo colpa dell'uomo “che ha costruito dove non doveva”. Quel che è peggio, non rappresentano un fatto episodico: “Nei prossimi anni in Italia le alluvioni saranno sempre più frequenti”.
In Toscana il fiume Serchio ha straripato e il lago di Massaciuccoli rischia di farlo: che ne pensa?
Che il sistema delle acque è critico ovunque, perché non si può andare avanti rimediando con gli argini. Le alluvioni dei corsi d'acqua sono un fatto naturale. I fiumi hanno due letti: uno di magra, occupato dall'acqua in condizioni normali, e uno di piena, dove si può estendere in caso di alluvione. Bisognerebbe lasciare liberi da edifici i letti di piena, e permettere così all'acqua di esondare in aree controllate. E invece vicino ai corsi d'acqua è pieno di costruzioni”.
Eppure ci sono norme che lo vietano.
In Italia esistono due leggi, la Merli e la Galli, che prevedono limiti entro cui non costruire, e su cui dovrebbero vigilare le autorità di bacino. Ma nessuno li rispetta, perché i Comuni tirano avanti grazie alle licenze edilizie”.
Accade solo in italia?
No, in tutto il mondo si è sempre costruito troppo vicino ai fiumi: in Europa come in Cina e in India. Le zone attorno ai corsi d'acqua sono più fertili, e questo ha favorito la nascita di vere e proprie civiltà fluviali. Sino a qualche secolo fa fa però l'uomo accettava il rischio di ritrovarsi con le ginocchia nell'acqua. Ora non più”.
In Italia quali sono le zone più a rischio?
Oltre alla Toscana, sono Liguria, Campania e Calabria. Forse la situazione peggiore è quella ligure, perché si è costruito anche nei valloni. Come se non bastasse, il piano case approvato dalla Regione è disastroso.
Quando si parla di alluvioni, in Italia il pensiero va sempre a quella dell'Arno che nel 1966 sommerse Firenze...
Se un'alluvione di quella portata si verificasse oggi, le conseguenze per il capoluogo toscano sarebbero di gran lunga peggiori di quelle subite 40 anni fa. In questi decenni studi e moniti non sono serviti a nulla, e nella zona dell'Arno si è continuato a costruire senza sosta, al di fuori delle regole. In più, c'è un problema di fondo che vale per tutti...
Ovvero?
Ormai, per via dei cambiamenti climatici, pioverà sempre più e più in fretta. Quelle che in gergo vengono chiamate “bombe d'acqua” saranno sempre più frequenti.
Di conseguenza...
Per forza di cose, in Italia le esondazioni aumenteranno. Ma lamentarsi contro il destino cinico e baro non servirà a nulla. Bisogna cambiare radicalmente politica, accettando i ritmi naturali. Quando piove molto, fiumi e laghi possono straripare. E nessuno gliene può fare una colpa.

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