Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)
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sabato 10 ottobre 2009
CAMBIALE IN BIANCO di Claudio Sabelli Fioretti
(Vignetta tratta da Il Manifesto)
Che erba fumano i giurati che in Norvegia hanno assegnato il premio Nobel per la Pace ad Obama? Povero Barack. Ce l’aveva messa tutta per non distinguersi troppo. Non aveva ancora chiuso Guantanamo, non aveva ancora ritirato le truppe dall’Iraq, aveva parlato di disarmo nucleare soltanto la settimana scorsa, non era riuscito ancora a fare la riforma sanitaria.
Ma i giurati che assegnano il Nobel sono stati inesorabili. Lo abbiamo dato a Jimmy Carter? Non vogliamo fare figli e figliastri. Lo abbiamo dato ad Henry Kissinger? Non possiamo negarlo all’uomo nuovo, alla speranza di tutti noi, al presidente che ha fatto tornare le simpatie del mondo verso gli Usa.
Sembra di vederli i giurati, seduti per terra, mentre si passano il cannone. I loro figli, ogni tanto, entravano nella stanza piena di fumo e commentavano. “Ma papà, il Nobel per la Pace è stato dato a Martin Luther King! A Nelson Mandela!” E loro niente, inesorabili. “Barack Obama non ha fatto ancora niente ma farà. Il premio Nobel per la Pace è una cambiale. Noi glielo diamo. Lui pagherà”.
Fonte articolo
Che erba fumano i giurati che in Norvegia hanno assegnato il premio Nobel per la Pace ad Obama? Povero Barack. Ce l’aveva messa tutta per non distinguersi troppo. Non aveva ancora chiuso Guantanamo, non aveva ancora ritirato le truppe dall’Iraq, aveva parlato di disarmo nucleare soltanto la settimana scorsa, non era riuscito ancora a fare la riforma sanitaria.
Ma i giurati che assegnano il Nobel sono stati inesorabili. Lo abbiamo dato a Jimmy Carter? Non vogliamo fare figli e figliastri. Lo abbiamo dato ad Henry Kissinger? Non possiamo negarlo all’uomo nuovo, alla speranza di tutti noi, al presidente che ha fatto tornare le simpatie del mondo verso gli Usa.
Sembra di vederli i giurati, seduti per terra, mentre si passano il cannone. I loro figli, ogni tanto, entravano nella stanza piena di fumo e commentavano. “Ma papà, il Nobel per la Pace è stato dato a Martin Luther King! A Nelson Mandela!” E loro niente, inesorabili. “Barack Obama non ha fatto ancora niente ma farà. Il premio Nobel per la Pace è una cambiale. Noi glielo diamo. Lui pagherà”.
Fonte articolo
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Speriamo soltanto che Obama per festeggiare il nobel non dia il via ad un'attacco "preventivo" in Iran. Di solito alla Storia il senso dell'umorismo non manca...
RispondiEliminakstrauder
Già, speriamo di no. Non sono d'accordo con questo Nobel, intempestivo o tempestivo, dipende dalla chiave di lettura che gli diamo ;)
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