
Il vero scoglio sono però le economie emergenti e i paesi in via di sviluppo che ormai contribuiscono quanto quelli industrializzati alla catastrofe climatica. Questo é stato chiaro al G8. Cina e India fanno già tanto per sostenere uno sviluppo verde ma la loro industrializzazione inevitabilmente inquina. Per ridurre il ritmo di crescita chiedono compensazioni monetarie ai paesi ricchi che in passato sono creciuti senza restrizioni. E hanno ragione. L’occidente non può più dettare le regole del gioco, che inizino a dare loro l’esempio chiudendo l’aria condizionata e viaggiando con i mezzi pubblici. Allora forse l’appello per salare il mondo verrà ascoltato.
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