Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

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di 'Per quel che mi riguarda'

domenica 7 giugno 2009

'La coscienza è il metro dei nostri comportamenti.'














(Rosalba Falzone)

Il pendolo del potere tra pizzi e bavagli di Giuseppe Zois

Caro Diario,

i giornalisti fanno il mestiere di porre domande. Si dà la parola all’interlocutore per cercare insieme qualcosa e orientare il lettore. Mi piacerebbe chiedere a un politico e, meglio ancora, ad un aspirante tale, che cosa intenda per “valori” (che non siano quelli di Piazza Affari) e per “coscienza”. Credo che ne leggeremmo delle belle. In Inghilterra lo scandalo dei rimborsi sta travolgendo da giorni il governo di Gordon Brown. Le dimissioni si susseguono: da Jacqui Smith, titolare degli Interni, che ha messo in nota spese due film erotici acquistati dal marito, ad Hazel Blears, ministro delle Comunità, accusata di aver fatto la furbetta con il fisco in una compravendita immobiliare oltre ad aver usato fondi pubblici a scopi personali. È una valanga che scende ed ha già fatto vittime illustri e continua a lasciarne sul terreno. In Italia da mesi non si parla che di Noemi, la diciottenne che dà del “papi” al premier Berlusconi, con l’ira dell’ormai ex-moglie Veronica. E poi il caso Mills, l’uso, anzi abuso, dei voli di Stato, imbarcando amici, una ballerina di flamenco, ragazze...
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DUE PAESI, due buchi neri che si allargano. Peculato, interessi personali, mancanza di rispetto per i ruoli istituzionali. Dai politici, soprattutto quelli ai massimi livelli, si vorrebbero trasparenza, dirittura, coerenza, onestà. La coscienza è il metro dei nostri comportamenti. Il senso del bene comune, dello Stato, del dovere è ormai un colabrodo. Nel turbine sollevato da ogni notizia su governanti scaltri, l’informazione dovrebbe diventare sempre più un’alleata stretta della democrazia. Qui però si aprono interrogativi altrettanto grandi e urgenti sulla libertà dei mezzi di comunicazione. Nei dibattiti dentro le aule parlamentari e sulle colonne dei giornali, quanto incide l’etica e quanto pesa il tornaconto? La domanda è retorica. Predicare bene e razzolare male è uno sport vecchio come il mondo, ma non possiamo lamentarci se i nostri figli mettono in pratica gli esempi che vengono dall’alto.
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TRISTE SPETTACOLO della politica in Occidente: si dice che siamo sprovvisti di anticorpi per un ripensamento e lo vediamo senza bisogno di occhiali. Meglio comunque questa democrazia malata e decadente, tra pizzi e merletti, che il silenzio in cui la Cina avvolge il soffocamento della libertà. Chi non ha rispetto delle idee, si affida alle strette poliziesche, alla censura, alle piazze blindate. Il 4 giugno sono stati ricordati i 20 anni dalla protesta studentesca di Tienanmen, repressa nel sangue. Priorità assoluta, negare il dissenso. Ancor oggi non si sa quanti furono i morti, forse migliaia, quanti i dissidenti arrestati, spariti, finiti in esilio. Il tempo lava il sangue ma per fortuna non riuscirà a cancellare la memoria.


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