Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro" (Immanuel Kant)

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di 'Per quel che mi riguarda'

mercoledì 20 maggio 2009

Gloria Gaetano: 'Africa dimenticata, Africa dilaniata oggi. Ma c'è la mia Africa'.

A quelli che non conservano memoria di quegli anni. Dove sono finite tutte le lotte , tutte le idee, gli entusiasmi, le liberazioni di quegli anni. Dove è andato quel mondo di intellettuali, poeti-uomini politici? Ma noi dimentichiamo troppo facilmente, ingoiati da immagini d a chiacchiere tv, che non ci dicono nulla sulla storia.Un mondo emergente, un altro in movimento. Qualcosa si sarà fatto di sbagliato… Ma quante idee si muovono in certi periodi, quante energie si sprigionano, quamta libertà sta per venir fuori, quella libertà di cui parla Fayad Jamis e tanti tanti altri…Voglio che siano ricordati. Ho ripreso una vecchia antologia e voglio dire com’erano e chi erano…
Agostino Neto, poeta in lingua portoghese e uomo politico dello Zaire Jomo kenyatta, che scrisse si rapporti tra la popolazione KIKUYU E GLI EUROPEI, IL GRANDE Leopold Sédar Senghor, Presidente de Senegal, e immenso poeta Richard Rive, che scrive dell’apartheid in Sudafrica Il poeta Michel Dei-Anang che scrisse inni all’Africa, Malcolm X americano, che si battè per i diritti dei negri,di cui si ricorda qualcosa perché su di lui è stato girato un film , Miguel Asturias , che ci parla del Guatemala e della civiltà Maya, Josuè de Castro, Helder Camara
\Patrice Lumumba , presidente e capo della rivolta contro i Belgi, ucciso in circostanze miteriose.

Che fine hanno fatto tutti? No, non dormono sulla collina, ricordati da noi, che adesso vediamo un’Africa sconvolta con lotte tribali, fomentate dai sevizi segreti e dai venditori d’armi. Abbiamo perso memoria di loro e di tanti altri, che mi sforzerò di RIPORTARE ALLA VOSTRA MEMORIA. Insieme ad altri che ho dimenticato.
Ogni rivoluzione, ogni grande moto di popolo libera delle energie delle idee, esprime degli intellettuali e dei politici, anche se poi vengono fatti morire, anche nella storia, con la dimenticanza e con parziali racconti storici. Qualche volta bisogna avere il coraggio di essere partigiani. No, non per tornare indietro, ma per andare avanti, verso un mondo di uguali, da cui partirà per la veria storia, la vera civiltà.

Bisogna conservare il senso di una Storia vissuta come identità, ma anche come lente per una visione della vita che è appartenenza nella condivisione, nello scambio, fuori dagli schemi di una improduttiva erudizione. La storia è la sola che può aiutarci a gestire i nostri giorni, a capire quali sono le domande che bisogna formulare, per trovare avere pretendere le risposte che occorrono per affrontare e risolvere i problemi del nostro presente, per costruire un futuro meno incerto e drammatico per tutti e in particolare per i giovani, i nostri figli, e tutti coloro che veranno.

2 commenti:

  1. non ti viene il sospetto che i problemi del nostro paese hanno raggiunto se non superato quelli del cosidetto terzo mondo? L'italia altro che Africa ormai...ciauz

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  2. No, non lo credo e meno male. Stiamo messi male, é verissimo, ma non ai livelli del terzo mondo.
    Lì i bambini e gli muoiono di fame, di SETE, di malattie per mancanza di cure, ecc. ecc.....
    Benvenuto. Ciauz

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